Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Salerno 11/10, assemblea macroregionale "Per il diritto all'acqua contro la privatizzazione dei beni comuni"

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Report assemblea macroregionale
Per il diritto all'acqua contro la privatizzazione dei beni comuni
Salerno, 11 Ottobre 2014
 
Presenze: Comitato Acqua Pubblica Salerno, Coordinamento Campano Comitati Acqua Pubblica, Comitato Acqua Pubblica Napoli, Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri", Coordinamento Basilicata Comitati Acqua Pubblica, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone, Comitato Acqua Pubblica Portici, Comitato Acqua Pubblica San Giorgio a Cremano, Comitato Acqua Pubblica Marigliano, Comitato Acqua Pubblica Siano, Comitato Acqua Pubblica Cilento, Cittadini cinque stelle Salerno, Codacons Campania, Spazio Riff Raff Salerno, USB Salerno, Controsemestre popolare Napoli, Padre Alex Zanotelli, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

Ore 10.00-13.30 - Assemblea “Per il diritto all'acqua contro la sua privatizzazione”

Ore 10.00-10.45
Saluti del Comitato Acqua Pubblica Salerno
Interventi programmati:
  • Perchè difendere l'acqua come diritto umano e i beni comuni (Padre Alex Zanotelli)
  • La battaglia per l'acqua pubblica e contro la sua privatizzazione in Campania (Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua)
  • Riforma delle autonomie locali, quali conseguenze per il ruolo degli Enti Locali e per la partecipazione della cittadinanza (Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone)
  • A partire dagli strumenti (Osservatorio popolare) e dalle campagne (Obbedienza civile, ripubblicizzazione) del movimento per l'acqua, oltre a quella in costruzione di costituzionalizzazione del diritto all'acqua e dei diritti della natura, per contrastare i nuovi processi di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni (Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua)
Ore 10.45-13.30
Discussione generale
Ore 13.30-14.30 - Pausa pranzo
Ore 14.30-17.00 – Assemblea aperta “Verso una campagna contro la privatizzazione e la finanziarizzazione dei beni comuni”
Come rafforzare i nessi e costruirne nuovi con le realtà sociali, a partire dalla costruzione della “scuola dei beni comuni”, per costruire una campagna contro la privatizzazione e la finanziarizzazione dei beni comuni.

L'assemblea ha visto la partecipazione da parte dei comitati per l'acqua della Campania e delle regioni limitrofe oltre ad alcune realtà attive sui beni comuni.

La discussione ha preso avvio con un saluto e un primo intervento da parte del comitato di Salerno in cui sono state presentate le attività e le iniziative in campo in questo momento, a partire dalla costruzione di una campagna volta al contrasto dell’applicazione del deposito cauzionale in bolletta e una rete di realtà che si battono a difesa dei beni comuni, pur segnalando la difficoltà a costruire un vero e proprio Forum. Inoltre il comitato di Salerno ha tenuto a condividere con tutti i presenti la volontà di dedicare l'assemblea macroregionale alla resistenza del popolo curdo soprattutto rispetto ai processi di mercificazione perpetrati attraverso la costruzione di grandi dighe.

Il secondo intervento introduttivo svolto da Padre Alex ha innanzitutto sottolineato l'importanza della riunione a carattere macroregionale e come questa debba essere una modalità da ripetere nel futuro ponendosi l'obiettivo di coinvolgere i comitati assenti. E' stato evidenziato come si assista ad un forte riavvio dei processi di privatizzazione e mercificazione dei beni comuni a tutti i livelli: locale mediante il collegato alla legge finanziaria regionale campana voluto dal Presidente Caldoro; nazionale attraverso i provvedimenti governativi (dl "Sblocca Italia" etc etc); globale tramite i trattati internazionali TTIP e CETA. In questo contesto è stato fatto un richiamo ai quattro elementi fondamentali, acqua, terra, aria e fuoco, quali elementi da cui partire per la difesa dei beni comuni. E' stato anche rimarcato come le istituzioni europee giochino un ruolo decisivo nel favorire questi processi. La situazione che vede la Regione Campania in prima file nel rilanciare la privatizzazione del servizio idrico è stata descritta nella sua gravità. Per quanto concerne il livello nazionale e la necessità di contrastare i nuovi processi di privatizzazione è stato suggerito da una parte di richiedere un incontro ai parlamentari, a partire da quelli aderenti all'intergruppo sull'acqua, e dall'altra di rinnovare l'interlocuzione con il mondo cattolico nella sua più ampia accezione con il fine di coinvolgere di nuovo le diverse realtà che vi fanno riferimento. In ultimo è stato sottolineato l'aggravarsi della crisi democratica.

Il terzo intervento ha riportato un aggiornamento su quanto sta accadendo sulla vicenda ABC Napoli e la relativa modifica dello statuto, oltre alla necessaria messa in sicurezza. A riguardo si sta lavorando affinchè la delibera di Giunta di modifica statutaria sia ritirata prima del suo arrivo in Consiglio Comunale. Inoltre è stata sottolineata l'importanza che i comitati per l'acqua e quelli attivi sui beni comuni possano incidere con proprie proposte sulla costituenda Città metropolitana con particolare riferimento alla definizione dello statuto. In ultimo è stato relazionato in merito alla situazione regionale e al tentativo da parte del Presidente Caldoro di privatizzare il servizio idrico. Su tale punto è stato riportato come il coordinamento regionale intenda muoversi per contrastare l'operazione, da una parte lanciando una serie di campagne di mobilitazione e attivazione, e dall'altra verificando la possibilità d'impugnare alcuni atti amministrativi.

Il quarto intervento si è concentrato sui processi involutivi delle istituzioni cui dovrebbe fare riferimento una gestione pubblica. A riguardo è stato evidenziato come l’attuale quadro politico ed istituzionale presenti aspetti di novità tanto gravi e pesanti da richiedere una valutazione attenta da parte del movimento per l'acqua. E' stato rimarcato come tali processi involutivi da un lato siano il prodotto delle modalità attraverso cui agisce il Governo (superamento dei corpi intermedi, la pretesa di relazionarsi direttamente col singolo cittadino, la sostituzione del confronto con l’annuncio in nome di un’investitura elettorale, il decisionismo assunto in sedi extra-istituzionali), e dall'altro le cosiddette riforme (quelle costituzionali, quella della pubblica amministrazione, delle autonomie locali e delle relative competenze, della spending review e la costituzionalizzazione dell’obbligo di pareggio di bilancio). Tutto ciò passa anche attraveso il tentativo di liquidazione della stessa democrazia rappresentativa e di delegittimazione delle istituzioni democratiche, provocando di fatto un'involuzione autoritaria delle stesse e una perdita, anche formale, del loro controllo da parte dei cittadini. Nella stessa direzione va il riordino delle autonomie locali e delle loro competenze, con un sostanziale svuotamento di sovranità degli enti locali di prossimità a favore delle aree metropolitane e dell’unione dei comuni. In ultimo è stato sottolineato come sia necessario che il movimento per l'acqua prenda posizione e parola in merito avanzando proposte concrete.

Successivamente è stata svolta una relazione in merito all'attuale contesto politico e sociale che il movimento per l'acqua si accinge ad attraversare. In particolare è stato ricostruito il piano attraverso il quale il Governo intende rilanciare con forza le privatizzazioni nei prossimi mesi. E' stato riportato come, per quanto concerne i servizi pubblici locali e, quindi, anche il servizio idrico, questo passerà attarverso tre strumenti:

  • il piano sulla "spending review" che prevederà aggregazioni e fusioni individuando sostanzialmente dei poli aggregativi nelle grandi multiutilities. Per favorire tali processi Cassa Depositi e Prestiti ha annunciato di mettere a disposizione 500 mln di € divenendo dunque uno degli attori protagonisti;
  • il decreto "Sblocca Italia" che oltre a costruire un piano complessivo di aggressione ai beni comuni, contiene delle norme che, modificando profondamente la disciplina riguardante la gestione dell'acqua e arrivando ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale, mirano di fatto alla privatizzazione del servizio idrico. Anche questo provvedimento, quindi, appare ispirarsi agli stessi principi della "spending review", ovvero individuare dei poli aggregativi nelle grandi aziende e multiutilities;
  • la legge di Stabilità in cui, probabilmente, verranno inserite quelle norme volte a imporre agli Enti Locali la collocazione in borsa delle azioni delle aziende che gestiscono servizi pubblici, oltre a quelle che costringono alla loro fusione e accorpamento secondo le prescrizioni previste dal piano sulla “spending review”. E si arriverebbe, addirittura, a costruire un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote al mercato azionario per poter usufruire delle somme derivanti dalla vendita, che il Governo pensa bene di sottrarre alle tenaglie del patto di stabilità. Ciò si configura come una vera e propria finanziarizzazione dei beni comuni.
E' stato sottolineato come i tempi previsti per l'attuazione di questo piano siano abbastanza brevi e il tutto dovrà conlcudersi con l'approvazione della legge di stabilità nel mese di novembre.

Pertanto di fronte a questo quadro si è sollecitata una riflessione su quali iniziative e azioni il movimento per l'acqua vuole mettere in campo da subito per scongiurarne gli esiti, a partire dagli strumenti, come ad es. l'Osservatorio popolare sull'acqua e sui beni comuni e la proposta di costruire la "scuola dei beni comuni", dalla riattualizzazione delle campagne storiche (ripubblicizzazione e Obbedienza civile) e quelle in via di strutturazione (costituzionalizzazione).
E' stata sottolineata anche l'importanza di muoversi nella direzione di rafforzare i nessi e la costruzione di percorsi in sinergia con le altre realtà e movimenti sociali attivi sui beni comuni.
Inoltre è stata evidenziata la necessità di rafforzare l'identità del movimento per l'acqua riprendendo la narrazione originaria sul tema del diritto all'acqua sotto i suoi più diversi aspetti, oltre a riuscire a mantenere il livello di mobilitazione territoriale coordinato con quello nazionale.
In ultimo è stato riportato che dalle due precedenti assemblee macroregionali è emersa una proposta di calendario di mobilitazione aggiornata a seguito della convocazione del presidio a Montecitorio:

  • 15-16 ottobre, presidio in Piazza Montecitorio a Roma contro il decreto "Sblocca Italia";
  • 7-8 novembre, mobiltiazione a carattere territoriale sulle multiutilities;
  • 14 Novembre, attraversamento dello sciopero sociale organizzato dal percorso dello "Strike Meeting";
  • seconda metà di novembre, manifestazioni regionali da costruire in collaborazione con altre realtà attive sui beni comuni;
  • costruire la partecipazione per la manifestazione a Bruxelles entro Dicembre.
L'assemblea ha poi condiviso di svolgere una serie di interventi da parte dei comitati presenti e provenienti da altre regioni.

La discussione ha dunque preso spunto da questi interventi introduttivi ed è stata ampia e articolata sviluppandosi per l'intero pomeriggio.
Di seguito si riportano gli elementi e i temi su cui si è giunti a condivisione.

  • riconoscimento di un netto cambio di fase in direzione del rilancio dei processi di privatizzazione sia a livello locale che nazionale;
  • rilanciare l'iniziativa culturale riprendendo la narrazione originaria sul tema dell'acqua come bene comune anche come strumento rafforzativo dell'identità del movimento per l'acqua e recuperando la memoria e l'appartenenza al territorio;
  • riconoscimento di progressivo restringimento degli spazi di agibilità politica e approfondimento della crisi democratica, oltre ad un'involuzione autoritaria delle istituzioni democratiche. In merito a ciò è stato condiviso di proporre la costruzione di un gruppo di lavoro per l'elaborazione di una proposta inerente gli statuti delle Città Metropolitane;
  • necessità di attivare maggiori energie ed impegno per preservare la qualità dell'acqua, soprattutto a partire dalla consapevolezza circa la rilevanza delle problematiche ambientali e in particolare dell'inquinamento delle falde acquifere derivante da estrazione di idrocarburi, rifiuti tossici, impatto delle grandi opere etc etc. Tutto ciò appare ancor più aggravato dalle norme inserite nel decreto "Sblocca Italia" che avranno un forte impatto sia sulla risorsa idrica che sull'ambiente in generale;
  • costruire un percorso di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione volto al contrasto delle privatizzazioni da intrecciare con altri percorsi, in grado di realizzare un rapporto di forza tale da rendere efficace la battaglia;
  • riconoscimento della rilevanza della questione dei distacchi e come dietro la diffusione massiccia di tale pratica da parte dei gestori si celi il tentativo di equiparare ancor di più il servizio idrico agli altri servizi pubblici dimostrando che anche questo servizio può essere staccato giungendo ad eliminare di fatto le "peculiarità" dell'acqua. Ciò permetterebbe di rendere ancor più appetibile il servizio idrico alle lobbies economiche e finanziarie soprattutto in un momento in cui si rilanciano fortemente i processi di privatizzazione. Di fronte a ciò si è condivisa la necessità di trovare una strategia forte per contrastare tale pratica;
  • richiedere un incontro ai parlamentari aderenti all'intergruppo per l'acqua bene comune;
  • condivisione della proposta di costruzione della scuola dei beni comuni, come processo che si può attivare nei territori mettendo insieme le esperienze presenti;
  • sostegno e partecipazione al presidio del 15 e 16 ottobre a Roma "Blocca lo Sblocca Italia";
  • convinzione che lo spazio in cui si è svolta la discussione, a carattere macroregionale, possa avere una continuità nel tempo;
  • sostegno alla battaglia e alle campagne volta al contrasto della privatizzazione dell'acqua campana proposta da Caldoro e alla messa in sicurezza di ABC Napoli.

 

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Salerno, 11 Ottobre 2014 (Ore 10-17)

Assemblea macroregionale

Per il diritto all'acqua contro la privatizzazione dei beni comuni

CASA NAZARETH

VIA GUARIGLIA (QUARTIERE EUROPA)

Nel corso degli ultimi mesi è sempre più evidente come il Governo attuale, in perfetta sintonia con i governi precedenti, stia perseguendo la mercificazione dei beni comuni, la precarizzazione del lavoro e della vita, la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, per non trascurare il restringimento dei diritti e della democrazia mediante gli attacchi alla Costituzione con le annunciate riforme istituzionali.

La battaglia per il diritto all'acqua, che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua porta avanti da quasi 10 anni, si inserisce esattamente in questo contesto e ne ha saputo cogliere i limiti e le debolezze, riuscendo ad ottenere diverse vittorie, a partire da quella referendaria.

E' altrettanto evidente, però, che anche nella nostra battaglia rischiamo di essere costretti ad una posizione difensiva, dovuta ad un nuovo, profondo e determinato attacco, che il Governo intende mettere in campo a partire dall'autunno attraverso il rilancio delle privatizzazioni su larga scala.

Un processo che dovrebbe portare ad una riduzione delle aziende partecipate dagli Enti Locali “da 8 mila a mille”, per usare lo slogan governativo, mediante fusioni e incorporazioni in cui le grandi multiutilities rappresenteranno i poli aggregativi, oltre alla collocazione in borsa delle quote azionarie dei comuni. Ciò si configura di fatto come un’operazione lobbistica, estranea agli interessi collettivi e che allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi, invece, serve una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.

Una strategia, questa, figlia delle solite politiche che, con la scusa della riduzione del debito, punta a mettere sul mercato ciò che appartiene a tutte e tutti, producendo una gravissima lesione e compressione dell'autonomia degli Enti Locali, un attacco frontale ai diritti delle cittadine e dei cittadini, una generalizzata privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni, una rinnovata aggressione all'ambiente e agli ecosistemi. Tutto ciò ha già preso forma con il nuovo decreto "Sblocca Italia" e si concretizzerà definitivamente nella prossima legge di stabilità.

Crediamo sia determinante rilanciare una visione alternativa, costruire un'alleanza sociale per i beni comuni che, a partire dalla valorizzazione delle campagne proprie del movimento per l'acqua, dia vita ad una mobilitazione sociale diffusa e ampia.

Per tutte queste ragioni invitiamo tutte e tutti a partecipare all'assemblea macro-regionale (Lazio, Campania, Calabria, Basilicata e isole) del movimento per l'acqua che si terrà a Salerno sabato 11 ottobre. Per avviare un confronto, anche insieme ad altre realtà che si battono per i beni comuni, su quali proposte, strumenti e iniziative mettere in campo che siano in grado di rispondere efficacemente alla sfida che ci si pone davanti, per impedire la vendita di ciò che a tutte e tutti appartiene e costruire le basi per un altro modello sociale, fondato sulla riappropriazione sociale dei beni comuni e sulla gestione partecipativa degli stessi.

 

Programma

CASA NAZARETH

VIA GUARIGLIA (QUARTIERE EUROPA)

SABATO 11 OTTOBRE, ORE 10 - 17

 

Ore 10.00-13.30 - Assemblea “Per il diritto all'acqua contro la sua privatizzazione”

  • Ore 10.00-10.45

Saluti del Comitato Acqua Pubblica Salerno

Interventi programmati:

  • Perchè difendere l'acqua come diritto umano e i beni comuni (Padre Alex Zanotelli)
  • La battaglia per l'acqua pubblica e contro la sua privatizzazione in Campania (Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua)
  • Riforma delle autonomie locali, quali conseguenze per il ruolo degli Enti Locali e per la partecipazione della cittadinanza (Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone)
  • A partire dagli strumenti (Osservatorio popolare) e dalle campagne (Obbedienza civile, ripubblicizzazione) del movimento per l'acqua, oltre a quella in costruzione di costituzionalizzazione del diritto all'acqua e dei diritti della natura, per contrastare i nuovi processi di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni (Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua)
  • Ore 10.45-13.30

Discussione generale

Ore 13.30-14.30 - Pausa pranzo

Ore 14.30-17.00 – Assemblea aperta “Verso una campagna contro la privatizzazione e la finanziarizzazione dei beni comuni”

volantino Acqua pubblica2018