Siamo convinti che l'esperienza del Rojava sia straordinaria in quanto universalista, ambientalista, femminista e comunitaria.

Siamo coscienti che questa regione sia strategica rispetto all'utilizzo di un bene fondamentale come l'acqua e per questo abbiamo partecipato al 1° Mesopotamian Water Forum svoltosi a Sulaymaniyah, nel Kurdistan iracheno, ad inizio aprile. Un appuntamento importante in cui ci si è confrontati sul drammatico impatto ecologico, sociale e culturale sulle regioni del Tigri e dell’Eufrate (Mesopotamia) causato dalla realizzazione di grandi impianti da parte della Turchia.

Condanniamo il feroce attacco della Turchia in Rojava tramite cui provare a distruggere quell'innovativo esperimento che è il confederalismo democratico.

Chiediamo:

• di fermare immediatamente la guerra e il ritiro immediato delle truppe della Turchia dal Nord – Est della Siria;
• di fermare la cooperazione militare e diplomatica dell’Italia e dell’Unione Europea con la Turchia;
• la liberazione immediata di Abdullah Ocalan.

Queste sono le ragioni che ci portano ad essere in piazza contro la guerra, al fianco del popolo curdo e di tutti i popoli aggrediti in Rojava.

Roma, 30 Ottobre 2019.