Edmondo Besson rinviato a giudizio dalla Procura di Catanzaro
Edmondo Besson, ex amministratore delegato di Sorical spa, è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Catanzaro per truffa aggravata, peculato ai danni dello Stato e turbativa d’asta.
Il filone di indagini riguarda una serie di società, tra cui Sorical, che affidavano appalti, a seguito di regolare gara, ad un gruppo di imprese, sempre le stesse, le quali avrebbero costituito, secondo l’ipotesi accusatoria, un vero e proprio cartello monopolistico.
Sorical spa è una Società a capitale misto, pubblico/privato, cui la Regione Calabria ha affidato la gestione,l’approvvigionamento e la fornitura all’ingrosso dell’acqua ad uso potabile sul territorio della Regione stessa.
Il capitale sociale è detenuto dalla Regione Calabria per il 53,5%, da Veolià-CGE attraverso Enel Hydro per il 46,5%.
Sorical spa ha il mandato di gestire, per un periodo di 30 anni, il complesso infrastrutturale delle "Opere idropotabili Regionali" ed il connesso servizio di fornitura all’ingrosso ai Comuni ed a alcuni altri Enti.
La Regione Calabria ha affidato inoltre a Sorical anche l’attuazione di un articolato piano di investimenti, finalizzato all’integrazione e completamento e all’efficientamento del complesso delle infrastrutture idriche, per garantirne la gestione unitaria.
Secondo i riscontri probatori, il consorzio "Giordano Grical", costituito nell’aprile del 2003 e composto da 23 società, avrebbe come oggetto sociale quello della fornitura di servizi amministrativi, tecnici e logistici alla Sorical; questo circostanza ha insospettito gli inquirenti, dato che l’atto costitutivo della Sorical è datato giugno 2003. Oltre a questo, gli inquirenti sono rimasti incuriositi dal fatto che tutte le gare relative alla Sorical venissero sistematicamente vinte da questo consorzio, il quale si aggiudicava gli appalti grazie ad offerte sempre inferiori del 3% rispetto a quelle delle sue concorrenti: un vero e proprio sistema di appalti truccati, dove i concorrenti si mettevano d’accordo prima di presentare le offerte.
Gli importi degli appalti erano tutti relativamente bassi, mai sopra i 200 mila euro, ma il loro numero consentiva al cartello di realizzare profitti milionari. Assieme a Besson, sono stati rinviati a giudizio anche Felice Maria Filocamo, ex magistrato ed ex presidente di Sorical, e Claudio Caruso, responsabile ufficio gare della Regiona Calabria, oltre ad una serie di imprenditori tutti legati alle imprese appartenenti al cartello Giordano Grical.
Da notare che Besson si era recentemente dimesso dalla carica di Ad di Sorical a seguito dell’arresto per una serie di illeciti riscontrati durante la sua vicepresidenza in Acqualatina spa, la società mista pubblico privata (la quota privata Idrolatina,pari al40% appartiene al 90% a Veolia Waters), che gestisce il servizio idrico a Latina e provincia.
Anche in quel caso le ipotesi accusatorie erano molteplici e gravi:
si andava dall’associazione a delinquere, all’abuso d’ufficio, al falso ideologico alla frode in pubbliche forniture.
Data la gravità delle ipotesi accusatorie, la procura di Latina ordinò gli arresti domiciliari in quanto vi era il rischio della continuazione del reato oltre che dell’inquinamento delle prove. In seguito il tribunale del riesame annullò gli arresti per Besson e per tutta la dirigenza di acqualatina (ad Silvano Morandi, l’ex presidente Paride Martella,e i consiglieri di amministrazione Bernard Cyna, marie Luis Pons, oltre al vecchio amministratore delegato Giansandro Rossi); più di recente il consiglio di amministrazione di Acqualatina aveva riconfermato alle loro vecchie cariche sia il vicepresidente Besson che l’amministratore delegato Morandi. Queste nuove pesantissime accuse, che seguono in ordine di tempo quelle della procura di Latina, pongono una pesante questione politica sia alla Provincia di Latina, che alla Regione Calabria, giunte di diverso colore politico, ma entrambe accomunate da forti malumori all’interno delle rispettive maggioranze.Ricordiamo che Edmondo Besson,consigliere di amministrazione di Acea Ato2 spa, cognato del presidente del consiglio della Regione Lazio Meta, ed ex dirigente della Regione Lazio, è un ingegnere specializzato nella gestione idrica, ed è l’autore, all’epoca della giunta Badaloni, della legge regionale che ha riorganizzato il servizio idrico nel Lazio, in attuazione della Legge Galli .
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