Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

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La lettera di Federutility sulla staffetta dell'acqua e le nostre risposte (in blu)

Gentile Spitella,
lei ha provato a mettersi in contatto con il Forum che le ha risposto. Se le fosse sfuggita la mail, per sua comidità, copio qui sotto le sue osservazioni e le nostre risposte.
Luca Faenzi - Ufficio Stampa Forum dei Movimenti per l'Acqua
NON E’ VERO CHE Federutility rappresenta “quelli che vogliono privatizzare l’acqua” Federutility associa dal 1947 (prima si chiamava Federgasacqua) TUTTI i gestori dell’acqua e in Italia sono tutti totalmente pubblici o a maggioranza pubblica. La lista degli associati è pubblica su www.federutility.it
RISPOSTA: Federutility associa enti di diritto privato in molti dei quali i privati hanno larga partecipazione. La gestione privatistica della risorsa idrica, così come la intende l'Associazione, è finalizzata al raggiungimento del massimo profitto. Ciò che il Forum contesta è tale natura privatistica delle aziende che gestiscono il servizio idrico, essendo esse Società per Azioni spesso quotate in borsa. Singolare che dopo un anno e mezzo di campagna referendaria non si sia ancora compreso questo passaggio.
NON E’ VERO CHE è stata organizzata per appropriarsi del risultato del referendum. Telefonate, mail, progetti in bozza traFederutility e Mismaonda, possono dimostrare che da oltre un anno (non si parlava ancora di referendum) si stava organizzando il Festival dell’acqua a Genova e la Staffetta in dodici città.
RISPOSTA: L'antefatto è errato. Tra aprile e luglio 2010 sono state raccolte un milione e quattrocentomila firme, Consegna in Cassazione il 19 luglio 2010. La più grande raccolta di firme nella storia della Repubblica Italiana. Dunque, un anno fa, si parlava eccome di referendum. Inoltre la dicitura “in continuità con il referendum” con la quale avete presentato il Festival ben si prestava ad una interpretazione errata dell'iniziativa.
NON E’ VERO CHE la federazione si sia espressa contro il referendum. I Comunicati stampa sono pubblici, sul sito, nei “comunicati stampa” www.federutility.it.
RISPOSTA: Si legga l'articolo “Referendum, a rischio anche quello sull'acqua” (Repubblica, 22 aprile 2011) in cui raccoglie una dichiarazione del presidente di Federutility Roberto Bazzano comparsa nelle agenzie e mai rettificata o smentita: “Chiediamoci seriamente se non sia il caso di evitare un referendum che ha sempre più un taglio puramente ideologico”.
Oppure si legga “Non basta lo stop ai referendum, ora più investimenti nell'acqua” (Sole24ore – 28 aprile 2011, intervista a Roberto Bazzano, Presidente di Federutility)
Se Federutility non era contraria ai referendum, avrebbe dovuto avvertire anche il suo presidente. E se Federutility fosse stata distratta allora può ancora recuperare ed applicarli, questi benedetti referendum. Per il secondo quesito basterebbe togliere il 7% di remunerazione del capitale dalle bollette dei cittadini.
NON E’ VERO CHE la staffetta sia costata 450 mila euro. Magari la federazione avesse tutti quei soldi! La staffetta costa meno di un terzo di quella cifra. Ogni azienda ha contribuito con la somma di 10mila euro, tutto compreso.. Nessuno ci specula, vengono solo pagate le persone che lavorano per raggiungere 12 città e per pagare la logistica, gli alberghi, l’organizzazione e i materiali di comunicazione.
RISPOSTA: La cifra di 450mila euro è stata ripresa dalla conferenza stampa di presentazione del Festival dell'acqua a Genova, in cui si è affermato (senza che nessuno abbia mai smentito) che Festival e staffetta sarebbero costati quella cifra.
NON E’ VERO CHE i costi della staffetta ricadono sulle bollette dei cittadini. Tutti gli anni la federazione, le aziende e le associazioni di settore, fanno iniziative con le scuole o nelle piazze per sensibilizzare il pubblico sul risparmio idrico e sull’acqua di rubinetto. La promozione di eventi e la comunicazione “educativa” si traduce in risparmi di consumi e benefici per l’ambiente. La comunicazione è parte integrante del lavoro delle aziende (come nel caso della raccolta differenziata).
RISPOSTA: Come da voi indicato la Staffetta dell'Acqua è sostenuta e finanziata dalle aziende associate a Federutility. Il fatturato di tali aziende deriva alla gestione del servizio idrico e dunque dalle bollette dei cittadini. Dire che il Festival dell'acqua e la staffetta, eventi in cui si mistifica il referendum votato da 27 milioni di italiani, vengano finanziati dalle bollette degli stessi non è errato.
INFINE CHIEDIAMO DI NON CONTESTARE PIETRO MENNEA!!
Il campione mondiale è stato scelto perché rappresenta il miglior testimonial di una “staffetta”. Mennea non c’entra nulla conFederutility ma ha accettato di rappresentare l’acqua ed il risparmio idrico per la positività del messaggio sul risparmio e la tutela delle risorse. Tutto il compenso riservatogli viene donato in beneficienza tramite la sua fondazione. Preghiamo chiunque abbia un senso civico, nonostante la protesta verso Federutility, di non mancare di rispetto ad un campione internazionale che è stato l’orgoglio dell’Italia dell’atletica leggera per oltre venti anni.
RISPOSTA: Chi decide di prendere parte ad una iniziativa si assume le responsabilità delle sue azioni. Si può essere ammiratori del Mennea campione e allo stesso tempo in disaccordo con Mennea testimonial di una campagna sbagliata nei modi, nei messaggi e nei contenuti.

NON E’ VERO CHE Federutility rappresenta “quelli che vogliono privatizzare l’acqua” Federutility associa dal 1947 (prima si chiamava Federgasacqua) TUTTI i gestori dell’acqua e in Italia sono tutti totalmente pubblici o a maggioranza pubblica. La lista degli associati è pubblica su www.federutility.it

Federutility associa enti di diritto privato in molti dei quali i privati hanno larga partecipazione. La gestione privatistica della risorsa idrica, così come la intende l'Associazione, è finalizzata al raggiungimento del massimo profitto. Ciò che il Forum contesta è tale natura privatistica delle aziende che gestiscono il servizio idrico, essendo esse Società per Azioni spesso quotate in borsa. Singolare che dopo un anno e mezzo di campagna referendaria non si sia ancora compreso questo passaggio.

NON E’ VERO CHE è stata organizzata per appropriarsi del risultato del referendum. Telefonate, mail, progetti in bozza traFederutility e Mismaonda, possono dimostrare che da oltre un anno (non si parlava ancora di referendum) si stava organizzando il Festival dell’acqua a Genova e la Staffetta in dodici città.

L'antefatto è errato. Tra aprile e luglio 2010 sono state raccolte un milione e quattrocentomila firme, Consegna in Cassazione il 19 luglio 2010. La più grande raccolta di firme nella storia della Repubblica Italiana. Dunque, un anno fa, si parlava eccome di referendum. Inoltre la dicitura “in continuità con il referendum” con la quale avete presentato il Festival ben si prestava ad una interpretazione errata dell'iniziativa.

NON E’ VERO CHE la federazione si sia espressa contro il referendum. I Comunicati stampa sono pubblici, sul sito, nei “comunicati stampa” www.federutility.it.

Si legga l'articolo “Referendum, a rischio anche quello sull'acqua” (Repubblica, 22 aprile 2011) in cui raccoglie una dichiarazione del presidente di Federutility Roberto Bazzano comparsa nelle agenzie e mai rettificata o smentita: “Chiediamoci seriamente se non sia il caso di evitare un referendum che ha sempre più un taglio puramente ideologico”Oppure si legga “Non basta lo stop ai referendum, ora più investimenti nell'acqua” (Sole24ore – 28 aprile 2011, intervista a Roberto Bazzano, Presidente di Federutility). Se Federutility non era contraria ai referendum, avrebbe dovuto avvertire anche il suo presidente. E se Federutility fosse stata distratta allora può ancora recuperare ed applicarli, questi benedetti referendum. Per il secondo quesito basterebbe togliere il 7% di remunerazione del capitale dalle bollette dei cittadini.

NON E’ VERO CHE la staffetta sia costata 450 mila euro. Magari la federazione avesse tutti quei soldi! La staffetta costa meno di un terzo di quella cifra. Ogni azienda ha contribuito con la somma di 10mila euro, tutto compreso.. Nessuno ci specula, vengono solo pagate le persone che lavorano per raggiungere 12 città e per pagare la logistica, gli alberghi, l’organizzazione e i materiali di comunicazione.

La cifra di 450mila euro è stata ripresa dalla conferenza stampa di presentazione del Festival dell'acqua a Genova, in cui si è affermato (senza che nessuno abbia mai smentito) che Festival e staffetta sarebbero costati quella cifra.Si veda quiqui e qui 

NON E’ VERO CHE i costi della staffetta ricadono sulle bollette dei cittadini. Tutti gli anni la federazione, le aziende e le associazioni di settore, fanno iniziative con le scuole o nelle piazze per sensibilizzare il pubblico sul risparmio idrico e sull’acqua di rubinetto. La promozione di eventi e la comunicazione “educativa” si traduce in risparmi di consumi e benefici per l’ambiente. La comunicazione è parte integrante del lavoro delle aziende (come nel caso della raccolta differenziata).

Come da voi indicato la Staffetta dell'Acqua è sostenuta e finanziata dalle aziende associate a Federutility. Il fatturato di tali aziende deriva alla gestione del servizio idrico e dunque dalle bollette dei cittadini. Dire che il Festival dell'acqua e la staffetta, eventi in cui si mistifica il referendum votato da 27 milioni di italiani, vengano finanziati dalle bollette degli stessi non è errato.

INFINE CHIEDIAMO DI NON CONTESTARE PIETRO MENNEA!!Il campione mondiale è stato scelto perché rappresenta il miglior testimonial di una “staffetta”. Mennea non c’entra nulla conFederutility ma ha accettato di rappresentare l’acqua ed il risparmio idrico per la positività del messaggio sul risparmio e la tutela delle risorse. Tutto il compenso riservatogli viene donato in beneficienza tramite la sua fondazione. Preghiamo chiunque abbia un senso civico, nonostante la protesta verso Federutility, di non mancare di rispetto ad un campione internazionale che è stato l’orgoglio dell’Italia dell’atletica leggera per oltre venti anni.

Chi decide di prendere parte ad una iniziativa si assume le responsabilità delle sue azioni. Si può essere ammiratori del Mennea campione e allo stesso tempo in disaccordo con Mennea testimonial di una campagna sbagliata nei modi, nei messaggi e nei contenuti.

volantino Acqua pubblica2018