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Comitato di Torino, il Governo scrive fusioni e aggregazioni tra aziende, si legge privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni

Comitato_TorinoIl Governo scrive fusioni e aggregazioni tra aziende,
si legge privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni

Il Governo negli ultimi mesi ha definito come uno degli obiettivi principali il favorire, o meglio l'imporre processi di fusione e aggregazione tra aziende che gestiscono i servizi pubblici locali. La realizzazione di questo piano in realtà comporterà la definitiva consegna dei beni comuni ai capitali finanziari. Vanno esplicitamente in questa direzione:
  • il piano sulla "spending review" che punta alla "riduzione da 8.000 a 1.000" “ delle società partecipate
  • il decreto "Sblocca Italia" che, modificando profondamente la disciplina riguardante la gestione dell'acqua, arriva ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individua, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi;
  • la legge di stabilità in cui probabilmente verranno inserite le norme volte a imporre agli Enti Locali la collocazione in borsa delle azioni delle aziende che gestiscono servizi pubblici. Si tratterebbe di un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote al mercato azionario per “fare cassa”  che il Governo libererebbe dai vincoli del patto di stabilità e quindi da spendere subito.

In questa partita giocherà un ruolo determinante Cassa Depositi e Prestiti che ha annunciato di mettere a disposizione 500 milioni di Euro.

È in atto un'accelerazione della discussione pubblica attraverso una propaganda che induce a ritenere ineluttabile questo  processo  con i soliti argomenti sull'eccessiva frammentazione delle aziende, la necessità di ridurre gli sprechi e di realizzare aziende di grandi dimensioni in grado di competere sul mercato, anche globale, e di effettuare gli investimenti.

Il reale obiettivo è invece la privatizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici locali e la loro consegna alla grande finanza. Lo dimostrano le operazioni, peraltro fallimentari,  di questi ultimi anni anche qui da noi,  delle progressive fusioni  AEM + AMGA → IRIDE + ENIA → IREN [1], come documenta lo studio reso pubblico nella conferenza stampa del 7 dicembre 2012 (http://www.acquapubblicatorino.org/dwd/FSU/FSU_def.pdf). Un esposto alla Corte dei Conti nel gennaio 2013 non ha finora avuto esito.

Lungi dal creare valore in quelle aziende, la finanza speculativa se ne sta impadronendo a danno della Città, degli utenti, dei lavoratori dipendenti dalle aziende stesse.

Con le scelte di questi giorni  il Governo espropria i consigli comunali dei loro poteri e allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi serve una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.

Oggi più che mai la scelta del governo  non deve essere perseguita. Al contrario è necessario dare seguito alla volontà popolare espressa con il referendum del 2011 e quindi sottrarre l'acqua e i servizi pubblici dalle logiche di mercato e di profitto.

Nel denunciare  la gravità del disegno governativo, dichiariamo sin da subito che ci mobiliteremo per contrastarlo.

Torino, 8 ottobre 2014

Forum italiano dei movimenti per l’acqua - Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

www.acquapubblicatorino.org - tel. 388 8597492

 


[1] In un anno la multi utility rossa ha perso in borsa il 76% - Italia oggi, luglio 2012

volantino Acqua pubblica2018