Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Vibo Valentia, emergenza idrica: chi dichiara che l'acqua dell'alaco è potabile commette un illecito

diga-alacoComunicato stampa

Caso acqua, il Comitato incontra il prefetto Di Bari. ”Chiusura dell’invaso o siamo pronti alla disobbedienza”

Nella mattinata di oggi, una delegazione del Comitato civico Pro – Serre, guidata dal presidente Salvatore Albanese, è stata ricevuta in Prefettura dal capo dell’ Utg di Vibo, Michele Di Bari, per avere delucidazioni sulla non potabilità dell’acqua e su quali potrebbero essere le misure da attuare da qui a breve per risolvere il problema e, soprattutto, per venire incontro alle esigenze di circa 400mila calabresi, sgomenti e confusi a seguito del susseguirsi di ordinanze da parte delle amministrazioni locali.
Oltre al Comitato, erano presenti all’incontro anche Maria Pompea Bernardi, neo commissario dell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, ed i rappresentanti delle altre associazioni (Codacons, Città Aperta e Forum nazionale per i Movimenti dell’ Acqua). Il prefetto Di Bari, nel dare il via libera al tavolo convocato appositamente per discutere dell’emergenza – sottolineando l’importanza dell’iniziativa – ha evidenziato come, ad oggi, l’unico obiettivo sia quello di «tutelare la salute dei cittadini. Quella che abbiamo di fronte – ha sottolineato Di Bari – è una situazione non facile da gestire: c’è una diga posta sotto sequestro e l’ Asp ha la titolarità e la competenza per fare in modo di garantire la potabilità dell’ acqua». Secondo il prefetto Di Bari, dunque, «bisogna creare le condizioni per un maggiore controllo dell’invaso, anche effettuando periodicamente i campionamenti opportuni» ma, allo stesso tempo, è necessario «creare una mentalità di confronto tra istituzioni, cittadini e associazioni locali».
Il presidente del Comitato Pro – Serre, Salvatore Albanese, dopo essersi soffermato sulla recente relazione dell’ Arpacal – dalla quale è emerso che dal 6 dicembre (giorno in cui sono stati effettuati i campionamenti) fino ad oggi, «l’acqua non è mai stata potabile», a causa della presenza di «cloriti oltre i limiti di legge» prima e di «composti aromatici alogenati derivanti dal benzene espressi come benzene» poi, anch’essi determinati dall’eccessiva presenza di cloro – ha fatto leva sulle rivendicazioni portate avanti dal Comitato, sottolineando che «il nostro obiettivo è quello di chiudere definitivamente l’invaso dei veleni».
La replica del prefetto Di Bari, però, non si è fatta attendere: «Pensare nell’immediato di poter chiudere definitivamente la diga è un obiettivo alquanto difficile da perseguire, considerando l’entità del problema. Riteniamo, però, sia opportuno creare una stretta sinergia tra di noi e cercare di arrivare fino in fondo, trovando una soluzione definitiva». Al termine dell’incontro, il prefetto ha proposto l’istituzione di una task-force, nella quale – in rappresentanza del Comitato – entrerà a far parte il dottor Antonio Raghiele. Da parte nostra, comunque, pur sottolineando l’importanza dell’incontro, riteniamo che sia da parte del prefetto che del commissario dell’ Asp, ci sia stata una prevalenza a sedare gli animi, piuttosto che cercare nell’ immediato un’alternativa seria e da attuare in poco tempo. Noi, comunque, come Comitato proseguiremo nelle nostre battaglie e, come già comunicato al prefetto Di Bari, siamo disposti anche alla disobbedienza, pur di far valere i nostri diritti.

5 Febbraio 2013.

Comitato civico Pro – Serre
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica ”Bruno Arcuri”


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Comunicato stampa


L’ultimo balletto di ordinanze e la ridicola vicenda circa la presenza di benzene e/o idrocarburi ciclici clorurati nell’acqua distribuita a 400.000 cittadini sparsi in 80 comuni della Calabria ci ha convinti a propendere per un’azione legale di denuncia a cui finora avevamo sperato di non essere costretti.

Come appreso anche tramite stampa, risulta da tempo dall’indagine della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, che l’acqua del bacino Alaco è priva della obbligatoria certificazione di legge che ne consente l’uso potabile previa opportuno trattamento chimico-fisico.

Ricordiamo pure che tra le accuse rivolte dai magistrati ai vari soggetti implicati troviamo anche il plausibile reato di avvelenamento colposo di acque destinate al consumo umano, e per di più tutto questo avviene in una regione come la Calabria che è ricca di acqua di ottima qualità!

Inevitabilmente ne discende che l’acqua che viene distribuita negli acquedotti di quasi mezza Calabria non può essere legalmente definita potabile.

Noi, cioè le associazioni locali e i cittadini calabresi avvelenati dall’Alaco, d’intesa con il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua, a cui facciamo riferimento e di cui facciamo parte, non siamo più disposti a tollerare questa beffa ai nostri danni portata avanti dalla Sorical con l’inspiegabile avallo delle autorità preposte ai controlli.

L’acqua dell’Alaco, che non è evidentemente potabile in quanto spesso puzzolente e di colore marrone, cosa nota a chiunque e verificata quotidianamente da centinaia di migliaia di cittadini calabresi, non deve più essere definita tale da nessuno.

Per tutelare la salute di coloro, speriamo pochi, che ancora credono ai proclami di Sorical e dei suoi complici, e per il rispetto di noi stessi e della verità delle cose, ribadiamo ancora una volta che l’acqua proveniente dall’Alaco non è potabile e che siamo pronti a renderci autori di qualsiasi azione pur di fermare questo scempio, ivi comprese azioni legali di denuncia.

Da molti anni il diritto all’acqua potabile, e soprattutto quello alla salute di un terzo dei cittadini della Calabria viene sistematicamente calpestato.

Chi persevera nel considerare potabile l’acqua dell’Alaco contribuisce a favorire e diffondere una vera e propria eresia, legale e sostanziale, riguardo ad un liquido dalla consistenza indefinita che quotidianamente avvelena circa 400mila calabresi.

L’acqua pubblica calabrese torni ad essere portatrice di Vita e non di angoscia e malattie, chiudiamo il bacino Alaco.


Vibo Valentia, 5 Febbraio 2013.

Comitato Civico Pro Serre - Libera Vibo Valentia - Ass. Compresi Gli Ultimi - Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri" - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

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