Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Comunicato stampa Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata

Potenza, 8 dicembre 2010

Venerdi 3 dicembre si è tenuto a Matera il convegno “Acqua Bene Comune: verso il referendum” organizzato dal Coordinamento regionale Acqua Pubblica di Basilicata in collaborazione con la Funzione Pubblica CGIL Matera e la Camera del Lavoro CGIL Matera.
All’incontro, coordinato da Carmela La Padula, segretaria della FP CGIL di Matera, sono intervenuti il Prof. Luca Nivarra, Ordinario di diritto civile all’Università di Palermo ed estensore dei quesiti referendari, Corrado Oddi, Coordinatore nazionale delle politiche di Welfare della FP-CGIL e rappresentante del
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, il Senatore Filippo Bubbico, estensore della proposta di legge recentemente presentata in Parlamento dal Partito Democratico, Vincenzo David, segretario della CGIL di Matera, Gianni Carella del Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” e Lidia Ronzano, in rappresentanza del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata. La presenza del Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo è stata impedita da improrogabili impegni personali.
Il dibattito si è incentrato sul prossimo referendum abrogativo delle recenti norme che impongono di privatizzare il Servizio Idrico Integrato entro il 31.12.2011 e di abolire entro la primavera del 2011 gli Ambiti Territoriali Ottimali, unico strumento che attualmente consente ai comuni di partecipare alle scelte sulla gestione del servizio idrico. Si è fatto riferimento, in particolare, alla assoluta necessità che parlamentari, amministratori e cittadini sostengano la campagna per la moratoria della normativa in questione, promossa dal Forum Nazionale. L’incertezza del quadro politico rischia, infatti, di far slittare la consultazione referendaria dalla primavera del 2011 a quella del 2012 ossia ad una data in cui, per effetto delle imposizioni contenute nelle recenti norme, gli enti locali avranno già dovuto stipulare contratti 20/30ennali con società private: ciò darebbe origine ad un nuovo assetto gestionale praticamente irreversibile e vanificherebbe, di fatto, la validità della consultazione stessa.
Il movimento nazionale che sostiene che un bene indispensabile come l’acqua, oltre a rimanere di proprietà pubblica, debba essere gestito in forma pubblica e democraticamente partecipata e che ha raccolto più di 1.400.000 firme a sostegno del referendum, chiede quindi che gli effetti di queste leggi vengano congelati fino a quando gli italiani avranno avuto la possibilità di esprimere il loro parere in merito.
Al riguardo, su espressa richiesta del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica, il Senatore Bubbico ha assicurato che il Partito Democratico, in sede di approvazione parlamentare del cosiddetto “decreto mille-proroghe”, presenterà un emendamento - a suo dire già approntato - per l’adozione della moratoria.
Il Coordinamento ha quindi ribadito al Presidente De Filippo la richiesta, già formulata nella lettera aperta inoltrata lo scorso 4 ottobre, di sostenere la campagna per la moratoria invitandolo anche ad impegnarsi affinché gli organi deliberativi regionali approvino, entro il 31.12.2010, un apposito documento stilato sulla base delle indicazioni predisposte dal Forum Nazionale.
Il Coordinamento ha infine chiesto di conoscere lo stato delle attività del Tavolo Tecnico Interistituzionale per il ridisegno del Servizio Idrico Lucano al fine di darne notizia alla cittadinanza, candidandosi nuovamente a farne parte ed offrendo il supporto tecnico-legale degli esperti del Forum Nazionale affinché la ripubblicizzazione auspicata dallo stesso Presidente diventi realtà.

volantino Acqua pubblica2018