Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Comitato ABC Sala Consilina, ma l'acqua di chi è?

comitato_sala_consilinaComunicato stampa

Strano quel che sta avvenendo sui media locali e che sta ingenerando nel pubblico un senso diffuso di.  Da un lato ci si ritrova ad assistere ad uno spot pubblicitario che parte con una domanda su quale sia l’acqua più buona, a cui segue immediatamente la risposta “la tua” e, a conclusione del messaggio promozionale, compare la sigla Consac spa. Dall’altro un comunicato stampa della stessa società per azioni che, nel promuovere l’inaugurazione de “la fonte dell’acqua” a Pollica, recita testualmente che tale nuovo servizio “…persegue il duplice scopo di promuovere l’utilizzo dell’acqua Consac…”. Una domanda sorge spontanea: “ma l’acqua di chi è?”, ed un’altra l’accompagna immediatamente dopo, ovvero, perché nel Cilento dovrebbe essere del Consac, mentre nel Vallo di Diano, a sentire un servizio promozionale mandato in onda da un’emittente locale, è tua? Sarà per caso che il Consac spa di Vallo della Lucania a Pollica giochi in casa ed invece è ospite nel Vallo di Diano?
Fuor di metafora sportiva, ci sembra che,alla luce delle rimostranze avanzate da alcuni sindaci del nostro comprensorio territoriale sul trasferimento del servizio idrico integrato dei loro comuni e facendo seguito  alle contestazioni di centinaia di cittadini sulle condizioni contrattuali diverse dai loro contratti di somministrazione d’acqua originari, il Consac spa voglia con il messaggio offerto ai media far veicolare proprio nel Vallo di Diano l’idea che l’acqua sia di ognuno di noi.
Se non fosse così, perché in altri comunicati stampa si usa il termine acqua accompagnato dalla qualificazione Consac?
Di fronte a questa rivendicata e pubblicizzata proprietà come si pongono coloro i quali sostengono che l’acqua è pubblica anche nei comuni del Vallo di Diano in cui la gestione del servizio idrico integrato è stata da poco trasferita al Consac di Vallo della Lucania?
Ripetiamo la domanda:  l’acqua di chi è?
A leggere le dichiarazioni del direttore Generale del Consac – Caputo – del 24 aprile scorso, rilasciate ad un giornale on line del Vallo di Diano pare che l’unico soggetto deputato a gestire il S.I.I. sia il Consac Spa e che anche i Comuni – che si sono fatti carico dei costi di realizzazione delle reti e condotte siano “degli abusivi” : “… Sento spesso ripetere da parte di amministratori il termine “la nostra acqua” cioè quella che loro utilizzano.  Ma bisognerebbe far capire che l’acqua non appartiene ai Comuni ma allo Stato… Per prelevarla occorre essere autorizzati. Molto spesso i prelievi di risorsa dei Comuni sono del tutto abusivi…” Tradotto : il Consac rispetta la legge, gli enti locali, dell’acqua, se ne appropriano abusivamente. Ma lo Stato è espressione dei cittadini o del Consac Spa?
Noi siamo fermamente convinti che le cose non stiano come il Consac vuol far credere, anche con la “complicità di molti”. L’ACQUA E’ UN BENE COMUNE A TUTTI, ossia sia di tutti, senza diritto proprietario di alcuno che non sia la collettività, principio che è alla base di ogni nostra azione politica, sociale e civile. In nome di tale assunto ed anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha abrogato le norme che hanno consentito di aggirare il risultato della straordinaria vittoria referendaria dello scorso anno consentendo le delibere comunali di trasferimento del s.i.i. a favore del Consac spa, il Comitato Acqua Bene Comune di Sala Consilina chiede alle amministrazioni locali interessate di azzerare il processo di privatizzazione dei loro servizi idrici integrati. Solo così può essere rispettato il diritto dei cittadini al bene comune acqua. Un diritto che non può comunque essere messo alla berlina neppure da uno spot propagandistico.
L’acqua non può essere “mia” ed anche del Consac, ragione per la quale invitiamo la società per azioni di Vallo della Lucania a non confondere i cittadini. Si determini, quindi, a far togliere quel “tua” dal messaggio promozionale o ad eliminare dai suoi prossimi comunicati stampa la denominazione Consac dal termine acqua. Ci teniamo a rendere edotta la suddetta S.p.a. che noi, come gli altri cittadini salesi,”non portiamo l’anello al naso”, come ebbe a dire chi fu presente al consiglio comunale che deliberò di respingere la richiesta dei referendum sul trasferimento del servizio idrico comunale alla società di Vallo della Lucania.
Pretendiamo, perciò,  che la nostra intelligenza non venga vilipesa e che la dignità della comunità di Sala Consilina non sia più mortificata da giochi di parole inopportuni, improvvidi e contraddittori.

Sala Consilina, 30 luglio 2012

Comitato ABC - Acqua Bene Comune - Sala Consilina

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