Torino: conguaglio tariffa ante 2012. Il nuovo Consiglio di Amministrazione SMAT non deve più ispirarsi alla mentalità distorta e mercantile del passato
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- Pubblicato: Lunedì, 13 Novembre 2017 12:27
La SMAT appartiene ai cittadini/utenti di Torino e Area Metropolitana. Il suo scopo deve essere quello di erogare il servizio idrico non a fini di lucro ma nell’interesse della nostra comunità, nel modo più efficiente e trasparente, senza sprechi d’acqua né di denaro.
Questo è il mandato che il Consiglio comunale di Torino ha affidato al nuovo Consiglio di Amministrazione, con la deliberazione del 9 ottobre scorso che avvia la trasformazione di SMAT da società per azioni a scopo di lucro, in Azienda Speciale di diritto pubblico. E nello stesso senso si sono già pronunciati altri 40 Comuni di Torino Metropolitana.
Ma il vecchio sembra duro a morire.
Da tre anni a questa parte, SMAT ci ha aumentato la bolletta dell’acqua dal 10% al 30% perché nel periodo 2008-2011 avevamo consumato meno acqua e SMAT aveva guadagnato meno del previsto.
Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino aveva tentato in tutti i modi di impedire questo sopruso ma alla fine ha dovuto ricorrere al Giudice di Pace, con l’assistenza di ADOC – Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori.
Il 30 ottobre scorso il Giudice di Pace ci ha dato pienamente ragione e, con la sentenza n 3878 17 molto motivata, ha condannato SMAT a restituire agli utenti quanto spremuto dalle nostre tasche sotto forma di “conguaglio ante 2012”. Ha infatti giudicato illegittima la pretesa di SMAT di far gravare sull’utente oneri ulteriori dovuti NON a maggiori consumi non fatturati in precedenza, ma alle sue previsioni sbagliate. In realtà, la manovra SMAT aveva lo scopo di incassare – a nostre spese - altri € 46 milioni di profitti NON per coprire i costi del Servizio Idrico Integrato, ma per distribuire dividendi più alti ai Comuni soci. E purtroppo quasi tutti i nostri Sindaci sono stati al gioco!
Sembra che il nuovo Consiglio d’Amministrazione sia convocato nei prossimi giorni dal Presidente SMAT per decidere l’impugnazione di questa sentenza. Sarebbe un’azione assurda e inaccettabile: la nostra azienda dell’acqua, di cui noi cittadini di Torino e Area metropolitana siamo proprietari attraverso le quote azionarie detenute dai nostri Comuni, prima ci fa pagare due volte la stessa acqua e poi – con i nostri soldi – paga fior di avvocati per fare causa contro di noi che vogliamo la restituzione del maltolto, come stabilito dal Giudice di Pace.
Perciò chiediamo alla Sindaca e alla Giunta comunale di Torino
di richiamare il nuovo Consiglio di Amministrazione della nostra azienda SMAT
al rispetto dello spirito e della lettera della Costituzione italiana che assegna finalità sociali molto chiare agli imprenditori pubblici e privati: “i servizi pubblici essenziali, specie se in situazioni di monopolio, hanno un carattere di preminente interesse generale (Art. 43 Cost.)" che, a maggior ragione rispetto alle imprese private “…devono assicurare la funzione sociale” (Art. 42 Cost.) e che i funzionari che le dirigono “…sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti ". (Art. 28 Cost.) . Senza trascurare il danno erariale provocato da un’eventuale lite temeraria.
L’acqua è un Bene Comune, non una merce. Non deve esser oggetto di speculazione né di lucro.
Torino, 13 novembre 2017.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua – Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34, 10152 Torino – www.acquapubblicatorino.org – Cell. 388 8597492