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FAME 2012 - Public-Public Partnerships (PuPs)

Sono state presentate alcune attività svolte all'interno delle PuPs in differenti aree del mondo, i loro punti di forza, debolezza e punti critici su cui riporre maggiore attenzione.

Darcey O'Callaghan di Food and Water Watch (FWW) ha presentato la situazione negli USA, dove le PPP stanno perdendo terreno a favore dei PuPs, che sono dimostrati essere più efficienti, efficaci ed equi. Le collaborazioni inter-state si incardinano principalmente sui reciproci vantaggi di

• acquisto in economia di scala (maggiori quantità per ottenere un miglior prezzo)

• Condivisione dei servizi

• reengineering (collaborazioni a livello ingenieristico-tecnico)

Altri esempi internazionali virtuosi presentati sono stati Puerto Cortes in Honduras, Cusco-Uruguay e Washington State- Krabi (Thailand).

Invita inoltre a pensare i PuPs al di là del servizio idrico, come modello da applicare per altri servizi. Comunica inoltre l'interesse di FWW di collezionare brevi report (di un paio di pagine) su esperienze di PuPs che sono a nostra conoscenza o che co-gestiamo.

Daniel Urrea di Censat Agua Viva e Amigos de la Tierra Colombia ha portato l'attenzione maggiormente sui rapporti che si vanno a creare in difesa dei territori che “producono” acqua. Contribuiscono a risignificare il concetto di “pubblico”, soprattutto in situazioni dove lo stato assume caratteri corporativi-imprenditoriali. Raccomanda di spostare il focus dal “pubblico” al “comunitario”.

Oscar Olivera sottolinea l'importante ruolo dei lavoratori pubblici nel fermare l'arroganza statale che vuole il controllo dei servizi. Fondamentale diventa dunque il dialogo-educazione con i lavoratori. Raccomanda inoltre di non pensare all'acqua come mera risorsa naturale ma coome “essere vivo”.

La sua osservazione va a braccetto con quella di David Boys, Public Service International (confederazione di sindacati), che parla di un necessario “social unionism” in grado di migliorare la qualità del lavoro nel pubblico. Gli ingenieri ad esempio, necessitano di conoscenze in campo ambientale e sociale, che ad oggi manca gravemente.

Si è parlato ovviamente di partecipazione e di come può essere garantita. Definita come “riappropriazione sociale di spazi per creare una nuova istituzionalizzazione”, può essere ad esempio esercitata attraverso spazi di rendicontazione dei bilanci con dei direttivi di cittadini.

In fin dei conti, osserva David Boys, la maggior parte del finanziamento per i servizi idrici viene dalle tasse dei cittadini, non dalle banche di sviluppo. Questi finanziamenti sono dunque sufficienti ma devono essere gestiti bene. Viene però sottolineato il rischio della corporatizzazione delle imprese pubbliche, che deve essere tenuto d'occhio (preoccupazione espressa da un delegato ghanese, che denuncia come questa sia la situazione diffusa nel suo paese e in molti altri paesi africani).