Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Napoli 28/11 - Manifestazione regionale "Acqua Bene Comune STOP AI PRIVATI"

Napol manifestazAcqua pubblica, sabato 28 novembre comitati e sindaci in piazza a Napoli

5000, da varie parti della Campania, ma anche da fuori, i partecipanti alla manifestazione tenutasi oggi, partita da piazza Matteotti e diretta a palazzo S. Lucia, sede della giunta regionale.

Una bella iniziativa, che ha rivisto insieme il popolo dell'acqua a difesa dei referendum 2011.

Varie e significative le realtà presenti, tra cui Alex Zanotelli, il Sindaco di Napoli De Magistris, l’ABC, i Rappresentanti della RETE SINDACI NO GORI, i Lavoratori, il FORUM ACQUA, i Sindacati, ecc ...

Ritirare la legge regionale sul riordino del servizio idrico in Campania è d'obbligo!

Una norma che

  • dà potere all'EIC(Ente Idrico Campano ) e lo toglie ai sindaci,
  • annulla l'esito referendario,
  • parla di gestione pubblica ma non dice come lo vorrebbe attuare,
  • concentra il potere nelle mani di pochi: il comitato esecutivo, il presidente e il direttore generale - i cui costi ricadranno in bolletta, a discapito dei cittadini campani.

Il presidente De Luca ritiri questa legge inaccettabile, una burla, una serie di principi che riporteranno in auge commissari e privatizzazioni.

Noi non ci stiamo, e tu?

Campania, 28 novembre 2015

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua – Rete Civica ATO3

https://it-it.facebook.com/pages/Coordinamento-Campano-Acqua-Pubblica/376966949080486

Ufficio Stampa Campania Acqua campaniaqua.stampa@gmail.com

  3297745761 – 3296114952

RASSEGNA STAMPA

Scarica tutta la rassegna stampa del 27, 28, 29 novembre

 
VIDEO e FOTO:

 

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Appello della Manifestazione

I Comitati Civici per l'Acqua pubblica insieme ai sindaci scendono di nuovo in strada con una grande mobilitazione a livello regionale. L'appuntamento è a Napoli, sabato 28 novembre alle ore 10.30 in Piazza Matteotti.

Al fianco dei Comitati, anche questa volta, i primi cittadini dei Comuni riuniti nella Rete dei Sindaci per l'Acqua pubblica, con tanto di gonfaloni e fasce tricolori. 

Uniti per chiedere modifiche sostanziali alla legge sul riordino del servizio idrico, approvata la scorsa settimana dal Consiglio regionale della Campania, in un clima di contrapposizione senza precedenti.

Una manifestazione che nasce sulla scia delle proteste contro il disegno di legge Caldoro, bloccato nell'ultimo scorcio di mandato anche grazie alla manifestazione tenuta proprio il 28 novembre 2014, ed al “No Gori Day” del 17 gennaio scorso, quando oltre 5 mila cittadini e decine di Sindaci del territorio protestarono contro la gestione Gori SpA e per bloccare quel disegno di legge.

Un testo che somiglia troppo a quello poi successivamente approvato dalla nuova Giunta De Luca, che senza alcuna spiegazione, ha mandato in soffitta la proposta avanzata dal gruppo consiliare dello stesso Partito Democratico che aveva già trovato primi riscontri positivi nel mondo degli attivisti per l'acqua pubblica.

"La legge approvata invece limita fortemente il potere decisionale dei Sindaci e delle Comunità locali - denuncia il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua - scendiamo in piazza per difendere il diritto all'acqua, contro un provvedimento che concentra le decisioni nelle mani di pochi. E' arrivato il momento di attuare il referendum votato da 2 milioni e 400 mila cittadini campani - sottolineano i rappresentanti dei Comitati - vogliamo la gestione interamente pubblica e partecipata in tutti i Comuni: tariffe eque, servizi efficienti e di qualità, investimenti per migliorare le reti, concreti e trasparenti, sostegno alle fasce deboli, blocco immediato dei distacchi selvaggi".

La nuova legge campana si muove in questo verso: spariscono i cinque ambiti territoriali ottimali a favore di un solo ATO regionale, suddiviso in cinque distretti. La governance è affidata all’Ente Idrico Campano (EIC), che diventa il soggetto di governo dell’Ato unico.

I 550 sindaci della Regione dovranno cedere il passo al Comitato Esecutivo dell’EIC, in cui siedono 20 membri: saranno questi a scegliere Presidente, Direttore generale e affidare la gestione in ogni Ambito distrettuale. Una volta accentrate le decisioni, il rischio è che le gestioni pubbliche vicine a una dimensione territoriale, potranno essere facilmente scalzate via, mentre rimarrà in vita la disastrosa gestione privatistica Gori nell'area sarnese-vesuviana.

In allegato le slide esplicative sui nuovi assetti previsti dalle legge.

 

 

Campania, 26 novembre 2015

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua – Rete Civica ATO3

https://it-it.facebook.com/pages/Coordinamento-Campano-Acqua-Pubblica/376966949080486

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Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sostiene e partecipa 
alla manifestazione regionale "Acqua Bene Comune, cambiamo la legge!" (Napoli, 28/11)
 
 
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sostiene e partecipa alla manifestazione regionale che si svolgerà a Napoli sabato 28 novembre con cui i comitati per l'acqua pubblica campani intendono ribadire con forza la loro contrarietà alla legge De Luca/Bonavitacola sul riordino del servizio idrico in quanto limita, fino quasi ad annullare, i poteri decisionali dei Comuni, accentrandoli in un unico ente, svilisce la partecipazione della cittadinanza e punta diritto alla privatizzazione della gestione dell'acqua, oltre a svendere le sorgenti e mettere sotto attacco l'esperienza di ABC Napoli. Una legge, tra l'altro, approvata con un vero e proprio blitz in Consiglio Regionale violando ogni forma basilare di democrazia.
 
Nel nostro paese le leggi regionali con cui si disciplina il governo e la gestione del servizio idrico integrato stanno diventando il terreno di scontro tra coloro che intendono rilanciare i processi di privatizzazione e quei cittadini e comitati che non si rassegnano alla consegna al mercato del bene comune acqua. Oltre a quello campano altri due casi risultano emblematici: l'impugnativa da parte del Governo della legge siciliana che si pone l'orizzonte di una gestione pubblica come soluzione ai problemi atavici di quella regione; l'impugnativa, ancorchè superata dalle modifiche approvate a fine settembre, della legge laziale (n. 5/2014) che punta a riportare le decisioni sull'acqua nei consigli comunali con la partecipazione e il controllo dei cittadini.
 
Il movimento per l'acqua intende denunciare anche come attraverso una serie di provvedimenti, sia di carattere nazionale che locale, si punti a costruire un meccanismo per cui, attraverso processi di aggregazione e fusione, ACEA possa inglobare tutte le società di gestione dei servizi idrici della costa tirrenica, finanche della Puglia, e diventare, così come propone il Governo, uno dei "player" nazionali in grado di competere sul mercato globale. Dunque, ancora una volta il reale obiettivo diviene la definitiva consegna dell’acqua e dei beni comuni ai capitali finanziari.

Per questo il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua invita alla massima partecipazione al corteo di sabato a Napoli.

Roma, 26 novembre 2015.
 
 
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
 
 
 

volantino Acqua pubblica2018