Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Notizie Nazionali

I profughi afgani di Roma e l'acqua negata

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Alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno Medici per i Diritti Umani (MEDU) e la Rete di tutela dei rifugiati afgani (Roma) tornano a chiedere alle istituzioni competenti che vengano garantite condizioni di accoglienza dignitose agli oltre cento profughi, per la grande maggioranza afgani, costretti a vivere in condizioni alloggiative e igienico-sanitarie disastrose presso la stazione Ostiense a Roma. Nelle ultime settimane, con l’arrivo del caldo, le condizioni di vita dei profughi sono state rese, se possibile, ancora più difficili dalla chiusura della fontanella che costituiva l’unico punto di distribuzione d’acqua a loro disposizione.

Il comitato di Aprilia scrive agli amministrazione. Ecco la lettera.

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Egregio Sindaco, egregia Giunta, il nostro interesse non è di entrare nelle beghe politiche tra maggioranza ed opposizione. Ognuno agisca come meglio crede per raggiungere obiettivi politici e di coalizione. La politica dei rimbrotti reciprochi la lasciamo alle polemiche da bar. Ogni nostra critica è tesa a raggiungere il risultato finale in  breve tempo, considerando che sono già 5 anni d’impegno e di “sofferenze”.

L'acqua e le logiche (conf)industriali

Confindustria_News«Il decreto Ronchi è il primo segnale di una vera apertura al mercato anche per il settore idrico. Si agisce sulla leva degli affidamenti per rimuovere le distorsioni del mercato e aprire ai privati la gestione dei servizi». Il vicepresidente di Confindustria, Cesare Trevisani, chiama le cose con il loro vero nome e plaude all'articolo 15 del Decreto Legge Ronchi n.135/09 (che ricordiamolo sempre è un decreto omnibus con dentro di tutto e solo un articolo dedicato al “Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica”). Ma è tutta l'associazione industriale che ieri è scesa in campo per mettere le mani e la firma sulla cosiddetta “riforma”.

Vesuviano senz'acqua. È il privato, bellezza.

11133_emergenza_idrica_pRubinetti a secco da almeno tre giorni (per alcune zone anche di più), scarsissima informazione, quasi nessun preavviso: ancora una volta i cittadini di Comuni come Somma Vesuviana, Torre del Greco, Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio, San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano sono alle prese con enormi disagi. La Gori ha comunicato che i problemi si sono avuti causa della riduzione di portata idrica proveniente dalla Centrale di San Clemente (Caserta) da parte delle strutture regionali, ed in concomitanza con l’aumento dei consumi dovuto alle elevate temperature, ma per l’associazione Codici Campania – Centro per i diritti del cittadino – molte cose non quadrano.

Leggi tutto... (da ilnolano.it)

Marco Paolini, spettacolo in provincia di Belluno

1353-1Marco_Paoliniangelo_redaelliGiovedì 17 giugno, alle ore 21, presso gli impianti sportivi di Rasai di Seren del Grappa (provincia di Belluno) {modal url=https://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=406:h2ora-con-marco-paolini&catid=137|HighSlide|width=510|height=800}H2ORA{/modal} ospita Marco Paolini che presenterà il suo spettacolo "Bisogna (La pellagra via sms)" L'incasso sarà devoluto alla campagna referendaria per l'acqua pubblica. “La cultura non è buon tempo, non sta in una laurea in un cassetto, né su uno scaffale di libri chiusi, non è merce per turisti, digestiva o esotica. Non è un settore dell’economia, non è nemmeno una una tantum come un condono. Allora cos’è? In Veneto è come la campagna, qualcosa di cui ogni tanto ci si sgionfa di ciacole e poi ci si dimentica per fare finanza con i terreni. A curare l’orto, il proprio orto, son bravi tutti, certo, bisogna! Ma non basta mica. Voglio parlare di futuro, di paesaggio e di servitù di passaggio.” Marco Paolini


Caro Ministro Ronchi, non ci incanti

andrea_ronchiMentre centinaia di migliaia di italiani stanno firmando per i 3 referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua, il ministro per le Politiche Comunitarie, Andrea Ronchi dà il via a una “operazione verità” intitolata “Acqua le ragioni dell'intervento”, una sorta di decalogo di “veri” e “falso” sulla cosiddetta “riforma dei servizi pubblici locali”, che il ministro si pregia di aver avviato e che sarebbe mistificata da noi referendari, dai movimenti dell'acqua bene comune e da tutti i difensori del servizio pubblico. Il Forum dei Movimenti per l'acqua risponde alle “verità ministeriali” confutandole punto per punto e mette in guardia tutti i Comuni italiani dal farsi scippare per decreto competenze e servizi in cambio di promesse di investimenti ed efficienza che non si sono mai visti. Leggi qui la nostra risposta al ministro Ronchi.

Il Comune di Venezia aderisce alla campagna referendaria

leon_de_SanMarco

Il Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza (con il voto contrario del PDL e della Lega) l’Ordine del Giorno di adesione alla campagna referendaria “L’ACQUA NON SI VENDE”, contro la privatizzazione dell’acqua.

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Le liberalizzazioni portano solo debiti pubblici

alPer giustificare la “privatizzazione” del servizio idrico, che sta facendo arricchire le multinazionali dell’acqua ed impoverire gli utenti e gli enti pubblici, si continua a dire che le vecchie gestioni pubbliche erano dei carrozzoni inefficienti, che davano più da mangiare che da bere e creavano debito pubblico. Vero, in parte e non dovunque, ma la gestione privata non sta facendo certo meglio. I casi sono tanti, ma alcuni hanno fatto “scuola”, come la gestione delegata nella provincia di Latina dimostra ormai da anni: commistione tra interesse pubblico e privato, gestione sotto tutela partitica per non far saltare la pentola, inefficienze giornaliere, utenza insoddisfatta e vessata, investimenti rimandati e ridotti, tariffe elevate e non commisurate alla legge ed all’efficienza di gestione.

Lamezia Terme, passi nella giusta direzione

Lamezia_Terme-Stemma“Il referendum per l'acqua pubblica – ha detto il sindaco Speranza in una nota del 24 maggio – deve essere una battaglia culturale di tutti, impegnati insieme per fare di una risorsa diventata merce un bene comune. Firmare per il referendum significa difendere l'acqua, il bene più prezioso che abbiamo, che non è di rilevanza economica ma è innanzitutto un bene sociale ed umano”.

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A Cosenza la raccolta firme prende l'autobus

pullman

Come in tutta Italia anche a Cosenza la raccolta firme procede alla grande. Nella città calabrese è stato però necessario superare un problema di non poco contro: far arrivare i moduli in tutti i centocinquanta comuni della provincia. La soluzione si è trovata nella disponibilità degli autisti dei pullman che collegano i paesi del cosentino con la città. La rete del trasporto pubblico ha funzionato come vero e proprio sistema nervoso della raccolta firme e gli autisti si sono trasformati in  staffette del bene comune, distribuendo i moduli fino al più piccolo paese dell'entroterra.

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volantino Acqua pubblica2018