Il denaro non ha odore per l’Amministratore Delegato di SMAT: più di 40.000 euro l’anno solo per le trasferte
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- Pubblicato: Giovedì, 25 Ottobre 2018 22:02
Un bell’esempio, ma difficile da imitare, per le migliaia di lavoratori delle aziende torinesi delocalizzate che, per non perdere il posto di lavoro, devono spostarsi ogni giorno con fatiche e spese non compensate da adeguate indennità di trasferta. Un caso per tutti: i pendolari con Milano che spesso devono viaggiare anche in piedi su treni affollatissimi.
Nominato un anno fa in quota 5Stelle, il nuovo Amministratore Delegato di SMAT SpA che risiedeva a Roma, avrebbe dovuto trasferirsi a Torino vista la peculiarità del Servizio Pubblico che doveva amministrare, strettamente legato alla realtà locale, dagli azionisti (i Comuni torinesi) agli utenti che per legge possono esser solo quelli del territorio di Torino Città Metropolitana (come stabilito dalla concessione “in house providing”).
E si contava anche sul suo impegno ad attuare il programma di governo 2016-2021 della sindaca Appendino che a pag. 32 dichiarava di voler: “sancire una proprietà e gestione interamente pubblica e partecipativa dell'acqua, senza scopo di lucro”.
Il trasferimento però non è avvenuto, sostituito da una lauta trasferta: come se la SMAT avesse sede a Roma e l’Amministratore Delegato dovesse venire tutte le settimane a lavorare a Torino ed avere così diritto a rimborsi spese di oltre 40.000 euro l’anno esentasse, perché in questo caso le paga SMAT.
L’Assemblea dei Comuni soci SMAT del 26 giugno scorso non ha gradito la proposta che è stata ritirata: Si dice che verrà ripresentata alla prossima Assemblea di novembre.
Il salto della quaglia
Il caso (!?!) vuole che nel frattempo il nostro abbia rinnegato le posizioni del Movimento5Stelle che lo ha messo a capo di SMAT, per abbracciare in toto le posizioni del PD da sempre contrario alla trasformazione di SMAT SPA in azienda di diritto pubblico. E’ infatti sua la firma congiunta a quella dell’immarcescibile presidente Romano, sulla lettera del 10 ottobre scorso all’on.le F. Daga con la quale Presidente e Amministratore delegato SMAT esprimono il loro parere negativo sulla Proposta di legge n. 52, di cui l’on Daga è prima firmataria e relatrice, per la “gestione pubblica e partecipativa del servizio integrale delle acque”, punto qualificante del Contratto di governo e attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. Se approvata, la legge renderebbe obbligatoria anche la trasformazione di SMAT SpA in Azienda di diritto pubblico.
Sindaca Appendino
come fa a fidarsi di persone come queste per la stesura del Piano di Trasformazione di SMAT SpA in azienda di diritto pubblico, impegno che figura nel Suo programma di Governo 2016-2021 approvato dal Consiglio Comunale di Torino nella seduta del 28 luglio 2016, ribadito dalla Deliberazione del Consiglio Comunale del 9 ottobre 2017 e che figura tra i punti qualificanti del Contratto di Governo?
Torino, 25 ottobre 2018.
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