Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Varese - Acqua sempre più lontana dai cittadini?

VareseApprendiamo dalla stampa locale che il sindaco di Varese Galimberti intende presentare, già nei prossimi giorni, in Consiglio Comunale la proposta di fusione di ASPEM S.p.a. dentro alla società Acsm-Agam.

L’operazione proposta è molto complessa e sta interessando, oltre al gestore di Varese e di altri comuni nordvaresini, anche i gestori di altre provincie lombarde come Sondrio, Como, Monza e Lecco. Il tutto parte da A2A S.p.a. (società mista pubblico-privato quotata in borsa), la quale intende costituire una nuova multiutility “Mnl Holding” (Multiutility Nord Lombardia). Una società mista che vedrebbe da una parte A2A S.p.A. quale partner industriale e dall’altra tutti i soci pubblici che possiederanno quote Acsm-Agam.
Attraverso la costituzione della nuova multi utility, A2A S.p.a. si appresta a gestire – praticamente in regime di monopolio - acqua, gas, energia, e anche altri servizi pubblici locali. La Mnl Holding viene definita “una holding pubblica” (un vero ossimoro, con all’interno A2A S.p.a.!) al chiaro scopo di ottenere affidamenti diretti per tutti i servizi.
Ci chiediamo: ma in questa prospettiva l’accordo sul servizio idrico tra ASPEM S.p.a. e Provincia di Varese (e Ufficio d’Ambito) come potrà essere rispettato? Accordo che prevedeva, dopo aver resuscitato ASPEM S.p.a. con due sentenze davanti al TAR della Lombardia, il graduale conferimento dei comuni soci ASPEM S.p.a. in Alfa S.r.l. mano a mano che le rispettive convenzioni tra quest’ultimi e la S.p.a. varesina andranno a scadenza (l’ultima nel 2036!) per la piena costituzione del gestore del servizio idrico integrato riconosciuto anche da Regione Lombardia.
Sulla proposta di fusione in Acsm-Agam, ogni decisione deve comunque passare dai Consigli Comunali dei Comuni varesini soci ASPEM. Galimberti intende avviare la discussione già questa settimana, proponendo in Consiglio l’approvazione della ‘delibera di indirizzo’. Consiglieri e Sindaci si lasciano convincere dall’idea che il numero di quote di Acsm-Agam che il loro Comune otterrebbe, e il valore che dette quote acquisiranno, soddisfano esigenze di equilibrio economico e proprietario.
Quali saranno le ricadute in termini di servizio e soprattutto in termini di tariffe, per le/i cittadine/i di tutta la provincia di Varese?
Confidiamo che i consiglieri comunali dei comuni soci ASPEM S.p.a. boccino la proposta di progetto in discussione nelle rispettive assise in quanto la gestione dei servizi pubblici locali tra i quali – in prospettiva – anche l’acqua, a parer nostro, è già stata espropriata dal controllo diretto di tutti i comuni (e quindi dei rispettivi cittadini residenti) portandolo a livello provinciale. Con questa altra fusione lo si porterà a livello sovraprovinciale con A2A S.p.a che la farà da padrone!
Confidiamo inoltre che la Provincia di Varese e l’Ufficio d’Ambito pretendano che ASPEM S.p.a. rispetti gli accordi presi sul servizio idrico non più tardi dello scorso luglio 2017.
Segnaliamo infine che questa fusione è da qualche tempo oggetto a livello nazionale, come da notizia apparsa su Altreconomia (https://altreconomia.it/servizi-pubblici-borsa/) con le nostre forti critiche espresse dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Perché si scrive Acqua, ma si legge Democrazia.

Comitato per l’Acqua Bene Comune della Provincia di Varese

volantino Acqua pubblica2018