Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Modena, sulle nuove tariffe dell'AEEG al via azione legale di diffida contro Hera

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Comunicato Stampa
L'AEEG TRADISCE LE STESSE ISTITUZIONI A CUI CHIEDE PARERE
Al via il ricorso nazionale e un'azione legale di diffida contro Hera
È successo ancora. Dopo l'inequivocabile pronunciamento del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittime le bollette dei gestori che applicavano ancora il 7% di remunerazione del capitale investito, le autorità tecniche preposte a deliberare al riguardo decidono di tradire la democrazia e la volontàdei cittadini.

L'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, infatti, la stessa che aveva chiesto il pronunciamento del Consiglio di Stato, ha deciso che quel parere può essere ignorato. E anziché obbligare i gestori a rimborsare tout court i cittadini, ha deciso di far valere retroattivamente il nuovo sistema tariffario da loro deliberato a dicembre 2012, anche sul semestre luglio-dicembre 2011.

Una decisione che ancora una volta favorisce, però, gli interessi dei gestori, perché in realtà il nuovo sistema tariffario ha reintrodotto dalla finestra ciò che il Referendum ha fatto uscire dalla porta, ovvero gli interessi sul capitale investito. Una truffa a tutti gli effetti, perché se la tariffa dell'acqua può includere i costi operativi dei gestori del servizio idrico e gli investimenti necessari al suo funzionamento, il referendum ha stabilito che gli interessi sul capitale investito costituiscono un profitto del gestore, e che per questo NON possono essere inseriti in tariffa.

La sentenza del Consiglio di Stato ha quindi sgombrato il campo da ogni equivoco: i gestori non hanno più alcun titolo per pretendere il pagamento della remunerazione del capitale del 7% che da 2011 continua ad essere caricata in bolletta.

Così come HERA non ha più titolo per addebitare ai cittadini che stanno aderendo alla campagna di "Obbedienza Civile" costi aggiuntivi come il costo dei solleciti o addirittura degli interventi per la riduzione del flusso dell'acqua. Nonostante la nostra denuncia delle ritorsioni ai danni della Polisportiva Modena Est e del Condominio Itaca con il tentativo di ridurre loro il flusso dell'acqua, HERA infatti non ha desistito. E questa settimana è arrivato anche alla Polisportiva l'addebito di € 44,00 + iva relativo “all’apertura del contatore moroso". Un affronto che ancora una volta mostra quanto la gestione delle multiutility sia lontana da un vero rapporto con il territorio e con i suoi cittadini.

Il pronunciamento del Consiglio di Stato rafforza tuttavia la nostra determinazione nel proseguire le azioni di presidio della volontà referendaria. Lo farà il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua con un ricorso nazionale contro la delibera dell'AEEG e con la richiesta di dimissione dei suoi membri, e lo farà il Comitato Modenese per l'Acqua Pubblica con un'azione legale che sarà notificata già la prossima settimana ai vertici societari di Hera e attraverso la quale la multiutility emiliano romagnola verrà formalmente diffidata dal procedere  nei confronti dei cittadini che hanno aderito alla campagna di obbedienza civile. Nel caso in cui Hera proseguisse, dando corso a distacchi, riduzioni o azioni per il recupero delle somme indebitamente pretese, per i cittadini si aprirebbe quindi la possibilità di una denuncia alla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Modena.

Modena 2 febbraio 2013

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Comitato Modenese per l'Acqua Pubblica
Lidia Castagnoli 339 4140222
Mauro Solmi 340 6703188


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