Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Nota agli On.li Deputati su commissariamento Comuni ATO idrico di Siracusa

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Gentili Onorevoli,

Vi inoltriamo per conoscenza, ed affinché possiate prendere posizione politica sull'argomento, la richiesta d'incontro urgente formalizzata dal Comitato Referendario Regionale “2 SI per l'Acqua Bene Comune”, al Presidente Lombardo ed all'Assessore all'energia e servizi di pubblica utilità Marino, in merito al Commissariamento del C.d’A. dell'ATO idrico di Siracusa ed agli atti che il Commissario Cardaci, ha disposto e chiesto di disporre all'Assessorato competente.

 

 

Riteniamo che i decreti di nomina dei Commissari richiesto dal Dott. Cardaci e disposti dal Dirigente Generale Dott. Emanuele,  avocando i poteri sostitutivi dei Comuni per la consegna delle reti a SAI 8, siano atti illegittimi nel merito e molto gravi dal punto di vista politico. Ricordiamo che non più di tre mesi fa la maggioranza degli Italiani e dei Siciliani si è espressa in maniera plebiscitaria, con oltre il 95% di si, contro la privatizzazione dell'acqua dando una precisa indicazione politica,   che in Sicilia è stata depositata in Parlamento una proposta di legge di iniziativa Popolare e Consiliare di ripubblicizzazione del servizio idrico promossa dal Forum Siciliano dei Movimenti per l'Acqua e dal Coordinamento Enti Locali per l'Acqua Bene Comune all'esame della IV Commissione, che l'Aula Parlamentare ha ripetutamente disposto già dal 2009, la sospensione dei commissariamenti per i Comuni che non hanno consegnato le reti ai gestori privati, che lo stesso Governo Regionale, con l’art. 49 della legge finanziaria 2010 ha introdotto la possibilità di rescindere i contratti di gestione “per sopravvenuti motivi di pubblico interesse” oltre che per inadempienza contrattuale del gestore.

Nel merito gli atti del Commissario appaiono in netto contrasto con quanto asserito dalla sentenza del CGA su ricorso del Sindaco di Melilli, che riforma la sentenza del TAR sull'affidamento del SII a SAI 8.

In particolare è stato giudicato  fondato l'appello del Comune di Melilli, ed al punto 13:

" Fondata diversamente da quanto ritenuto dal Tribunale, la deduzione in ordine alla violazione del principio di par condicio tra concorrenti. Il Comune di Melilli, quale ente esponenziale della relativa collettività territoriale,"cosi come tutti gli altri Comuni oggetto dei commissariamenti, aggiungiamo noi, "ha tutto l'interesse a contrastare l'esecuzione di una delibera, ritenuta illegittima e tuttavia comportante l'obbligo, per l'amministrazione civica appellante, di privarsi dei relativi impianti e di consegnarli a Sogeas. L'interesse a ricorrere si radica dunque nel dovere di assicurare ai propri cittadini una corretta gestione del SII".

La sentenza in conclusione "Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'Autorità amministrativa.".

Ci domandiamo dunque a che titolo il Commissario si sia determinato ad ignorare sia il contenuto della sentenza che la deliberazione dell'Assemblea dei Sindaci con cui si dava mandato al CdA dell'ATO di procedere con la rescissione del contratto in ottemperanza a quanto argomentato dalla sentenza, che testualmente recita: "La valutazione dell’assetto degli interessi pubblici da perseguire rimonta infatti al Legislatore, il quale ha ammesso la possibilità di una scissione tra illegittimità e annullabilità soltanto nelle circoscritte ipotesi delle illegittimità non invalidanti (di cui all’art. 21-octies della L. n. 241/1990), i cui presupposti certamente non ricorrono nel caso di specie."

Che il Commissario si erga di contro a paladino del contratto in oggetto,  prima diffidando i Sindaci a consegnare reti ed impianti, poi chiedendo all'Assessorato competente la nomina, già avvenuta, di Commissari che assumeranno i poteri sostitutivi dei Comuni per la consegna di reti ed impianti al gestore, ci appare come una forzatura non giustificabile,  in netta violazione della sentenza e del legittimo interesse dei cittadini che la maggioranza dei Comuni della provincia di Siracusa, intende tutelare.

Chiediamo pertanto, sostenendo la richiesta già avanzata dai Sindaci, che l'Assessorato competente revochi gli atti emanati, che il Presidente della Regione Lombardo e l'Assessore Marino si rendano disponibili all'incontro richiesto, e che ogni singolo Deputato e l'Assemblea tutta, sostengano un percorso di legalità e di rispetto della volontà Popolare palesemente espressa dal voto del 12 e 13 giugno.

Certi della Vostra attenzione all’argomento in oggetto, cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

Si allega alla presente nota: sentenza CGA, richiesta d’incontro al Presidente ed all’Assessore formulata da questo Comitato Referendario, richiesta d’incontro al Presidente formulata dai Sindaci, un decreto di nomina del commissario disposta dal Dirigente Generale Assessorato Energia e servizi di pubblica utilità.

La nota viene inviata per conoscenza alla stampa.

Comitato Referendario Regionale “2 Sì per l'Acqua Bene Comune - Sicilia"
Via Mariano Stabile, 250 - 90141 Palermo
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