Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Staffetta dell'Acqua: le iniziative del Comitato di Torino (14/09)

controfestival_genova1Flash mob - Mercoledì 14 settembre dalle ore 17.00 a Torino – Traguardo Staffetta dell'Acqua in Piazza Castello

Comunicato stampa
Comitato Referendario Torinese 2 Sì per l’Acqua Bene Comune

450.000 euro per la Festa dell’Acqua a spese nostre
Lo hanno deciso i vertici di Federutility, la Confindustria delle Aziende Municipali trasformate in Società per Azioni, a cui aderiscono anche le nostre IREN e SMAT.
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Quegli stessi personaggi che sui Referendum avevano assunto abusivamente il ruolo di un autentico “comitato per il NO” (o peggio: per l'astensione) strumentalizzando la loro posizione di potere a capo di Aziende di proprietà largamente pubblica.
Se la loro strategia avesse avuto successo, le nostre aziende di servizi pubblici sarebbero state svendute entro il 31 dicembre di quest’anno, tutte
insieme e tutte nello stesso tempo e in una congiuntura terribilmente sfavorevole ai venditori.
Avevamo chiesto le immediate dimissioni dei vertici Federutility per una ineludibile esigenza di rispetto della volontà di oltre ventisei milioni di cittadini e per il danno che, come amministratori di importanti patrimoni di proprietà della Cittadinanza, questi personaggi avrebbero recato agli stessi Comuni (ed altri Enti Locali) che li hanno nominati.
Essi continuano a sostenere che l’acqua va privatizzata perché solo i privati sarebbero in grado di apportare i capitali necessari per gli investimenti nel settore idrico. È una madornale falsità: negli ultimi dieci anni, da quando cioè le Aziende Municipalizzate di diritto pubblico sono state trasformate in Società per Azioni di diritto privato, nelle quali i privati detengono rilevanti quote del capitale azionario e determinano i criteri di gestione, gli investimenti sono crollati da € 2 miliardi/anno a € 600 milioni/anno (v. Relazione Coviri - 2007).
I 26.000.000 di Sì al Referendum per l’Acqua Pubblica hanno fatto giustizia di quelle menzogne ma i vertici di Federutility continuano a invocare provvedimenti in totale conflitto con la verità dei fatti e con l'esito del voto. Ora, per mascherare i loro intenti privatizzatori organizzano persino la Festa dell’acqua, che toccherà le maggiori città italiane e costerà ben 450.000 euro a carico di IREN e di Federutility, vale a dire delle nostre bollette!
Chiediamo al Comune di Torino e alla Smat di non aderire all’iniziativa, di impedire che il suo costo si ripercuota sulle nostre bollette, (lo paghi semmai il
presidente di Federutility con il suo stipendio di 500.000 euro l’anno a carico della collettività).
A manager così intraprendenti con i nostri soldi va chiesto conto della fallimentare avventura siciliana dove sono andati a gestire – tramite la controllata
Soc. Acque Potabili – l’acquedotto di Palermo accumulando finora ben 8 milioni di debiti a carico anch’essi della nostra collettività.
IREN e SMAT si decidano a ridurre le tariffe della quota relativa alla remunerazione del capitale investito: quel 7% abrogato dalla vittoria del
secondo quesito referendario.

volantino Acqua pubblica2018