Vibo Valentia - Le bandiere dell'acqua "disturbano"
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- Pubblicato: Mercoledì, 06 Novembre 2013 13:53
Esiste a Vibo Valentia una piccola realtà associativa che, insieme a Libera, lotta, dal 2005 per conoscere la verità sul caso dell'acqua distribuita alla popolazione calabrese dall'aggregato di enti pubblici e privati normalmente deputati dalle leggi vigenti a garantire, ai cittadini ed alle aziende del settore agroalimentare, la fornitura quotidiana di acqua salubre e pulita per bere, cucinare, lavarsi e preparare gli alimenti destinati al consumo e alla vendita.
Acqua che vorremmo a norma di legge, acqua che, oltre che risultare salubre e pulita a giudizio degli utenti, dovrebbe essere controllata e garantita con la diligenza del buon padre di famiglia.
Al contrario, gli enti costituenti questo agglomerato pubblico-privato ci somministrano da anni acqua visibilmente sporca e/o puzzolente, sostenendo che l'acqua è buona, salubre e pulita e che come tale va pagata, identica è la situazione riguardo alla pessima qualità degli altri servizi che (non) ci vengono forniti, per non dire delle spaventose voragini finanziare esistenti in ogni amministrazione pubblica della zona.In mezzo a tutta questa tremenda situazione, una piccola realtà vibonese, l'associazione "Compresi gli Ultimi", che gestisce da anni l'unica Bottega del commercio equo e solidale esistente in zona, e che fin dalla sua nascita distribuisce, unica in provincia, anche i prodotti di LiberaTerra coltivati sui terreni confiscati alle mafie, evidentemente proprio a causa di questo costante impegno nella difesa del Bene Comune e dell'Acqua è da tempo fatta segno di ripetute intimidazioni che hanno sempre più spesso come unico obiettivo, molto chiarificante, le bandiere pro-acqua pubblica messe a sventolare proprio di fianco all'insegna del piccolissimo locale dove ha sede.
La mattina del cinque novembre, infatti, ecco ripresentarsi nuovamente, all'apertura della Bottega, lo sgradevole e triste spettacolo consistente nell'asta della bandiera spezzata e nell'assenza della bandiera medesima, sparita.
Tutto ciò avviene all'indomani dell'annuncio pubblico, da parte di "Compresi gli Ultimi" e di Libera-Vibo Valentia, dell'intenzione di denunciare nuovamente, questa volta tramite uno studio legale e non solo tramite comunicati-stampa e lettere al Prefetto, l'incredibile situazione dell' acqua vibonese.
Questo succede tuttora nonostante un'inchiesta senza precedenti della Procura che vede coinvolti ormai più di quaranta amministratori, tra cui contiamo pure ventitrè ufficialmente ignari sindaci, a vario titolo inquisiti per lo scandalo dell'acqua sporca calabrese oltre ai responsabili di Asp, Sorical e Arpacal.
Le due associazioni vibonesi, di concerto con molte altre, appartenenti alla rete del Forum nazionale dei movimenti per l'Acqua, appena prima dell'ennesima intimidazione "antibandiere" avevano annunciato di voler scoprire finalmente, tramite delle analisi eseguite in proprio, e quindi rispettando le norme di legge, COSA C'E' NELL'ACQUA DI RUBINETTO DISTRIBUITA IN PROVINCIA DI VIBO VALENTIA.
Deve essere stato proprio questo a suggerire a quelli che noi chiamiamo "gli amici degli amici", appellativo con cui stavolta NON designiamo la ‘ndrangheta, che era giunto il momento di confermarci nuovamente che siamo sulla giusta strada, che ci temono, che vorrebbero che la smettessimo di fare gli interessi di tutti, ivi compresi quelli dei loro familiari che mangiano e bevono prodotti preparati con acqua che potrebbe causare cancri e mutazioni genetiche.
A voi, "amici degli amici", vogliamo semplicemente dire: avete troppo lungamente mentito e calpestato i nostri diritti, la nostra salute e la nostra dignità e per questo continueremo a tenere alta l'attenzione sul tema acqua. La vostra insistenza nel minacciarci, nell'occultare la verità delle cose, nel cercare di farci paura, sono per noi preziosi segnali che ci indicano la giusta strada, da percorrere in direzione ostinatamente contraria alla vostra.
Libera – Vibo Valentia
Scarica il verbale della riunione della Task Force prefettizia (21-05-13)
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Solidarietà dal Coordinamento Calabrese acqua pubblica “B. Arcuri”
Esprimiamo piena solidarietà all’associazione “Compresi gli Ultimi” di Vibo che ancora una volta diventa oggetto di ripetute intimidazioni a causa del costante impegno per garantire alla cittadinanza di Vibo e di tutta la popolazione servita dall’invaso dell’Alaco, acqua pulita e salubre.
L’attività dell’associazione evidentemente da fastidio. La procura della repubblica ha aperto un’inchiesta dove sono coinvolti ormai più di quaranta amministratori, a vario titolo inquisiti per lo scandalo dell'acqua sporca calabrese oltre ai responsabili di Asp, Sorical e Arpacal. Altre intimidazioni, ancora più gravi hanno subito gli attivisti dell’associazione “il brigante” di Serra San Bruno che pure hanno promosso iniziative contro l’acqua sporca e avvelenata. Noi riteniamo che l’attività di queste associazioni non sarà indebolita ma troverà maggior vigore per continuare la battaglia per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua in Calabria
Cosenza 06/11/13