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FAME 2012 - Le Politiche Neoliberali delle Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fivas con Joergen Magdahl ha presentato un rapporto di recente pubblicazione e disponibile online nel loro sito ( http://www.fivas.org/sider/tekst.asp?side=460) parlando della necessaria resistenza da mettere in atto contro il passaggio dalla privatizzazione alla corporatizzazione del settore pubblico nella gestione del servizio idrico urbano nei “pvs”. Questo infatti rappresenta una tattica messa in atto dalla Banca Mondiale e da coloro che difendono i principi neoliberali per raggirare le lotte anti privatizzazione e riguadagnare terreno nell'opinione pubblica.

Shayda Naficy di Corporate Accountability International ha descritto il ruolo della Banca Mondiale (BM) e dell'International Finance Corporation (IFC) nel finanziare il settore idrico. Mentre la BM si avvale di rapporti privilegiati con i governi sovrani per promuovere le sue politiche neoliberali e privatizzatrici, la IFC cede finanziamenti direttamente ai privati e concede garanzie sugli investimenti. CAI invita quindi a porre maggior attenzione sulla IFC in quanto rappresenta il ponte necessario per promuovere le PPP e il luogo ideale per le grandi aziende multinazionali (Nestlé, Coca-Cola, Veolia, Pepsico, …) per mettere in atto la loro agenda. Un chiaro esempio è il 2030 Water Resources Group (http://www.weforum.org/issues/water). CAI dichiara infine che il IFC non può avere questo ruolo ambiguo, da un lato essere advisor presso la Banca Mondiale e dall'altro lato possedere quote (shares) presso grandi aziende.

Samir Abi (ATTAC Togo/CADTM) ha posto l'accento sull'accapparamento di terre e risorse, denunciando nell'area subsahariana un neocolonialismo così radicale, che arriva a determinare la proprietà delle risorse.

 

Danilo Urrea di CENSAT Agua Viva e Amigos de la Tierra Colombia ha descritto la situazione latinoamericana incentrando l'analisi su 4 affermazioni di base:

  1. le politiche energetiche della BM sono direttamente relazionate con i processi di privatizzazione

  2. le politiche di privatizzazione vanno ovunque di pari passo con lo sfruttamento del territorio

  3. siamo di fronte a evidenti contraddizioni della BM nl mezzo della crisi climatica

  4. le politiche della BM non hanno portato ulla contro la povertà

La BM ha portato ad un ritorno all'economia primaria in America Latina attraverso una gran enfasi su energia e industria estrattiva (più petrolio e dighe). L'accapparramento di terre è avvenuto attraverso l'accento sula “maggior efficienza” nell'utilizzo delle terre; a queso fine è stato promosso un più facile passaggio di proprietà delle terre, basando questo processo sulla necessaria “fiducia degli investitori”. E' una vera e propria politica di guerra perchè la povertà questo crea. Attraverso i finanziamenti di USAID si sono sostenuti anche i Plan Colombia e il Plan Consolidacion para la Cooperacion al Desarollo, che hanno causato 4 milioni di sfollati interni.

Denuncia inoltre lo sviluppo da parte delle grandi istituzioni neoliberali di un “Intelectual Organico del Capitalismo”, in particolare tra gli anni 2000-2010 all'interno della BM con le cosiddette politiche sociali di seconda generazione per favorire l'ingresso degli interessi corporativi.

Commenta le PPP che, coinvolgendo le ONG, cercando solo un'autolegittimazione di fronte a governi e opinione pubblica; invita a fare attenzione al “consensus building” da parte delle istituzioni finanziarie e le loro tattiche per convincere le comunità locali sulla bontà dei loro progetti.

Lidy Nacpil (Jubilee South) ha descritto la situazione nelle Filippine e dei processi di privatizzazione del servizio idrico delle città.

 

 

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