Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Ausino: privatizzazione o pubblicizzazione? Le risposte di Galdi e Servalli‏

Nel corso del confronto al Club universitario Cavese, Davide (contro) Golia ha fatto questa domanda ai 2 candidati-sindaco di Cava de' Tirreni. In calce il link al video.

<<Negli ultimi 3 mesi siamo passati dall'allarme per il passaggio alla Gori a quello per la fusione di Ausino con Salerno Sistemi e Asis. Gori o Salerno sistemi, avremo aumenti a due cifre percentuali sulla bolletta. Si pensi che Salerno sistemi fa pagare, per la depurazione, il 65% in più rispetto ad Ausino. Senza parlare del resto! Fusione possibile, perché Ausino è una società di capitali, per la quale vige il principio della trasferibilità delle azioni e quello della fusione tra società, se deliberata dalla maggioranza dei soci. Per contrastare questo progetto abbiamo una sola strada: trasformare Ausino in azienda speciale consortile, di diritto pubblico. Le quote sarebbero intrasferibili, perché nominative ed intestate ai Comuni serviti, acquisite con lo scopo di rendere loro un servizio, appunto il servizio idrico integrato. O se ne fa parte, perché serviti o, se non più serviti, se ne esce.
Voi due, qualche settimana fa, avete sottoscritto un impegno ad avviare il procedimento di trasformazione e ad attivare le strategie di difesa della gestione esistente, previste da una recente legge.
La domanda: confermate l'impegno? anzi vi impegnate a dare avvio alla procedura di trasformazione di Ausino in azienda speciale consortile, entro i primi 100 giorni del vostro mandato?>>

Ecco la loro risposta:


https://drive.google.com/open?id=0B9GQjLRp2Y0kSUxxSE42RS1uSTQ

 

Commento personale alle risposte dei due candidati:

I due candidati hanno risposto aggirando tranquillamente la domanda. Nessuno di loro due si è sbilanciato, com’era del resto prevedibile.

Il primo candiato, Servalli, ha glissato sul “casus belli” provocato dal Comune di Salerno. Infatti con il trasferimento delle proprie azioni in Ausino nella Salerno Energia holding, il Comune di Salerno ha difatto avviato il processo di privatizzazione dei servizi idrici locali. Gli impegni verbali di Servalli a favore del controllo pubblico dell’acqua diventerebero “puro fumo” qualora De Luca s’insediasse alla guida della regione Campania, con tutte lòe conseguenze del caso (creazione del gestore unico campano con il rischio molto concreto che quest’ente, di genere misti, ibrido dal punto di vista giuridico, possa in futuro cadere nelle mani di colossi come la GORI o l’ACEA).

Il secondo candiato, Galdi, pur dichiarandosi anch’egli (almeno a parole) a favore del controllo pubblico dell’acqua, in realtà, con la sua peregrina proposta d’inserire in Costituzione il principio dell’acqua come bene pubblico, vende fumo anche lui.  Come vuole arrivare a questo risultato si guarda bene dal dirlo. Vuole dare sostegno alla legge d’iniziativa popolare reipresentata di recente in Parlamento dal Forum dei movimenti dell’acqua? oppure pensa di ottenere il beneplacito di Matteo Renzi, che resterà in sella ancora a lungo e che di ripubblicizzazione dell’acqua non vuole proprio sentir parlare, se no come fa a mantenere calmi i suoi peones sul territorio, che non vedono l’ora di ingrassarsi con l’assalto alle società partecipate locali…??!!!

Non ci sono vie di mezzo, cari candidati. Le società "in house" a totale partecipazione pubblica (come l’Ausino Sp.A.) vanno sciolte, senza se e senza ma (e convertite in società speciali di diritto pubblico come hanno fatto a Napoli con la ABC Azienda Speciale).Le società SpA a totale partecipazione pubblica sono dei mostri giuridici, costruite ad arte per poterle piegare agli interessi economici prevalenti in un “dato momento storico” (per riprendere l’espressione usata da Galdi nel suo tortuoso e fuorviante intervento, tipico di tutti i cerchiobottisti italiani, di centrodestra o di centrosinistra che siano… tutti uguali sono da questo punto di vista, paraceli della peggiore specie). Questo tipo di società sono un equivoco tutto italiano, un ossimoro, una contraddizione in termini, perché sono un modo per tenere due piedi in una staffa, un modo "per imbrogliare le acque" (scusate l'involontario calembour), per prendere in giro la gente, per tenere entrambe aperti i binari del pubblico e del privato... il ché non sta in piedi in nessun modo. Signori, salvate almeno la faccia (se ne avete ancora una)!

Resto in attesa di commenti …salaci, intelligenti, ironici, ….soche ne siete tutti capaci.. la gente è capace di buon senso, a volta, mentre i politici nostrani  amano trincerarsi dietro il senso comune ammantato di saggezza specialistica – si pensi al sottile richiamo di Galdi ai suoi “esperti”, i suoi “tecnici”, ma finiscono sempre per rimestare dentro i soliti vecchi luoghi comuni del politichese “salva capre e cavoli” del trasformismo – l’unica vera ideologia politica nazionale dal Risorgimento in poi.

Cava de'Tirreni, 12/6/2015

 

 

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