Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Notizie Lombardia

Cremona - 3° TGAcqua

Banner_CremonaIl  Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese presenta la terza edizione del TGAcqua contenente molte notizie, in particolare sulla città di Cremona. Guarda il TgAcqua Terza Edizione

Il Coordinamento lombardo scrive ai candidati alla Regione

LombardiaAPPELLO AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI DELLA LOMBARDIA
PER UNA NUOVA LEGGE REGIONALE SULL’ACQUA E SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

La Regione Lombardia si appresta a scegliere il suo nuovo Presidente e ad intraprendere un nuovo modello di governo regionale. In un momento in cui la crisi finanziaria mette a dura prova la stabilità ed il ruolo degli Enti Locali, troppo spesso i governi, invece di proporre strategie di rilancio dell’economia e della società, hanno proposto la svendita dei beni comuni, allontanandosi dalle scelte espresse con i Referendum del 2011 contro la mercificazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali e in particolare del servizio idrico. La richiesta di rispettare le scelte referendarie, portata avanti dal Comitato promotore e dal Forum dei Movimenti dell’acqua, si è dovuta brutalmente confrontare con lo svuotamento messo in atto dai poteri politici ed economici che hanno contrastato l’autonomia degli Enti Locali e contraddetto la volontà espressa da 27 milioni di cittadini italiani.
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Varese: che fine ha fatto l'Azienda Speciale?

varese_piazza-montegCOMUNICATO STAMPA: Osservazioni al Piano d'Ambito

In data 14 gennaio 2013, il Comitato per l'Acqua Bene Comune della Provincia di Varese ha protocollato presso l'Ufficio d'Ambito le proprie osservazioni al Piano d'Ambito per la futura gestione del SII.


Osservazioni che esprimono varie criticità al documento sottoposto ai Sindaci per il loro voto deliberativo, previsto per fine febbraio 2013.

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Cremona, in nave c'è l'acqua, ed è pubblica, gratis e di tutti!

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Sono passati ormai due anni da quando, per la prima volta, il Coordinamento per il Diritto allo Studio denunciava l'inammissibile abuso messo in atto dalla società che gestisce la mensa nave (Unigest srl), la quale - contrariamente a tutte le altre mense convenzionate con l'Edisu - imponeva agli studenti il pagamento dell'acqua potabile in bottiglietta al prezzo iniziale di 0,70€.

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Lecco: eludono il referendum i sindaci che rifiutano l'Azienda speciale

lecco_striscioneNon si fanno profitti sull'acqua! L'acqua è di proprietà dei cittadini! E’ questo l’efficace slogan che 27 milioni di Italiani, la maggioranza assoluta, hanno inteso inequivocabilmente sancire nel giugno 2011 con uno storico referendum la cui vittoria “dal basso” in tanti abbiamo saputo determinare. Quindi la gestione dei Servizi Idrici non solo deve rimanere saldamente nelle mani pubbliche degli enti locali, ma anche e soprattutto deve stare fuori dalle logiche del mercato e del profitto.

Il Comitato cremonese scrive al Sindaco per denunciare la politica dei distacchi dei servizi pubblici essenziali

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Egregio signor Sindaco,

Le scriviamo molto preoccupati per quanto sta avvenendo nella nostra città. Da enti, istituzioni, associazioni del terzo settore e singoli cittadini provengono segnalazioni di una sempre più pesante situazione di disagio dovuta alla grave crisi economica, alla carenza di lavoro e alla insufficienza di mezzi adeguati per contrastare nuove e vecchie povertà. In questo contesto continue sono anche le segnalazioni di distacchi di acqua, luce e gas nelle case di cittadini e famiglie in difficoltà.

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Mantova: votata la delibera dell'aumento delle tariffe

mantova_bavaglio

Mercoledì 19 scorso il Consiglio Provinciale di Mantova si è riunito per “prendere atto della presa d’atto della conferenza dei Sindaci che hanno ritenuto opportuno che fosse disposto l’aumento del 5% (+Istat) delle tariffe dell’acqua riferite all’anno 2011”. Senza nulla decidere in merito alla restituzione di quella parte di tariffa abrogata con la vittoria referendaria, formalmente citando l’onere di restituzione in capo all’AEEG.

Rivoluzione a Cremona

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 18 dicembre 2012: rivoluzione a Cremona!

 

il 18 pomeriggio il consiglio provinciale di Cremona ha votato a larghissima maggioranza (17 voti favorevoli, 1 astenuto, 1 voto contrario) un atto di indirizzo che ribalta completamente la linea politica sin qui seguita dal presidente dell’Amministrazione Provinciale Massimiliano Salini. Il servizio idrico andrà gestito tramite soluzioni esclusivamente pubbliche. Viene totalmente sconfessato il piano d’ambito adottato vergognosamente poche settimane fa con un vero colpo di mano dall’Ufficio d’Ambito: la mozione infatti impegna il presidente dell’Amministrazione Provinciale a dare istruzioni all’Ufficio d’Ambito perché istruisca un nuovo piano d’ambito secondo il nuovo indirizzo politico. La mozione è stata presentata dalla Lega Nord e votata anche da PD, IdV, PRC-PdCI, da un consigliere indipendente e dall’ex presidente della provincia Torchio. Il PdL non ha votato. Astenuta l’UDC. Voto contrario invece dall’API.

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Cremona, parte il TGAcqua

Banner_CremonaIl Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese parte con questo nuovo strumento collettivo e partecipato di azione e informazione.
Presentazione: http://vimeo.com/55375859
Prima puntata: http://vimeo.com/55848896

Presentato ricorso contro l'Ufficio d'Ambito di Cremona

catenaumanamax

Comunicato stampa

In data 10 dicembre 2012 è stato notificato da parte dell'avv. Rizzo un ricorso contro la deliberazione presa 60 giorni prima dall'Ufficio d'Ambito di Cremona con la quale applicando il metodo del silenzio-assenso si adottava ufficialmente il piano d'ambito del servizio idrico contenente la scelta della società mista come soluzione gestionale del servizio stesso. Il ricorso viene presentato dai comuni di S.Daniele Po, Torre de' Picenardi e Motta Baluffi; al ricorso aderirà nei prossimi giorni con una memoria ad hoc il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese.

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A Cremona nuova sconfitta per i privatizzatori

presidio_cremonaLa Conferenza dei Comuni appartenenti alla Provincia di Cremona si è riunita ieri 13 dicembre, su esplicita richiesta di un folto gruppo di sindaci pro-acqua pubblica, su un unico punto all'ordine del giorno, la discussione in merito alle scelte gestionali relative al servizio idrico integrato. Da subito i "privatizzatori", schierati con il presidente della Provincia Salini, hanno tentato l'ennesimo agguato cercando di forzare un voto (non previsto dall'odg) a sostegno dell'affidamento del SII ad una società a capitale misto. La Conferenza dei comuni ha rifiutato di pronunciarsi a favore dell'ingresso del privato nel servizio idrico di Cremona e a favore di un piano d'ambito che evidentemente a Cremona non riesce a raccogliere neppure un voto positivo.

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Il Comitato di Mantova in missione per conto di Santa Lucia

Mantova_S.LuciaIn missione per conto di Santa Lucia, questa mattina il Comitato "Acqua Bene Comune Mantova" ha consegnato un dono al presidente della Provincia, Alessandro Pastacci, e all'Uffico di Presidenza dell'Autorità d'ambito.
Un piccolo gesto per mantenere alta l'attenzione.
A Mantova il 13 dicembre arriva Santa Lucia, che porta doni ai bimbi buoni e carbone a quelli cattivi.
Secondo voi nei sacchetti che cosa hanno trovato?
Con tanto di lettera scritta dalla Santa e targa che contiene il monito del nostro caro Virgilio.

Varese - La forza del referendum stoppa la società di capitali!

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Spostata a fine febbraio la Conferenza dei Comuni deliberativa, che il Presidente della Provincia Galli avrebbe voluto entro fine dicembre.

 

A giugno 2011 i referendum sull’acqua, votati dal 60% degli italiani, sancivano la vittoria dei SI’ e la sottrazione dell’acqua alle logiche del mercato e del profitto. Napoli, prima città italiana ad applicarli, ha appena trasformato in Azienda Speciale la sua società a capitale pubblico.

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Varese - Piano d'ambito a tappe forzate

varese_bandiereIl 4 dicembre è prevista a Varese l'Assemblea dei Sindaci dell'Ato che dovrà decidere anche sul tema dell'affidamento del SII. Una convocazione fatta in tutta fretta, che non lascia spazio per l'espressione democratica degli amministratori locali né, tantomeno, dei cittadini.

Il Comitato per l’Acqua Bene Comune della provincia di Varese sarà presente alla Conferenza dei Sindaci martedì 4 alle 17.00 a Villa Recalcati.

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Varese - 20 sindaci ribelli

sindacoIn Provincia di Varese 20 sindaci "ribelli" si oppongono alla SpA e chiedono l'Azienda Speciale per la gestione del SII.
Dopo qualche mese di costante "pressione" sulle Amministrazioni locali di tutta la provincia di Varese il comitato è riuscito a tirare dalla propria parte 20 sindaci "ribelli".
Questi Amministratori hanno intenzione di opporsi al piano del Presidente della Provincia Dario Galli che vuole istituire una nuova società con l'affidamento in house per tutta la Provincia di Varese (ormai in chiusura) sostenendo che debba essere creata entro il 31/12/12.
La consapevolezza della strada intrapresa da questi 20 sindaci è scaturita dopo due incontri organizzati dal Comitato sul tema Azienda Speciale come unica gestione rispettosa dell'esito referendario del SII.
Leggi l'articolo su Varese News

Mantova-aumento delle tariffe, l'opposizione del comitato

MantovaLa Provincia di Mantova sta cercando di far approvare al Consiglio Provinciale un aumento tariffario di dubbia leggitimità, sia dal punto di vista formale che sostanziale. Il Comitato Acqua Bene Comune di Mantova con una lettera aperta invita tutti i cittadini a mantenere alta l'attenzione su quello che sembra sempre più un affrettato e maldestro regalo al gestore, in contrasto con gli esiti referendari.

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Cremona, in TV svelati i privatizzatori

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Le dichiarazioni fatte dai protagonisti del dibattito televisivo andato in onda sulla emittente locale Telecolor il 7 novembre scorso hanno chiarito molte cose riguardo al futuro del servizio idrico cremonese. Ci limitiamo a sottolinearne quattro:

Cremona: Acqua pubblica o dimissioni!

catenaumanamaxGrande partecipazione e determinazione al presidio sotto il consiglio comunale di Cremona. Centinaia di giovani, anziani e intere famiglie con bimbi hanno circondato tenendosi per mano l'isolato del palazzo comunale, mentre all'interno la maggioranza di centro-destra ha respinto l'odg delle minoranze che chiedeva conto al sindaco del voto favorevole all'ingresso dei privati nella gestione del SII espresso dall'assessore delegato nel CDA dell'ufficio d'ambito, nonostante l'opposizione di decine di Comuni e della popolazione e in contrasto con gli impegni presi dal comune di Cremona col Comitato nell'incontro avuto lo scorso 30 dicembre. Al termine della riunione il Comitato per l'acqua pubblica, con un comunicato stampa, chiede le dimissioni della Giunta Perri.

Cremona 22/10, presidio in Piazza del comune

catenaumanamaxCremona - 22 ottobre "acqua pubblica o dimissioni!"      

Grande partecipazione e determinazione al presidio sotto il consiglio comunale di Cremona. Centinaia di giovani, anziani e intere famiglie con bimbi hanno circondato tenendosi per mano l'isolato del palazzo comunale, mentre all'interno la maggioranza di centro-destra ha respinto l'odg delle minoranze che chiedeva conto al sindaco del voto favorevole all'ingresso dei privati nella gestione del SII espresso dall'assessore delegato nel CDA dell'ufficio d'ambito, nonostante l'opposizione di decine di Comuni e della popolazione e in contrasto con gli impegni presi dal comune di Cremona col Comitato nell'incontro avuto lo scorso 30 dicembre. Al termine della riunione il Comitato per l'acqua pubblica, con un comunicato stampa, chiede le dimissioni della Giunta Perri.

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Cremona, ladri di dignità!

Banner_CremonaComunicato stampa

Grazie.
La decisione di questa sera presa dal cda dell'Ufficio d'Ambito di Cremona ci serve, è una buona lezione di vita.
Ci dice prima di tutto che siamo stati ingenui. Tutti: persino noi cittadini arrabbiati e mobilitati, che non abbiamo mai smesso di ammonire i nostri sindaci sul fatto che il presidente Salini non avrebbe mai rinunciato ad ottenere il suo scopo. Che è sempre stato lo stesso: privatizzare l'acqua. Semplice, chiaro.
Di fronte a questa chiarezza di intenti, tante volte riaffermata con l'arroganza del potere innamorato di se stesso, pronta a forzature delle regole a cui in questa paciosa e condiscendente provincia nessuno era abituato, in tanti hanno voltato la testa. Rifiutare di vedere la verità è sempre il sintomo di un trauma. Eppure è stato fatto: sino a due giorni fa i nostri sindaci uscivano a frotte gioiosi dalla loro ultima fatica, una riunione in qualità di soci di una spa nella quale un voto unanime li aveva illusi che non fosse più necessario combattere.

Cremona, ladri di dignità!

Banner_CremonaComunicato stampa

La decisione di questa sera presa dal cda dell'Ufficio d'Ambito di Cremona ci serve, è una buona lezione di vita.

Ci dice prima di tutto che siamo stati ingenui. Tutti: persino noi cittadini arrabbiati e mobilitati, che non abbiamo mai smesso di ammonire i nostri sindaci sul fatto che il presidente Salini non avrebbe mai rinunciato ad ottenere il suo scopo. Che è sempre stato lo stesso: privatizzare l'acqua. Semplice, chiaro.

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Saronno 25/09, incontro pubblico "Il futuro dell’acqua chi lo decide?"

Saronno

I Comitati per l'Acqua Bene Comune del Saronnese e della provincia di Varese hanno convocato gli amministratori della provincia di Varese per una serata di studio sulla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato, che si terrà a Saronno (Va), presso la Sala del Camino di Villa Gianetti (ex Municipio, via Roma, 20) dalle ore 21,15 di martedì 25 settembre 2012. Relatore della serata: Marco Bersani, del Forum italiano dei movimenti per l'acqua.

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Mantova, per fare acqua (da tutte le parti)

Contro_campagna_MantovaNegli ultimi mesi Tea Acque ha lanciato una massiccia operazione di marketing per rifarsi l’immagine e presentarsi con il volto pulito a migliaia di utenti del servizio idrico. Quegli stessi utenti sono prima di tutto cittadini, e quindi elettori, e in tanti hanno votato ai referendum sull’acqua: ecco perché l’azienda punta, tra l’altro, a far passare in secondo piano le polemiche riguardanti i percorsi di privatizzazione di cui è artefice. [...]
Il comitato acqua bene comune di Mantova ha scelto già mesi fa di decostruire il messaggio buonista che si cela dietro il semplice “Per fare l’acqua…” proposto da Tea Acque, suggerendo un nuovo sottotitolo: “…non servono i privati!”. Finalmente anche il comitato ha trovato i propri testimonial e rilascia online le cartoline della contro-campagna.

Il Comitato Acqua Pubblica di Cremona scrive ai sindaci della Provincia

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Stimati signori sindaci

nei prossimi giorni sarete chiamati a decidere in merito alla proposta di aggregazione delle aziende idriche del territorio. L’aggregazione in sé e per sé non è una proposta da avversare, ma speriamo converrete con noi che non può essere avallata ora con questi contenuti e con queste modalità.

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Milano 5 giorni in difesa del voto referendario

Lo straordinario successo dei referendum su acqua e energia compie un anno

Il 13 giugno, in tutta Italia, i movimenti referendari tornano in piazza per ricordare il successo dei referendum e denunciare ler mancate risposte della politica nazionale e delle ammini- strazioni locali. A MIlano, cinque giorni di mobilitazione in difesa del voto referendario.

dal 13 al 17 Giugno
Acqua e energia
A un anno dal referendum il mio voto va rispettato!

Cinque Giornate di informazione, dibattito, confronto su tutto quello che è successo e non è successo rispetto alle scelte referendarie

via Dante, angolo via Giulini
ore 17-20
13 giugno: Rispettare i Referendum, rispettare la democrazia!
14 giugno: Terra, bene comune.
15 giugno: Acqua, bene comune.
16 giugno: Aria, bene comune.
17 giugno: Sole, bene comune.

Ci saranno sportelli aperti su energia, consumo critico, immigrazione; incontri di alfabetizzazione alla finanza a cura del GIT Milano di Banca Etica; presentazione di libri sui beni comuni.

ORGANIZZATO DA ASSOCIAZIONE ENERGIA FELICE E COMITATO MILANESE ACQUA PUBBLICA

 

Scarica la locandina

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Milano 05/06, dibattito pubblico sulla Multiutility del Nord

logo-obbedienzacivileLA CITTADINANZA DEVE POTER DISCUTERE DEL PROGETTO DI MULTIUTILITY DEL NORD

PUBBLICO DIBATTITO

SALA ALESSI
PALAZZO MARINO
MARTEDì 5 GIUGNO 2012
ORE 20:30-23:30

Guarda il video dell'iniziativa

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Mantova, parte la campagna BoicotTEA

provalogocampagna2E' una semplicissima campagna di boicottaggio per spiegare a TEA ACQUE Srl che il suo comportamento non ci piace. Infatti il Consiglio di Amministrazione ha fatto una scelta che ci trova in forte disaccordo: la scelta di un socio privato. Non possiamo cambiare il gestore dell'acqua, ma possiamo comunque influenzare questa azienda attraverso la proprietaria: gruppo TEA. Da oggi è quindi possibile abbandonare TEA energia (gas o energia elettrica) a favore di un'altra azienda. Affinché il boicottaggio sia efficace bisogna che TEA ne sia informata, altrimenti penseranno che è solo questione di prezzo e quote di mercato. Quindi è molto importante seguire la procedura indicata sul sito.

Mantova, parte la campagna BoicotTEA

provalogocampagna2E' una semplicissima campagna di boicottaggio per spiegare a TEA ACQUE Srl che il suo comportamento non ci piace. Infatti il Consiglio di Amministrazione ha fatto una scelta che ci trova in forte disaccordo: la scelta di un socio privato. Non possiamo cambiare il gestore dell'acqua, ma possiamo comunque influenzare questa azienda attraverso la proprietaria: gruppo TEA. Da oggi è quindi possibile abbandonare TEA energia (gas o energia elettrica) a favore di un'altra azienda. Affinché il boicottaggio sia efficace bisogna che TEA ne sia informata, altrimenti penseranno che è solo questione di prezzo e quote di mercato. Quindi è molto importante seguire la procedura indicata sul sito.

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Il Forum dei Movimenti per l'Acqua e il Comitato Cremonese scrivono al Min. degli Interni A. Cancellieri

CremonaAl Ministro dell'Interno
Annamaria Cancellieri

Gentile Ministro,
il 12 e 13 Giugno 2011, dopo molti anni, i referendum hanno di nuovo raggiunto il quorum e sono tornati ad essere lo strumento di democrazia diretta che la Costituzione garantisce. La maggioranza assoluta delle italiane e degli italiani ha votato Sì ai due referendum per l'acqua bene comune: oltre il 95% dei votanti si è espresso in favore della fuoriuscita dell'acqua da una logica di mercato e di profitto.

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Milano, 31/3 - Iniziativa pubblica "Abbiamo detto Sì ai referendum, diciamo No alla Multiutility"

Fa_la_cosa_giustaDifendi i referendum, difendi il tuo voto
Firma l'appello contro la multiutility

La giunta di Milano non ne ha parlato, il Consiglio Comunale tanto meno. Perché l'assessore Tabacci e il City manager Corritore presentano la mutiutility del nord come cosa decisa?
Si vuole costruire una fusione di aziende locali, piene di debiti e creare, ignorando la volontà referendaria, un mega colosso affidato ai privati per gestire energia, rifiuti, trasporti e acqua.
Contro questa ipotesi, personalità del mondo della cultura, dei movimenti, del sociale e della politica, hanno lanciato un appello parzialmente riprodotto sul retro, leggilo e firmalo su www.acquabenecomune.org
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Il carro dell'acqua pubblica vince il primo premio al Carnevale Ambrosiano di Saronno

acqua_pubblica_056Il Comitato Acqua Pubblica Saronnese ha partecipazione alla sfilata dei carri mascherati nell'ambito del Carnevale Ambrosiano svoltosi a Saronno sabato 25/2/2012. Il tema del carro, vincitor del 1°premio era: "Liberiamo l'acqua dalle S.P.A. ovvero Sant'Elena protettrice dell'Acqua Pubblica Saronnese".

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Cremona, il documento non passa!

cremona

Una buona notizia dal Salone AVIS di Cremona.

Nuovo scacco a Salini, maldestramente nascosto dietro i presidenti delle aziende del settore idrico provinciale, vergognosamente pronti ai suoi comandi.
I sindaci-soci di Padania Acque riuniti stasera a Cremona hanno rifiutato in massa e unanimemente di approvare, come veniva loro richiesto, il falso progetto (in realtà un protocollo d'intesa e niente più) redatto dalle aziende, che li avrebbe totalmente esautorati dal controllo del processo di costruzione dell'unico gestore idrico provinciale. La semplice "presa d'atto" del documento anche se purtroppo non respinge ufficialmente il progetto è comunque un ennesimo sonoro schiaffone ai privatizzatori.

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Cremona ritrova i propri sindaci

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Ieri sera sessanta coraggiosi sindaci, resistendo a minacce e ricatti, facendo leva sul proprio orgoglio e sulla coscienza di essere chiamati a rispettare per primi le regole, si sono conquistati sul campo il rispetto e la riconoscenza dei cittadini, che li hanno salutati all'uscita dalla Conferenza con applausi fragorosi. Il piano d'ambito, contenente elementi inaccettabili per chiunque abbia votato a giugno per l'acqua pubblica e per chiunque ami la democrazia e le sue regole, è stato definitivamente sotterrato. Nel modo più inglorioso per i suoi sostenitori, nel modo più brillante per tutti i presenti.
 

 

I cittadini di Cremona e provincia hanno ritrovato i propri sindaci

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Il 17 dicembre sessanta coraggiosi sindaci, resistendo a minacce e ricatti, facendo leva sul proprio orgoglio e sulla coscienza di essere chiamati a rispettare per primi le regole, si sono conquistati sul campo il rispetto e la riconoscenza dei cittadini, che li hanno salutati all'uscita dalla Conferenza con applausi fragorosi. Il piano d'ambito, contenente elementi inaccettabili per chiunque abbia votato a giugno per l'acqua pubblica e per chiunque ami la democrazia e le sue regole, è stato definitivamente sotterrato. Nel modo più inglorioso per i suoi sostenitori, nel modo più brillante per tutti i presenti.

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Referendum ignorato: a Cremona si va verso la privatizzazione dell'acqua

banner_lComunicato stampa

A sei mesi dalla straordinaria vittoria di giugno i referendum restano lettera morta e anzi in molti territori si assiste ad un'accelerazione verso le privatizzazioni del servizio idrico.

Ad esempio a Cremona il 14 dicembre si è riunito il Consiglio di Amministrazione dell'Ufficio d'Ambito che ha ribaltato la votazione unanime dei sindaci del 12 dicembre che chiedevano la revoca del il Piano d'Ambito. Il Piano prevede, tra le altre cose, la privatizzazione del servizio idrico e la remunerazione del capitale investito nella tariffa. Lo stesso Comune di Cremona, in un primo tempo favorevole, si è lasciato convincere per l'astensione.

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Cremona, 16/12 - Corteo per l'acqua pubblica

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Il 14 dicembre si è riunito il CdA dell'Ufficio d'Ambito cremonese il quale ha ribaltato la votazione unanime dei sindaci del 12 dicembre decidendo di non revocare il Piano d'Ambito. I voti sono stati: 3 contrari alla revoca (Vicesindaco Gianfranco Cavenaghi per il Comune di Piadena, Sindaco Gian Pietro Denti per il Comune di Ripalta Guerina, Flavio Rastelli tecnico nominato dall'Amministrazione Provinciale); 1 astenuto (Assessore Francesco Bordi per il Comune di Cremona); 1 favorevole alla revoca (Sindaco Marco Cavalli per il Comune di Romanengo). Un vero e proprio colpo di mano!

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Invia un messaggio al CdA dell'Ufficio d'Ambito cremonese: No a colpi di mano!

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Invia un messagio ai componenti del CdA dell'Ufficio d'Ambito cremonese e agli altri diretti interessati esprimendo un fortissimo richiamo alla necessità che oggi 14 dicembre il CdA dell'Ufficio d'Ambito rispetti pienamente la votazione presa all'unanimità dai sindaci del territorio in data 12 dicembre, che ha dato mandato chiaro per la revoca della proposta di piano d'ambito dell'AATO Cremona.
Ciò ha tanto più valore ed è tanto più importante in quanto in tale occasione per la prima volta tutti i sindaci della provincia si sono espressi abbracciando concretamente il volere espresso dai cittadini con i referendum di giugno. Qualunque scelta, proposta e comportamento differente dalla revoca del piano sarebbe inaccettabile, irrispettoso della dignità e della libera volontà dei sindaci e prima ancora dei cittadini da essi rappresentati.

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Lettera ai Sindaci cremonesi: No a colpi di mano!

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Caro signor sindaco,
a nome del Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese la ringrazio di tutto cuore per la coraggiosa decisione presa ieri sera, che impone di fatto il ritiro del piano d’ambito che a tutt’oggi ancora prescrive la privatizzazione del servizio idrico. Si tratta di un atto importante e tanto più lungimirante in quanto dimostra che la privatizzazione spacca il corpo dei sindaci del territorio rendendo ingovernabile il servizio, mentre una prospettiva pubblica, pur non avendo ora il plauso incondizionato di tutti, è l’unica in grado di ottenere l’unanimità del favore dei sindaci. Come ogni soluzione seria, va costruita con calma e ponderazione.
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Cremona, 12/12 - Conferenza dei Comuni

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I sindaci non ci stanno!

Comunicato stampa (13 dicembre)

Sonora bocciatura di fatto del percorso verso la privatizzazione del servizio idrico provinciale questa sera certificata a chiare lettere dalla Conferenza dei Comuni dell’AATO di Cremona.

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Il Comitato Cremonese scrive al Prefetto, ai Sindaci e al Ministro dell'Ambiente

Banner_CremonaIl Comitato Cremonese Acqua Bene Comune invia un appello al Prefetto per chiedere una verifica circa la regolarità della procedura della Conferenza dei Comuni dell' Ufficio d'Ambito della Provincia di Cremona. Suddetta lettera è stata inoltrata per conoscenza al Ministro dell'Ambiente.
Inoltre lo stesso comitato si appella ai Sindaci della Provincia di Cremona affinchè votino in modo contrario al Piano d'Ambito all'ordine del giorne del Conferenza dei comuni prevista per le 19.00 del 12 dicembre 2011.

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Varese verso l'azienda speciale

nuovo_stemma_comune_di_vareC’è una sola forma di gestione che rispetta l’esito dei referendum del 12 e 13 giugno: la creazione di un ente di diritto pubblico che faccia piazza pulita delle S.p.A. e blocchi qualsiasi tentazione di privatizzazione dell’acqua. Il Comitato Provinciale Acqua Bene Comune di Varese lo ripete da tempo e oggi anche i comuni hanno capito l’importanza di una scelta netta in favore del pubblico. L’occasione per affrontare la questione è stata a Conferenza dei Comuni tenutasi a Varese lo scorso 7 dicembre, in cui i comuni della provincia hanno avviato il percorso di affidamento al “gestore unico” previsto dalla legge lombarda.

L’incontro con il Presidente Galli, che ha raggiunto la rappresentanza del Comitato Acqua Bene Comune prima dell’inizio della conferenza, è stata l’occasione per chiedere alla Provincia un impegno politico preciso per il rispetto del referendum che non si limiti a escludere la messa in gara ai privati, ma anche la creazione di un’azienda speciale che garantisca una gestione del servizio idrico trasparente e partecipata dai cittadini.

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Iniziativa a Cremona domenica 11 dicembre

cremona

Domenica prossima 11 dicembre, a Cremona, presso il Centro Pastorale Diocesano dalle ore 16 dal titolo avrà luogo l'iniziativa "27 milioni di cittadini vogliono una gestione pubblica e partecipata dell'acqua". Un incontro di approfondimento e confronto con l'avv. Luca Longhi consulente legale dell'assessorato ai Beni Comuni della città di Napoli e il dott. Roberto Fumagalli vicepresidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua e referente regionale dei comitati referendari della Lombardia.

 

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Incontro sull’acqua alla fiera "Fa’ la cosa giusta !

Il Comitato Milanese per l’Acqua, in occasione di "FA’ LA COSA GIUSTA !" dal 13 al 15 aprile 2007 alla Fiera Milano City vi invita all’incontro

Acqua buona, controllata, comoda, poco costosa

La società civile si mobilita per l’acqua pubblica

Domenica 15 aprile 2007, h 12.30 - 13.30

"Fa’ La Cosa Giusta !", Sala Terra

Fiera Milano City (MM Amendola-Fiera)

Intervengono :

Roberto Rosso

Comitato Milanese Acqua

La società civile si attiva contro la privatizzazione dell’acqua a Milano e per la proposta di legge popolare sul diritto all’acqua

Amalia Navoni

Coordinamento Nord Sud del Mondo

La società civile si attiva per cambiamenti di stili di vita, contro lo spreco idrico

Luca Martinelli

Altreconomia

La società civile si attiva contro la pubblicità dell’acqua minerale

Paolo Bernardi

Progetto rubinetti solidali

La società civile si attiva per la valorizzazione dell’acqua di rubinetto e scelte di consumo responsabile

Comitato Milanese Acqua : www.comitatomilanoacqua.info

Acea Onlus, Acra, Altreconomia, ArciMilano, Attac, Comitato Italiano Contratto Mondiale Acqua, Camera del Lavoro di Milano, ChiAmaMilano, Coord. Nord-Sud del Mondo, Dimensioni Diverse, Fratelli dell’Uomo, Fonti di Pace, Gas di Baggio, Grilli

Altoparlanti Milano, Itineraria, Associazione Luca Rossi, Fondazione Roberto Franceschi, Oltretutto, Puntorosso, Rete Lilliput nodo di Milano, ReteScuole Milano, SDL Sindacato dei lavoratori intercategoriale, Sinistra Rossoverde, Umanisti per l’Ambiente.

Fa’ la cosa giusta ! aderisce alla campagna !

"Fa’ la cosa giusta !", la fiera del consumo critico e degli stili di vita

sostenibili, ha aderito ufficialmente alla campagna "Acqua pubblica, ci

metto la firma !"

"Fa’ la cosa giusta !", organizzata da Terre di Mezzo, editore e giornale

di strada, e dall’Associazione Insieme nelle Terre di Mezzo, in

collaborazione con la rivista Altreconomia, nasce a Milano nel 2004 come

occasione di incontro tra realtà pubbliche e private impegnate a

costruire uno sviluppo sostenibile dell’economia locale.

L’edizione 2007 di "Fa’ la cosa giusta !" si svolgerà dal 13 al 15 aprile

2007 presso FieraMilanoCity ed avrà come tema principale l’energia : il

risparmio energetico e l’approccio sostenibile alla gestione e

conservazione delle risorse del pianeta. Naturalmente il tema dell’acqua

avrà uno spazio cruciale in questo progetto.

Durante i tre giorni di fiera saranno molte le iniziative dedicate a

sensibilizzare il pubblico sul valore dell’acqua come bene comune e

inalienabile : i convegni e gli incontri del programma culturale (tra cui

un convegno con Riccardo Petrella, Mario Agostinelli e Paolo Cento -

domenica 15/04, ore15:30), una mostra specifica con percorso guidato

interattivo (“Te la berresti ?”, a cura dell’associazione ACRA) e uno

stand permanente per la raccolta delle adesioni alla campagna con la

collaborazione del Comitato Milanese per l’Acqua.

E inoltre... a “Fa’ la cosa giusta !” niente acqua in bottiglia : le aree

ristoro serviranno solo acqua da rubinetto e, proprio accanto allo stand

della raccolta firme, ci sarà un punto “acqua per tutti” : un rubinetto

da cui ognuno potrà riempire il suo bicchiere di acqua buona, sana e

“pubblica” !

Per ogni informazione :

Fa’ la cosa giusta !

Via Calatafimi 10 - 20122 Milano

tel : 02-83.24.4.26

info@falacosagiusta.org

ufficiostampa@falacosagiusta.org

www.falacosagiusta.org

Energia, acqua e trasporti

domenica 15 aprile – h 10.00 – Fiera Milano City

Dalle mobilitazioni popolari la critica ad un modello di sviluppo energivoro

che genera profitto devastando l’ambiente e spezzando il legame sociale

delle comunità territoriali. La Val Susa ed i Movimenti per l’Acqua sono

esempi forti di resistenza ad un modello economico, energetico, territoriale e sociale arrogante e violento. Segno di speranza per tutte le lotte che formano la coscienza viva dei territori.

ANTONIO FERRENTINO

Presidente Comunità Montana Bassa Val Susa

Sindaco di Sant’Antonino Susa

GUGLIELMO RAGOZZINO

Giornalista economico - "il manifesto"

MARCO BERSANI

Forum italiano dei movimenti per l’acqua

ATTAC Italia

Un territorio, quello della Lombardia ed in particolare la città di Milano, intensamente popolato ed antropizzato, con gi indici più elevati in Italia per la presenza di infrastrutture e il consumo di suolo (sprawl).

La rendita immobiliare esasperata, coniugata con una inesistente, e quindi devastante, politica della casa, provocano l’espulsione dai confini comunali della la maggioranza dei cittadini milanesi.

Un Governatore (Formigoni) ed un Sindaco (Moratti) che promuovono un “modello Milano” in cui l’area metropolitana attira e concentra traffico, cemento ed inquinamento, e consuma abnormi quantità di risorse energetiche. Un modello termodinamicamente non

sostenibile, in cui gli indicatori di qualità ambientale si rivelano in continuo decadimento.

Un modello devastante soprattutto dal punto di vista sociale, che genera povertà, emarginazione, segregazione e controllo del/sul territorio, uno schema che favorisce la demolizione sistematica di quella “sicurezza sociale” che dovrebbe essere costituita da sanità – istruzione – cultura – spazio pubblico – …

I processi di privatizzazione e di liberalizzazione, che mirano a smantellare i beni comuni, e la “scomparsa della politica” nelle forme di classiche e di partecipazione democratica, vedono l’affermarsi di poteri forti, invisibili, trasversali alleati di soggetti economici e finanziaria.

Le resistenze delle comunità, dei territori e dei cittadini producono un

agire esperto, una capacità complessa di ripensare e progettare il

territorio, le sue infrastrutture ed i modi del vivere e del produrre.

La legge lombarda sull'acqua è incostituzionale


lombardiaCon sentenza di oggi (venerdì 25.11.2011) la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di parte della Legge Regionale della Lombardia sull'acqua. Per la precisione la Corte ha bocciato parte dell'art. 49 della  L.R. n. 26/2003 (così come modificata dalla L.R. n. 21/2010, che i Comitati avevano duramente contestato), che riguarda gli affidamenti del servizio idrico.

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Cremona, lettera aperta al Sindaco Leni

 

La conferenza dei sindaci del territorio cremonese tenutasi questa sera ha visto una scarsa partecipazione, frutto delle avverse condizioni atmosferiche e probabilmente anche del preavviso scandalosamente breve.
Alla fine di due ore di presentazione di un piano d’ambito completamente rivisto sia nelle componenti essenziali sia nella durata sia nella priorità degli interventi sia nel piano tariffario sia soprattutto nella entità totale degli investimenti previsti, l’ufficio d’ambito ha presentato la propria decisione, assunta pochi giorni fa nel cda e comunicata ora ai sindaci: l’acqua va privatizzata. Si vuole la società mista: l’azienda di diritto pubblico non viene neppure citata, l’in-house viene messo da parte come residuale (peccato che i sindaci della provincia di Como abbiano appena scelto proprio l’in-house).
Questo cda è fermamente deciso a non tenere in minimo conto le indicazioni chiare venute dalla assemblea di settembre — che aveva visto vari sindaci esprimere critiche anche pesanti su modalità e contenuti del percorso proposto — e soprattutto a buttare a Po l’esito dei referendum di giugno (che non è un suggerimento ma dovrebbe essere legge).
La scelta di privatizzare per vent’anni il servizio viene motivata dalla preoccupazione di non trovare finanziamenti: ma i calcoli si fanno sulla situazione finanziaria di queste settimane, che tutti confidiamo sarà superata; non è stato neppure detto ai sindaci quale percentuale andrà al privato, proprio perché si vuole privatizzare, non importa come e quanto. Quello che però è stato precisamente calcolato (dati presentati pubblicamente) è che la tariffa supererà abbondantemente i 2 euro al metro cubo, dunque quasi raddoppierà.
Salvo il poltronificio di tutta la provincia: è anche stato detto a chiare lettere che le poltrone delle nostre aziende rimarranno tutte salde, mentre il privato che entrerà aiuterà il gestore a risparmiare soprattutto sul personale (chissà come farà: i lavoratori e i sindacati che ne pensano?). Molta chiarezza anche su chi entrerà come socio privato: una delle aziende che operano sul territorio italiano (ACEA, A2A, IREN... tutti soggetti che in breve tempo si papperanno in un sol boccone le nostre aziendine).
Dunque sempre la stessa solfa che si sente da due anni: il presidente Salini vuole assolutamente privatizzare e il cda obbedisce silente (con buona pace dell’ex-rivoluzionario Bordi che vota a favore e del membro di “opposizione” che non trova di meglio da fare che astenersi).
I sindaci del territorio avranno ben una settimana per decidere e per valutare un Piano d’Ambito rifatto da capo a piedi: chiaramente nessuno di essi riuscirà neppure a parlarne in un consiglio comunale, figuriamoci a deliberare. Ma non importa, la democrazia è un optional. Infatti è stato detto in fine seduta (dal tavolo di presidenza, ma non sottoposto a votazione) che l’assemblea decisiva si svolgerà a porte chiuse. Suggeriamo a questo punto di votare in località segreta e a scrutinio segreto (avvertite prima i sindaci, però).
Il comitato acqua sarà comunque presente, fuori o dentro. Prima, farà di tutto perché i cittadini dell’intera provincia si mobilitino contro questa vergogna politica.

Il Signor sindaco Leni non può — neppure come presidente della Conferenza dei Comuni — decidere “d’impulso” come si deve svolgere una assemblea: infatti si è guardato bene dal proporre una votazione al riguardo. Dunque per quanto concerne i cittadini cremonesi l’assemblea del 22, se si terrà, sarà pubblica.

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Stop alla privatizzazione dell'acqua a Cremona

acquapubSi è rotto il fronte dei 108 sindaci (non erano mai stati così numerosi in assemblea!!!) ed è stato votato il RINVIO sine die.

Al presidio, pressati come le sardine per colpa di chi democraticamente eletto ci ha lasciato fuori al freddo, eravamo in 250.

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Lecco, no allo spin off di Idroservice, no alle multiutilities

LeccoLettera aperta del Comitato Lecchese Acqua Pubblica e Beni Comuni

NOI DICIAMO NO, DILLO ANCHE TU
Giovedì 3 Novembre, ore 17.00 - Presidio presso la sede di LRH (Via Fiandra, 13 - Lecco)

Staffetta dell'Acqua: le iniziative del Comitato di Milano (13/10)

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Altro che staffetta - I cittadini hanno già vinto il 13 giugno con i referendum!

Piazza della Scala, Giovedì 13 ottobre, alle ore 17:00!

 

La tappa di Milano della staffetta dell'acqua di Federutility, annunciata in piazza Scala con Presidente e Direttore di MM e Assesssore all'ambiente del Comune, è fallita. In piazza solo il popolo dell'acqua con le bandiere, davanti a palazzo Marini, sede del Comune.
Alcuni consiglieri comunali e rappresentanti dell'amministrazione si sono intrattenuti con noi sulle tematiche del volantino del comitato.
I pochi dirigenti di MM presenti si sono ritirati all'interno del cortile di palazzo Marino, "per evitare di confondersi con il movimento".
Un flop clamoroso che dimostra Presente RAI 3 regionale, che ha intervistato un rappresentante del movimento, e diretta con Radio
Popolare, in assenza di Radio Caterpillar.

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Appello per modificare la legge regionale in Lombardia

lombardiaCon il presente Appello, il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica, a nome degli oltre 3 milioni e 700 mila cittadini lombardi (pari a più del 50% degli elettori) che ai Referendum del 12 e 13 giugno 2011 hanno votato Sì all’abrogazione delle norme che imponevano la privatizzazione e garantivano i profitti sulla gestione dei servizi idrici;

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Consiglio provinciale, Dapei incontra Comitato Referendario Acqua Pubblica

Milano_acquaMilano, 06 OTT - Il presidente del Consiglio provinciale di Milano, Bruno Dapei, ha ricevuto oggi a Palazzo Isimbardi, assieme ai capigruppo di maggioranza e opposizione, alcuni rappresentanti del "Comitato per l'attuazione dei referendum sull'acqua bene comune".

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Cari sindaci, i cittadini si sono espressi ora tocca a voi!

Comitato_cremonese

Cremona, 1 settembre 2011


Stimati signori sindaci,
siamo di fronte a un grave atto omissivo che vi priva delle informazioni necessarie perché possiate prendere decisioni ponderate. Questa sera non vi sarà prospettata e descritta con l’ampiezza che meriterebbe l’unica soluzione gestionale che realizza compiutamente i contenuti e l’esito del voto referendario, vale a dire l’azienda di diritto pubblico. Ricordate lo slogan referendario? “Fuori l’acqua dal mercato, fuori i profitti dall’acqua!”

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Lettera ai Sindaci dell'ATO cremonese

Comitato_cremoneseEgregio Signor Sindaco,
il Comitato Referendario Provinciale 2 sì per l'Acqua Bene Comune di Cremona le indirizza questa lettera aperta per ribadire la necessità di rendere efficaci e concreti nel nostro territorio i risultati dei referendum nazionali del 12 e 13 giugno nel completo rispetto della volontà dei cittadini che in modo forte e netto si è espressa in quella votazione.

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Cremona, il lupo perde il pelo ma non il vizio

Apprendiamo dai mezzi di stampa che il presidente Salini ha intenzione di riproporre tra pochi giorni ai sindaci della provincia e al consiglio provinciale la “sua” vecchia, trita, scandalosa non-soluzione, la privatizzazione del servizio idrico. Evidentemente il presidente, troppo occupato con impegni di amministrazione, ha tenuto spenta la tv e non ha letto giornali dal 14 giugno in qui. Signor presidente, le diamo una notizia: 27 milioni di italiani hanno detto no alla privatizzazione dell’acqua. Un no chiaro e netto, inequivocabile.

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“Comici per l’Acqua Pubblica” a Como: un successo!

Parassole_COMO – Il Teatro Nuovo di Rebbio a Como giovedì 12 maggio ha registrato il tutto esaurito per lo spettacolo dal titolo dal titolo “L’Acqua non si vende”, che ha visto la partecipazione dei comici resi celebri dalle trasmissioni TV Zelig e Colorado Cafè: Antonio D’Ausilio, Luca Klobas, Leonardo Manera, Diego Parassole, Alberto Patrucco, Nadia Puma, Henry Zaffa. Lo spettacolo è stato realizzato a sostegno dei Referendum per l’acqua pubblica.

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Varese: Galli e Fontana alla "guerra" dell'acqua

acquedottoGli interventi del presidente della Provincia e del sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia al convegno dei Molini Marzoli. Nessuna demonizzazione dei privati, ma attenzione all'interesse pubblico. "La nuova legge regionale è equilibrata".

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Regione Lombardia tenta la privatizzazione dell'acqua a Natale

di Luca Martinelli (pubblicato su Altreconomia)

La parola d'ordine è ridurre i danni. È così che Rosario Lembo, presidente del Comitato italiano per un contratto mondiale sull'acqua, prepara l'appuntamento del 22 dicembre, un presidio davanti alla sede del consiglio della Regione Lombardia, impegnato ad approvare il progetto di legge numero 57, che disciplina i servizi pubblici locali.

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In 4 dicembre, NaturalVercelli

SABATO  4  DICEMBRE  2010
NATURALVERCELLI
Piazza  Cavour
dalle  8.30  alle  19.00
... ed eccoci all'ultima edizione del  10° anno  di NaturalVercelli

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Festa dell'acqua a Brescia

FESTA DELL’ACQUA

Brescia 4 dicembre 2010

UNA CENTO MILLE CANCUN

In occasione del Vertice mondiale sui cambiamenti climatici di Cancun,

rilanciamo la campagna referendaria a favore dell’acqua pubblica

Che fare se la crisi della terra arriva contemporaneamente a quella dell'uomo? Questo è il  tempo dell'acqua e della responsabilità politica. Perché l'acqua è diritto umano, è sete e fame, è ambiente, è lavoro e disoccupazione, è esclusione e povertà, è guerra o pace. Un milione e quattrocentomila cittadini hanno firmato a favore dei referendum per l’acqua pubblica. Chiediamo al governo una moratoria sui processi di privatizzazione in attesa che i cittadini esprimano la loro volontà attraverso il voto referendario nel corso del 2011.

 

Programma della giornata

 

•  Ore 9.30 Largo Formentone ritrovo

•  Ore 10.00-11.30 Banchettone  nel centro di Brescia per promuovere la richiesta di moratoria insieme agli Appel-percussionisti contro tutte le guerre-.

•  Ore 14.45 Apertura dei lavori – Sala Piamarta-via San Faustino 74 Brescia

•  Ore 15.00 Dibattito “Quale futuro per le risorse comuni?”

Intervengono esponenti del Comitato Acqua Bene Comune Brescia e del mondo ambientalista Bresciano

•  Ore 17.15 Interventi del Pubblico

•  Ore 17.45 Chiusura del dibattito a seguire proiezione del Film “Home”

•  Ore 19,15 Chiusura della Festa dell’Acqua.

IL TEMPO DELL'ACQUA È IL TEMPO DELLA DEMOCRAZIA

MORATORIA SUBITO, STOP ALLE PRIVATIZZAZIONI !

 

COMITATO ACQUA BENE COMUNE BRESCIA

Mobilitazione contro la legge lombarda

lombardiaIl 25 novembre si è riunita la VIII Commissione del Consiglio Regionale della Lombardia ed ha approvato il testo del progetto di legge regionale sull'acqua, introducendo come unica modifica il parere "vincolante" dei Comuni. Nonostante la nostra azione di pressione e la Manifestazione del 13 novembre davanti al Pirellone, nessuno dei nostri emendamenti è stato recepito dalla Commissione.

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Comitato referendum a Cremona

Procede a gonfie vele la raccolta di firme a sostegno dei tre referendum nazionali per salvare l’acqua dalle privatizzazioni, dal mercato e dai profitti, restituendo così a tutti un paese più libero e democratico, in cui grazie alla radicalità di questa battaglia politica sarà possibile connettere la trasparenza della buona amministrazione alla attiva e diretta partecipazione popolare.

Appare tuttavia evidente, purtroppo, come ciò che risulta chiaro ai cittadini non lo sia affatto alla politica nazionale e locale. A Cremona si sono ormai superate le 4000 firme e altre saranno ancora raccolte da domani fino al 10 luglio; eppure la politica ha ancora il coraggio di sostenere che la via d’uscita dalla crisi economica e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini siano riposti nelle mani dell’ “infallibile” mercato. La ricapitalizzazione di LineaGroup (la multiutility dei servizi pubblici dei territori di Cremona, Lodi, Pavia e Rovato) preoccupa molto il Comitato Beni Comuni perché con le leggi vigenti - che in parte ci auguriamo possano essere abrogate l’anno prossimo grazie al voto referendario – il destino dei nostri servizi pubblici locali sarà quello di aprirsi sempre più all’azionariato privato e al mercato internazionale.

La strada delineata è infatti quella della fusione di LineaGroup con Acegas-Aps, multiutility di Padova e Trieste già quotata in borsa, prospettiva che esporrebbe alla fluttuazione e alla tirannia della speculazione finanziaria globalizzata quei servizi che oggi garantiscono ai cittadini l’esigibilità di alcuni diritti fondamentali. Tutta l’operazione garantirebbe a LineaGroup di prolungare gli affidamenti dei servizi ormai prossimi alla scadenza e fornirebbe il trampolino di lancio per la nuova holding verso altri appetibili clienti (leggi paesi dell’Europa dell’est: in Bulgaria Acegas-APS è già presente nella gestione della rete del gas). Prospettiva molto preoccupante, poiché anche se l’azionariato di maggioranza rimarrà formalmente pubblico la collocazione sul mercato finanziario sottometterà ogni scelta all’unica regola della massimalizzazione dei dividendi. Non saranno dunque l’efficienza e l’efficacia dei servizi forniti all’utenza né tanto meno il radicamento territoriale e le politiche sociali dei comuni – ridotti a lontani e poco influenti azionisti - ad orientare le scelte aziendali, ma il profitto.

Il mercato globale e l’ulteriore finanziarizzazione dell’economia produrranno il paradosso dell’azionista-utente che da una parte tifa per l’aumento dei dividendi a fine anno e dall’altra paga sulla sua pelle il peggioramento dei servizi e il caro bollette: perché il profitto sarà ottenuto riducendo al lumicino investimenti e costi di produzione e moltiplicando le entrate tramite tariffe più alte. E come azionista-utente non sarà più titolare di diritti, ma portatore di un semplice bisogno.

 

Persone non elette da noi cittadini decideranno in modo del tutto autonomo e con proprie finalità sui servizi di tutti: la stessa collettività che ha creato i servizi con soldi propri ne perderà il controllo ma continuerà a pagare.

 

Chiediamo quindi con forza al Consiglio Comunale di Cremona di

sospendere la decisione di liquidazione di AEM attraverso la cessione del suo patrimonio a Lineagroup;

di approfondire le alternative che sono tuttora possibili per mantenere in mani totalmente pubbliche tutti i servizi pubblici locali garantendo così il controllo democratico su un settore fondamentale per la vita della città, assicurando ai cittadini i propri diritti, rispettando fino in fondo la dignità del proprio mandato istituzionale.

 

Una AEM più vicina a Piazza Affari è più lontana dai cittadini!

Il sindaco di Pinzighettone nega l'autorizzazione per la raccolta firme

Venerdì sera 18 Giugno a Pizzighettone è in programma lo spettacolo H2Oro della compagnia itineraria nell’ambito della rassegna la valle dell’Adda. Lo spettacolo, come si può facilmente immaginare, parla di acqua, dell’importanza di questo preziosissimo liquido che serve alla vita, e narra di storie legate ai profittatori di ogni ordine e grado, natura e specie che gravitano per fare profitti facili attorno alla gestione di quella potabile ed allo sfruttamento delle acque minerali.

La rassegna della valle dell’Adda, e quindi anche lo spettacolo in questione, è patrocinata sia dalla regione che dalla provincia; inoltre all’inizio della campagna referendaria la compagnia Itineraria ha fatto sapere a tutti i comitati promotori provinciali che avrebbe gradito la presenza di un banchetto per la raccolta delle firme per i tre referendum promossi dal forum nazionale dei movimenti per l’acqua. Fin qui tutto bene.

Disgraziatamente il sindaco di Pizzighettone Luigi Bernocchi (PD per chi non lo sapesse) ha per l’ennesima volta preso lucciole per lanterne e, nonostante più persone abbiano cercato di convincerlo del contrario, ha negato l’autorizzazione scambiando la richiesta di permesso per il banchetto per una richiesta di “partito” (e quindi di parte e come tale da rigettare in occasione di eventi istituzionali), e non di un comitato trasversale che annovera tra i suoi aderenti associazioni, sindacati, movimenti, comitati autogestiti di cittadini di ogni estrazione politica e nemmeno un partito, i quali sono semmai “relegati” nel comitato di sostegno per una precisa scelta dei promotori del referendum.

Come spiegazione ha addotto al fatto di non voler alimentare polemiche da parte dell’opposizione pizzighettonese, che pare abbia già manifestato, in maniera tra l’altro piuttosto strumentale, la sua contrarietà in altre occasioni simili.

Spiegazione alquanto risibile; non si riesce a capire infatti cosa abbia di tanto speciale Pizzighettone perchè il suo primo cittadino non possa comportarsi come tutti, e sottolineiamo tutti, i sindaci italiani di centro destra e centro sinistra che, nella fattispecie, hanno agito diversamente.

Infatti Luigi Bernocchi è fino ad ora l’unico sindaco in Italia che ha negato il permesso per la raccolta firme durante gli spettacoli di Itineraria.

Pertanto, a beneficio anche dei cittadini pizzighettonesi, volevamo sottolineare che questo triste primato spetta al loro ridente borgo per la “lodevole” iniziativa del proprio primo cittadino.

Complimenti vivissimi.

A Sesto San Giovanni già 970 firme

A Sesto San Giovanni,  il comitato unitario ha raccolto a oggi , fra il primo maggio e  8 maggio 2010 , un totale di 970 firme per ognuno dei tre quesiti .
Stiamo completando un fitto calendario di prossime uscite.

Il Pd di Pavia chiede al Segretario Bersani di ripensarci

Il partito democratico di Pavia nell’assemblea cittadina del 22.4.2010 ha votato per l’adesione alla raccolta di firme per il referendum a favore della gestione pubblica dell’acqua, aderirà attivamente con i 5 circoli della città, i militanti e i consiglieri comunali alla raccolta della firme.

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A Cernusco la raccolta firme parte da quota 290

A cernusco sul naviglio (30 mila abitanti) la raccolta firme è partita sabato mattina. Durante la prima giornata sono state raccolte 290 firme! un ottimo risultato, non soltanto per la quantità, ma soprattutto per la bellezza della giornata.

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Brescia, Parla Fabrizio Valli

Anche Brescia parteciperà alla raccolta firme per chiedere la costituzione di tre referendum a favore della ripubblicizzazione dell’acqua. L’iniziativa a livello nazionale è nata dal comitato promotore "Forum italiano dei movimenti per l’acqua", che racchiude in sé moltissime realtà associative che hanno deciso di sostenere la campagna referendaria.

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Cgil Sondrio: con i privati +30% in bolletta

Con la gestione dei privati l'acqua potabile costerà fino al 30% in più, e la provincia di Sondrio rischierà di diventare «terra di conquista» per le multinazionali: per questo  è la denuncia - è importante sostenere i referendum della campagna «Acqua, bene comune», e raggiungere il traguardo delle 500mila firme entro luglio. Lo dice la Cgil di Sondrio che fa parte del comitato referendario. Intanto pur essendo ancora pubblico il servizio idrico in città ha subito un incremento di circa il 9%.

(da La Provincia di Sondrio)

Il Comitato promotore di Cernusco invita ad aderire associazioni e le persone

Anche a Cernusco è attivo da alcuni anni il Comitato Acqua Bene Comune, formato da persone interessate a difendere un diritto fondamentale di tutti. In occasione della campagna referendaria, il Comitato invita tutte le associazioni, i comitati, le singole e i singoli che vogliono sostenere questa iniziativa, ad aderire al Comitato ABC di Cernusco, per unire le forze in questa comune battaglia e raggiungere insieme il numero di firme necessarie alla convocazione dei referendum e quindi alla cancellazione delle leggi che vorrebbero privatizzare il bene comune più importante. Come sessant’anni fa, da nord a sud, la condivisione di un sogno comune. Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia!

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volantino Acqua pubblica2018