Rinnovo della presidenza dell’ATO3 torinese: un nuovo corso per la nostra acqua?
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- Pubblicato: Venerdì, 13 Gennaio 2017 09:00
La presidenza dell’ATO3 Torinese – l’ente di governo del nostro Sistema Idrico Integrato - è vacante da oltre sei mesi. Si sta ora profilando la candidatura del sindaco di un piccolo Comune dell’area metropolitana il cui programma di governo dell’ATO3 torinese sarà determinante per il futuro della nostra acqua.
Un futuro che è già compromesso non solo dai cambiamenti climatici, dal riscaldamento globale e dalla scarsità stagionale delle piogge, ma anche dalla scarsa cura delle fonti e dai prelievi eccessivi rispetto al fabbisogno.
Facciamo appello ai Comuni affinchè la persona che sceglieranno per la Presidenza dell’ATO3 :
- sia espressione vera dell’istituzione democratica più vicina ai cittadini: i nostri Consigli comunali;
- sia libera da condizionamenti di partito, dei grandi gruppi e delle lobby finanziarie locali e nazionali,
- restituisca all’ATO il suo ruolo di governo del Sistema Idrico Integrato del nostro territorio.
Non dobbiamo più consentire che quasi tutti i Rappresentanti dei Comuni/Unioni Montane nella Conferenza dell’ATO3 votino di testa propria o secondo il partito di appartenenza e non esprimano invece la volontà dei Consigli da essi rappresentati, come prescritto dalla Convenzione istitutiva dell’Ato3.
Alla nuova Presidenza chiediamo di impegnarsi per un programma di governo che rispetti innanzitutto la volontà popolare espressa nel Referendum del giugno 2011 con il quale 27 milioni di italiani hanno stabilito che l’acqua è un bene comune e non una merce, la cui gestione deve essere pubblica senza scopo di lucro. Ciò significa:
1. trasformare la Società per azioni SMAT di diritto privato, finalizzata al profitto, in Ente di diritto pubblico che non ha scopo di lucro;
2. dare priorità assoluta agli investimenti per la conservazione e tutela della risorsa naturale indispensabile per la vita qual è l’acqua, attraverso un vasto programma di opere minori ma indispensabili e urgenti per tutelare la risorsa idrica sotto l’aspetto della qualità, del risparmio idrico e della stessa bolletta:
* definire le aree di salvaguardia per tutte le 1669 captazioni esistenti ed inserire i misuratori sui prelievi idropotabili per evitare emungimenti dannosi alla falda,
* ridurre drasticamente i volumi di acqua prelevata , dai 350.000.000 metri cubi/anno attuali ai circa 170-180.000.000 m³/anno effettivamente necessari a servire tutta l’utenza dell’area metropolitana. Per ammissione della stessa SMAT lo spreco idrico si aggira tuttora sui 100.000.000 metri cubi/anno
3. ripristinare rapporti corretti, peraltro ben definiti nella Convenzione istitutiva dell’ATO3, tra ilGovernodel nostro Servizio Idrico Integrato e cioè l’ATO3 Torinese in cui sono rappresentati tutti i Comuni dell’area metropolitana e ilgestoredel servizio idrico SMAT.
4. aggiornare la Carta del Servizio di ATO3 e del Regolamento di Servizio di SMAT in attuazione dei principi contenuti nella Convenzione istitutiva dell’ATO3, rispettando l’esito del Referendum e impartendo a SMAT le direttive adeguate. Le nostre proposte sono pubblicate qui.
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