Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Padova 28/1 - Presidio al Consiglio comunale su delibera d'iniziativa popolare sull'acqua

Comitato padovaTroviamoci al presidio in Consiglio comunale a Palazzo Moroni lunedì 28 gennaio 2019 ore 18,30.

La nostra proposta di Deliberazione di Iniziativa Popolare sull’ACQUA firmata da 916 cittadini padovani e depositata 23/10/2017 è arrivata, dopo tre riunioni di commissioni congiunte, al voto finale in Consiglio comunale.

Le nostre tre richieste, in linea con la proposta di legge nazionale sull’acqua, depositata il 23/3/2018 alla camera, vogliono migliorare la gestione del Servizio Idrico Integrato in conformità alla vittoria referendaria del giugno 2011.

Il Consiglio comunale deve votare SI per:

  1. NON LASCIARE MANO LIBERA al gestore in materia di “limitazione” della fornitura idrica alle famiglie (utenze domestiche), a fronte del vertiginoso aumento delle utenze messe in mora dal gestore, con i conseguenti stacchi o limitazioni, che sono raddoppiati dal 2017 al 2018 e triplicati dal 2016. Sulla morosità il gestore fa utile perché carica la bolletta di un importo del 2,1% sui ricavi, pari a circa 1.200.000 euro, indipendentemente dall’importo della morosità, che risulta essere inferiore di oltre il 70% (valori anno 2018). Senza tener conto che le spese per il recupero del credito vengono addebitate direttamente in bolletta al “moroso”.
    Per le famiglie (utenze domestiche):
  • la morosità deve essere stabilita da un accertamento giudiziale, se le famiglie decidono di farvi ricorso;
  • il minimo vitale deve essere sempre garantito
  1. LIMITARE I COSTI PER LE FAMIGLIE NUMEROSE che sono penalizzate anche con la nuova tariffa (Ticsi), in quanto il conteggio a scaglioni e pro-capite vale solo per l’acquedotto e non anche per fognatura e depurazione. Ora le famiglie pagano l’acqua più delle utenze industriali, artigianali, commerciali, agricole e pubbliche.
    Per le famiglie (utenze domestiche):
  • Tutte e tre le tariffe della bolletta (acqua-fognature-depurazione) devono essere a scaglioni e pro-capite;
  • Nessuna famiglia deve pagare di più di ora.
  1. AIUTARE LE UTENZE DEBOLI che non ce la fanno a pagare la bolletta perché sono sotto ad una certa soglia di reddito, istituendo un fondo con una parte dei profitti che il gestore ricava dal Servizio Idrico, profitti che non sono resi pubblici. AcegasApsAmga non vuole far conoscere al comune di Padova il bilancio del Servizio Idrico Integrato. Dai costi passati dal gestore all’Ato Bacchiglione per il calcolo della tariffa, l’utile netto del Servizio Idrico Integrato per i 12 Comuni gestiti da AcegasApsAmga. ammonta a 4.657.000 euro per il 2017 e a 6.629.000 per il 2018. Il Bonus sociale idrico, istituito a partire dal 1° gennaio 2018, ma di fatto operante dal 2019, basato sulla quota di 50 l/giorno a persona, consiste in uno sgravio di circa 7 euro/anno per persona, su una spesa di circa 150 euro/anno per persona (un insulto).
    Per le famiglie (utenze domestiche):
  • Il fondo deve coprire tutta la bolletta idrica delle famiglie disagiate
  • Il fondo deve diminuire l’utile del gestore e non aumentare la bolletta


Il Comitato 2SI Acqua bene comune di Padova

volantino Acqua pubblica2018