Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Lettera ai Sindaci cremonesi: No a colpi di mano!

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Caro signor sindaco,
a nome del Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese la ringrazio di tutto cuore per la coraggiosa decisione presa ieri sera, che impone di fatto il ritiro del piano d’ambito che a tutt’oggi ancora prescrive la privatizzazione del servizio idrico. Si tratta di un atto importante e tanto più lungimirante in quanto dimostra che la privatizzazione spacca il corpo dei sindaci del territorio rendendo ingovernabile il servizio, mentre una prospettiva pubblica, pur non avendo ora il plauso incondizionato di tutti, è l’unica in grado di ottenere l’unanimità del favore dei sindaci. Come ogni soluzione seria, va costruita con calma e ponderazione.
Tuttavia siccome come Comitato Acqua Pubblica, forti dell’esperienza degli altri comitati italiani, sappiamo che i privatizzatori faranno carte false pur di ottenere al più presto un voto favorevole ai loro loschi progetti, temiamo che nelle prossime ore si possa tentare qualche inaccettabile forzatura
delle norme, simile a quella che il 22 novembre ha privato i cittadini di un loro diritto fondamentale.
La più probabile purtroppo potrebbe passare per il rifiuto della revoca del piano da parte del cda dell’Ufficio d’Ambito (in totale dispregio della vostra votazione) abbinato alla modifica di alcune parti del piano volte a “recuperare” in extremis il favore di alcuni di voi. E’ importante dunque ribadire che il piano d’ambito non è un atto di scarsa rilevanza ed anzi ogni sua parte è interconnessa alle altre, quindi ogni sua variazione in corso d’opera si deve configurare come un nuovo piano d’ambito, non fosse altro che in funzione della unanime richiesta di revoca. Speriamo dunque prima di tutto che, forti della bellissima esperienza di ieri sera, insistiate con forza perché da domani si lavori a un piano d’ambito totalmente nuovo, che vada in direzione della gestione
pubblica e non preveda la remunerazione del capitale investito. Secondariamente che richiediate a gran voce il rispetto delle vostre prerogative e della vostra dignità di sindaci, pretendendo che ogni minima variazione del piano d’ambito sia dapprima presentata in una apposita Conferenza dei Sindaci (che non potrà essere convocata d’urgenza perché non ve ne sono le ragioni e che per rispetto nei vostri confronti non si tenga prima del prossimo gennaio, anche per permettere a tutti più serene riflessioni al riguardo e svelenire le festività ormai prossime), che a partire da tale presentazione riparta (come suggerito dall’avv. Guffanti ieri sera) un nuovo periodo di 30 giorni e che tale periodo sia pienamente utilizzato, evitando cioè di forzarvi per l’ennesima volta a una decisione in tempi inaccettabilmente risibili.
Continuiamo a stare dalla parte dei cittadini, nessuno rimarrà deluso.

Comitato Cremonese Acqua Pubblica

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