Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Vicinissime le 800mila firme

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800mila firme raccolte fino ad oggi, l'obiettivo di un milione è a vista. Anche il 2 giugno, Festa della Repubblica, migliaia di italiani hanno scelto i diritti e i beni comuni. La raccolta continua, ecco la mappa di tutti i banchetti. Da qui a luglio lanceremo eventi, feste, spettacoli per coinvolgere sempre più italiani in questa civile lotta di democrazia per togliere le mani degli speculatori dall'acqua riconsegnandola ai cittadini e ai Comuni.

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato chSavona è la maglia rosa del Giro d'Italia dell'acqua pubblica, la provincia ligure ha già più che raddoppiato l'obiettivo delle firme da raccogliere entro luglio. Chi negli ultimi 7 giorni ha raccolto di più firme in proporzione alla popolazione e vince la maglia blu, è Frosinone con oltre 4000 firme.  La raccolta continua, siamo a quota 680mila firme e l'obiettivo è ora un milione. Qui la mappa di tutti i banchetti. Da qui a luglio lanceremo eventi, feste, spettacoli per coinvolgere sempre più italiani in questa civile lotta di democrazia per togliere le mani degli speculatori dall'acqua riconsegnandola ai cittadini e ai Comuni.e andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.

Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.

Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.


Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.

Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.

Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.

Per conservarlo per le future generazioni.

Perchè tre referendum sull’acqua

Il costituendo Comitato Promotore

I referenti territoriali della campagna referendaria

I materiali per la raccolta firme

Leggi la relazione introduttiva ai quesiti referendari

Perché si scrive acqua ma si legge democrazia

volantino Acqua pubblica2018