Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

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FAME 2012 - Acqua patrimonio della terra e bene comune

Non è possibile garantire il diritto all’acqua senza mantenere in equilibrio gli ecosistemi.

Difendere gli ecosistemi che rendono possibile la vita sul Pianeta e la stessa esistenza degli esseri umani è fondamentale e parimenti importante quanto lottare per garantire il diritto all’acqua. E il ciclo integrale dell’acqua è il cuore stesso degli ecosistemi.

 

La nostra cultura antropocentrica considera l’uomo al centro della Natura e tutto ciò che lo circonda ha un semplice valore strumentale a servizio dell’umanità. Un’impalcatura culturale del nostro sistema economico che ci definisce come “consumatori di risorse” e che ha portato distruzione ambientale e alla crisi globale sociale, economica che stiamo vivendo.

 

La base di questa crisi è lo squilibrio degli ecosistemi, un vero e propria “saccheggio dei beni comuni naturali”, così come ha rilevato lo studio “Millenium Ecosystem Assesment” promosso nel 2005 dalle Nazioni Unite.

 

In un mondo sotto scacco della globalizzazione, disseminato di centrali nucleari, gigantesche dighe, e in cui il sistematico sfruttamento delle risorse naturali è alle estreme conseguenze, il pericolo di un collasso sistemico e di un effetto domino è attuale.

 

Per questo proponiamo di:

 

  • Elaborare e rafforzare un modello culturale ecocentrico, una nuova relazione tra popolo e territorio in cui l’uomo non sia considerato al centro della Natura ma parte di essa.

  • Un paradigma alternativo in cui l’acqua come bene comune e patrimonio della Terra sia gestita in maniera partecipata attraverso collettività. Un paradigma “altro” in cui relazionarsi con l’acqua messo in pratica da organizzazioni complesse che possano articolarsi con gli ecosistemi naturali. Organizzazioni sociali vive e in movimento, in cui l’assemblea è il loro spazio decisionale; la relazione con e tra i territori il loro equilibrio; e il flusso delle idee collettive la loro energia creativa e il loro ciclo di vita.

  • Smitizzare l’efficienza della proprietà privata come istituzione per la gestione dei beni comuni e contrastarne i processi in atto.

  • Elaborare dal basso e in maniera collettiva soluzioni alternative per la gestione dei bacini idrici attraverso cambiamenti nei processi di captazione, di mantenimento e di erogazione delle risorse idriche.

  • Rafforzare gli acquedotti e i sistemi di gestione comunitari; rispettare la loro autonomia e adattabilità ai cambiamenti sociali e ambientali; favorire il loro riconoscimento e protezione nelle politiche e nelle legislazioni nazionali.

RELATORI

 

Monsignor Luis Infanti de la Mora – Chile, Vescovo di Aysén

Enzo Vitalesta – Italia, Yaku Forum Italiano dei movimenti per l’acqua

Juan Camillo Mira – Colombia, Ecofondo

Daniel Moss - USA, Our Common Waters

Melanio Huamanì – Perù, Comunità di Andamarca

 

COORDINATRICI

 

Elif Karakartal – Francia, Coordinatrice dei seminari Fame sul Diritto all’Acqua

Francesca Caprini, Yaku Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

 

volantino Acqua pubblica2018