Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Roccapiemonte - Assemblea dei Sindaci

goriLunedì 3 giugno, alle ore 17,30

AULA CONSILIARE del Municipio di Roccapiemonte

Per la costruzione di un percorso degli Enti Locali per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nell'area dell'Ato3 Sarnese-Vesuviano

 

Di seguito la LETTERA APERTA AI SINDACI DELL’ATO3 SARNESE-VESUVIANO

 

 

  • La prospettiva della gestione pubblica dell’acqua è uno dei temi che avrà nei prossimi anni una grandissima valenza politica. Come assicurare la risorsa idrica a tutti e come garantirla in modo efficace, efficiente e solidale fuori dalla mercificazione, perché l’acqua non può essere una merce, è una questione che nessun sindaco, nessun politico, nessun cittadino può accantonare nascondendosi dietro a tecnicismi o ragioni di forza maggiore (altri hanno deciso io non posso fare niente).

  • E’ in gioco la base dell’esistenza umana e lasciare questo al libero gioco del mercato è alquanto pericoloso.

  • Negli anni abbiamo assistito ad un grande mutamento di percezione su questo tema , soprattutto da parte della maggioranza dei cittadini, ma anche, più in sordina, di buona parte del quadro politico: siamo passati in una decina di anni dal ritenere il mercato e la privatizzazione, l’unica possibilità di gestione del Servizio Idrico, alla messa in discussione di questo dogma (privato è bello).

  • Nel contesto di ubriacatura rispetto alle virtù progressive del libero mercato bisogna collocare la privatizzazione avvenuta nell’ambito ATO3 , dove i sindaci su input politici piovuti dall’alto e senza una vera discussione sui territori, hanno affidato a GORI SPA la gestione del SII. Molto ci sarebbe da dire poi su come una parte delle quote di GORI SpA ,prima pubbliche, sono state poi “vendute” in modo diretto e senza una gara (alla faccia del mercato!!!) alla cordata capeggiata dalla multinazionale ACEA.

  • Dobbiamo dire, per onestà intellettuale, che la prospettiva di una gestione pubblica e partecipata del SII è stata “imposta” con una mobilitazione popolare. I partiti, i politici sono stati sornioni e hanno assecondato dapprima le decisioni che piovevano dall’alto in funzione della privatizzazione, e dopo si sono trovati a dover fronteggiare e quindi inseguire una mobilitazione che usciva dal controllo dei normali canali politici. Questa mobilitazione è sfociata nella grande stagione referendario che ha visto la vittoria il 12/13 giugno delle ragioni del SI.

  • Oggi in un quadro complessivo di espropriazione progressiva dei canali di democrazia che vengono dai territori, i Sindaci, che sono riconosciuti come ultimo riferimento di meccanismi democratici vissuti come distanti e corrotti dalla stragrande maggioranza dei cittadini, si ritrovano ad un bivio cruciale: assecondare i processi di “annacquamento” delle istanze prodotte dal basso, come nel caso del referendum del 12/13 giugno o rilanciare affinché quelle istanze trovino un reale dispiegamento in atti e norme che ne codificano per le generazioni future principi, diritti e meccanismo di funzionamento?

  • Noi pensiamo che rispetto al bene comune acqua bisogna andare in questa seconda direzione e misuriamo ogni giorno che oltre a considerazioni di ordine valoriale e analitico vi sono ragioni anche molto concrete che ci debbano portare ad un superamento della gestione GORI: la totale inefficienza del servizio prestato, l’approssimazione gestionale, l’ormai chiaro aumento dei costi a carico degli utenti che si dispiegherà in modo chiaro nei prossimi anni, la gestione clientelare dei rapporti con gli utenti e le pubbliche amministrazioni, lo “scaricare” le inefficienze gestionali sulle casse pubbliche (VEDI LA DELIBERA SALVAGORI). La situazione è ancora più allarmante considerando che il Commissariamento dell’ATO3, attuato dalla Regione Campania, rende impraticabile qualsiasi interlocuzione democratica sulla gestione di questa risorsa, e come detto prima amplificando quella espropriazione democratica che ruota attorno ai sindaci di cui si parlava prima.

  • Oggi è il tempo del coraggio, è il tempo di scelte di prospettiva, di medio periodo. Oggi è il tempo di trovare l’intelligenza che ci porti ad individuare le forme opportune (e di questo discuteremo) per unire le forze e coordinarci nella prospettiva del superamento della gestione GORI e della privatizzazione del SII nel nostro ambito. Le nostre popolazioni sono pronte a cogliere, prospettare e appoggiare una battaglia di questo genere. Lo hanno fatto votando in massa al referendum del 12/13 giugno, lo fanno nella battaglie che, in modo spesso autorganizzato, producono (vedi la stessa Rocca, Nola, Castellamare, i ricorsi dei comitati ecc.) e credo che sarebbe stupido e ingenuo politicamente non indicare e praticare una strada per riportare la gestione dell’acqua nelle mani delle nostre comunità. E’ il lavoro che ci attende e che spero faremo insieme!

Maggio 2013

RETE CIVICA ATO3 SARNESE-VESUVIANO

Rassegna stampa

La Città di Salerno (31 Maggio 2013)

volantino Acqua pubblica2018