Reggio Emilia - A che punto siamo?
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- Pubblicato: Giovedì, 18 Luglio 2013 07:47
Pubblichiamo di seguito la ricostruzione del comitato reggiano del percorso di mobilitazione e istituzionale per la ripubblicizzazione del servizio idrico nella provincia di Reggio Emilia.
Cari amici e amiche,
abbiamo da poco festeggiato il 2° anniversario del Referendum. Sono passati due anni dalla grande mobilitazione nazionale che ha portato milioni di italiani (e migliaia di reggiani) al voto a favore dell’acqua pubblica. Vorremmo fare con voi il punto della situazione, su quanto è successo e dovrà succedere in particolare nella nostra provincia.
1. il Referendum ha consolidato tra i cittadini la consapevolezza che l’acqua a Reggio non sia gestita dal “pubblico”, bensì da una società quotata in borsa (SPA) il cui obiettivo principale (se non l’unico) è il profitto. Ormai in pochi credono ancora alla favola, raccontata così a lungo dai nostri sindaci ,della garanzia di controllo esercitata dal pubblico su una società di diritto privato con investitori sparsi per il mondo (e per paradisi fiscali);
2. essendo i Comuni della provincia ancora azionisti di maggioranza di Iren (e non è ancora chiaro fino a quando), essi si trovano in una situazione di palese conflitto di interessi: da una parte il dover tutelare l’interesse dei cittadini (tariffa bassa, risparmio della risorsa, investimenti…) e dall’altra dover perseguire la mission aziendale, garantendo i dividendi pagati con il profitto di Iren (ovvero le nostre bollette);
3. negli ultimi anni la situazione economico-finanziaria di Iren si è decisamente deteriorata: il valore del titolo è crollato, operazioni finanziarie molto discutibili hanno prodotto perdite importanti. Questo a fronte di tariffe sempre in forte crescita, di un occupazione calante e di remunerazioni stellari dei top manager, indipendenti dai risultati conseguiti;
4. a fine 2011 è scaduta la concessione a Iren per la gestione dell’Acqua e dei Rifiuti;
5. il Comitato Acqua Bene Comune (ABC) dopo i Referendum ha continuato a battersi per chiedere la ri-publicizzazione del servizio idrico, raccogliendo le firme necessarie per presentare 3 Mozioni di Iniziativa Popolare nel Consiglio Comunale di Reggio (discusse lo scorso dicembre e febbraio), e il rispetto del secondo quesito referendario, che prevede l’eliminazione dalla tariffa della “remunerazione del capitale investito” (campagna di Obbedienza Civile per l’auto-riduzione della bolletta);
6. nella primavera 2012 l’assessore all’ambiente della provincia MirkoTutino ha recepito la nostra richiesta di confronto e di partecipazione ed ha istituito il Forum Provinciale dell’Acqua, a cui partecipano amministratori locali, associazioni e cittadini con l’obiettivo di valutare le diverse alternative gestionali per il futuro;
7. a fine 2012 il Comitato ABC ha organizzato un’importante assemblea pubblica e una manifestazione nazionale nella nostra città per chiedere la ri-publicizzazione. Pochi giorni dopo il Consiglio Comunale di Reggio prima (approvando le nostre mozioni) e i Sindaci della provincia subito dopo, hanno deciso di non andare a gara ma di avviare il processo di ri-publicizzazione per la gestione dell’acqua, scorporandola da Iren;
8. il processo di ri-publicizzazione è complesso e si prevede (nelle stesse delibere) che si concluderà solo entro il 30 giugno 2014. Il Forum Provinciale dell’Acqua è attualmente lo spazio pubblico in cui ci si può confrontare, in cui la discussione sulla ri-pubblicizzazione del servizio idrico sta prendendo forma. L’ass. provinciale Tutino ne è il principale promotore istituzionale mentre va rilevata una scarsa partecipazione dei sindaci dei vari comuni. Il timore principale è che l’annunciata fine-vita delle Provincie possa complicare le cose;
9. Da subito il Comitato ABC ha chiesto che il risultato della ri-publicizzazione sia un’Azienda Speciale di diritto pubblico, operante fuori da logiche di profitto seppur tenuta all’equilibrio di gestione. Vogliamo costruire un servizio pubblico efficiente, trasparente e partecipato dai cittadini e dai lavoratori. L’esito del processo però potrebbe essere nuovamente una Spa, a capitale pubblico ma di diritto privato e operante ancora in una logica di profitto (pagato dalla nostra tariffa). Bisogna quindi continuare a battersi perchè si arrivi alla soluzione auspicata, coerente con l’esito referendario;
10. il nuovo organismo di controllo (Atersir regionale che ha preso il posto degli Ato provinciali) ha nominato 2 consulenti per la parte economico-finanziaria e per quella legale, che dovranno fornire indicazioni su come arrivare a ri-publicizzare. L’idea che debbano essere consulenti privati a guidare un percorso di ri-publicizzazione è quantomeno curiosa, ma aspettiamo di vedere le loro elaborazioni che saranno presentate al Forum tra luglio e settembre.
Dopo di che la palla tornerà ai Sindaci, finora piuttosto latitanti.
In modo molto schematico questa è la situazione attuale, il percorso che abbiamo fatto e quello che ci aspetta nei prossimi mesi. Siamo fermamente convinti che la partecipazione resti l’elemento cruciale nel processo di ripubblicizzazione e nella futura gestione del servizio idrico nella nostra provincia. Come cittadini dobbiamo continuare a far sentire la nostra voce e vigilare sugli indirizzi che prenderà il processo in corso e non solo…
Si sta delineando una situazione analoga a quella della gestione dell’acqua sul tema dei rifiuti. Diversi comitati hanno chiesto la ri-publicizzazione anche della gestione dei RIFIUTI. Iren spa si occupa sia della raccolta che dello smaltimento degli stessi, ma siccome è proprio dallo smaltimento (in discarica o con inceneritore) che ricava i suoi profitti, non è interessata a perseguire quegli obiettivi di raccolta differenziata che sono la premessa per la strategia “Rifiuti Zero” promossa dalla stessa Comunità Europea.
Dall’acqua a rifiuti, passando per tanti altri servizi pubblici l’esito del referendum attende ancora di essere applicato in maniera piena e rispettosa della volontà popolare. Il nostro lavoro come Comitato, ma ancora prima come cittadini, continua. Sempre più convinti che SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA!
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