Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Pescara - Salta l'approvazione del MTT

pescara_tariffaIl 26 giugno è saltata l'approvazione del nuovo MTT da parte dei sindaci della provincia di Pescara. Un'altra vittoria ottenuta grazie alla pressione dei comitati per l'acqua pubblica.

A seguire il report dell'assemblea dell'ASSI e al termine la rassegna stampa.

 

 

ASSI PESCARA- 26 Giugno 2013

Oggetto: validazione dati Servizio Idrico Integrato- approvazione metodo tariffario transitorio

L’Assemblea è presieduta dal segretario dell’Ato pescarese e dal Presidente della provincia di Pescara, che da subito verificano la mancanza del numero legale di rappresentanti dei comuni per poter procedere (presenti 20 su 65).

Il segretario apre allora la possibilità ai rappresentanti di fare dichiarazioni. La maggior parte dei sindaci esprime confusione sul nuovo MTT, chiedendo ulteriori chiarimenti.

 

Le perplessità dei rappresentanti comunali riguardano:

quali sono le tariffe che verranno effettivamente applicate?; le tariffe, indipendentemente dall’esito dell’ASSI, entreranno comunque in vigore?; a conguaglio, l’AEEG può decidere di ritoccare le tariffe?; come si può votare una tariffa calcolata su dati trasmessi, ma sui quali ci sono riserve sulla veridicità da parte del segretario provinciale (vedi allegato 3)?

 

Il segretario provinciale interviene dicendo che, essendo la corte costituzionale intervenuta sulla legge regionale ed avendola modificata, attualmente l’ASSI ha PARERE OBBLIGATORIO MA NON VINCOLANTE, situazione molto grave per i comuni che vengono esautorati dalla possibilità di decidere!! Inoltre, in base alla delibera 585, il gestore ACA ha diritto di chiedere l’applicazione del nuovo metodo tariffario. Egli afferma che, comunque, la data ultima per l’approvazione della tariffa da parte dell’ASSI è il 6 luglio ed entro tale data i sindaci dovranno esprimersi.

 

Dal rappresentante di S. Giovanni Teatino arriva la proposta di strutturare un metodo di lavoro più proficuo, che tenga conto della complessità della materia e che permetta ai delegati dei comuni di non dover sempre lavorare in emergenza, ma di capire meglio cosa si andrà a votare, facendo delle riunioni informative prima della votazione.

 

Interviene in assemblea anche Renato del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua sottolineando la nostra azione di custodi del voto referendario con le nostre vittorie sia a livello nazionale che internazionale (ultima la dichiarazione della commissione europea che il servizio idrico verrà stralciato dalla direttiva concessioni) e  ricordando ai sindaci l’importanza e la delicatezza del loro compito che non può essere affrontato con leggerezza, soprattutto in riferimento alle perplessità sul MTT e sulla gestione di ACA.

 

In ultimo i comuni firmano un documento per soprassedere alla decisione in attesa del gruppo di lavoro, per ulteriori delucidazioni. I comuni firmatari sono: Chieti, S. Giovanni Teatino, Cepagatti, Civitaquana, Popoli, Manoppello, Alanno, Collecorvino, Pietranico, Castiglione, Castilenti, Carpineto e Serramonacesca.

Barbara Toppi, assessore di Manoppello, scriverà una lettera al CUS per chiedere di convocare una sessione di approfondimento in merito alla delibera proposta dallo stesso, invitando tutti i sindaci dell’ASSI e i portatori d’interesse.

 

Durante la riunione si è presentato Antono Zaffiri, sindaco di Collecorvino e rappresentante nell’Ersi dell’ASSI di Pescara. Alcuni sindaci e noi ci chiediamo: quando è stato eletto costui???

 

Nonostante avessimo provato a fare una proiezione sugli aumenti, non ci siamo riusciti, data la mancanza di chiarezza  dei dati pubblicati dall’ATO e dall’ACA. Come hanno riscontrato anche i sindaci è necessaria ancor di più una riunione di approfondimento e sicuramente una maggiore trasparenza. Nel frattempo nei comuni dell’ASSI di Pescara, la nuova tariffa e stata bloccata. Ma la lotta continua..

 

Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua

 

DI SEGUITO LA RASSEGNA STAMPA

 

In allegato l'articolo de  Il Messaggero.

 

PRIMADANOI:

Aca. Confusione e niente numero legale: rimandato aumento della tariffa dell'acqua.
Tutto fa pensare che sarà ineludibile un nuovo aumento

http://www.primadanoi.it/news/cronaca/541481/Aca--Confusione-e-niente-numero.html

 

IL CENTRO:

Acqua, salta l’assemblea sugli aumenti.

Manca il numero legale alla riunione dei sindaci sulle nuove tariffe, sit-in di protesta dei movimenti davanti alla Provincia

 

GIOVEDI' 26 GIUGNO di Andrea Bene

PESCARA Il pericolo di un aumento delle tariffe dell’acqua è stato scongiurato, almeno per il momento. Ieri pomeriggio l’assemblea dei sindaci dell’Assi e i soci dell’Aca che avrebbe dovuto deliberare i rincari prodotti dall’applicazione del nuovo Metodo tariffario transitorio (Mtt), deciso dall’Autorità per l’energia e il gas, non si è potuta svolgere per mancanza del numero legale. Si sono presentati all’appuntamento solo gli amministratori di 20 Comuni su 65 e così la riunione è saltata. Con grande soddisfazione dei partecipanti al sit-in di protesta, organizzato dal Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, che si è svolto davanti alla Provincia nelle stesse ore dell’assemblea dei sindaci. Sit-in cui hanno preso parte anche Rifondazione comunista, Sel e Movimento 5 Stelle. La protesta, annunciata già da alcuni giorni, è servita probabilmente a convincere alcuni sindaci a disertare l’assemblea sulle nuove tariffe che, a detta di Rifondazione comunista, sarebbero dovute aumentare del 10 per cento, rispetto a quelle attualmente in vigore e del 19 per cento, se confrontate con quelle del 2012. Ma le cifre sono discordanti. Ci sono forti dubbi sul sistema da utilizzare per calcolare le nuove tariffe, al punto che gli stessi esponenti del Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua hanno ammesso di non sapere con precisione l’entità degli aumenti. Si tratterà, comunque, di tariffe provvisorie soggette a nuovi incrementi sulla base delle decisioni che prenderà in futuro l’Autorità per l’energia e il gas. Insomma, per adesso non cambia nulla. Ma il rischio di aumenti resta dietro l’angolo. Sarà convocata, quasi certamente, una nuova assemblea, anche se il fronte dei sindaci appare fortemente diviso. L’assessore Marcello Antonelli, presente alla riunione dell’Assi in rappresentanza del Comune di Pescara, ha ribadito più volte di essere contrario a qualsiasi ipotesi di aumento tariffario. «L’assemblea non si è fatta, ma sicuramente non avremmo votato le nuove tariffe», ha ammesso Antonelli, «non si può votare un nuovo sistema tariffario che non si sa come cambierà. I cittadini devono sapere se ci saranno aumenti o diminuzioni, per questo abbiamo richiesto all’ente d’ambito di farci uno schema con le tariffe per capire cosa andremo a votare». Un appello a bloccare ogni decisione è giunto, sin dai giorni scorsi, anche dal Forum abruzzese per i movimenti per l’acqua e da Rifondazione comunista. «I sindaci facciano il loro dovere bloccando gli aumenti e impediscano la violazione della volontà popolare scaturita dal referendum», ha affermato il segretario provinciale di Rifondazione Corrado Di Sante, «è indecente che si continui ad aumentare la tariffa dell’acqua, a fronte delle reiterate inadempienze e disservizi dell’Aca, nonostante anche il commissario abbia mosso una serie di dubbi sulla “veridicità” delle voci di bilancio 2011 prodotto dall’azienda acquedottistica». Dubbi sollevati in una lettera dal segretario generale dell’Ato Fabrizio Bernardini. «È incredibile», ha proseguito Di Sante, «che quegli stessi dati, poco veritieri e incompleti siano utilizzati come base per il calcolo della nuova tariffa». «I disservizi dell’Aca hanno nome e cognome», ha osservato il segretario di Rifondazione, «quello della cattiva politica che ha trasformato il servizio idrico in un carrozzone clientelare. Da un lato, sono stati assunti un esercito di raccomandati e direttamente esponenti politici, mogli, figli, parenti; dall’altro, si affidano i servizi all’esterno, moltiplicando i costi. L’azienda, dal 2003, ha sempre avuto come presidenti e come maggioranza del cda esponenti del Pd, o dei partiti che ne hanno dato origine». Da qui, la dura critica al tentativo di ritoccare all’insù le tariffe. Dello stesso tenore le dichiarazioni giunte dal Forum abruzzese dei movimenti: «Ai sindaci domandiamo che fine hanno fatto gli impegni presi appena un anno fa, quando era stato promesso di avviare un maggiore, stringente controllo e monitoraggio dei costi di gestione di Aca, nonché di attivare il percorso di ripubblicizzazione dell’attuale soggetto gestore».

 

 

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