Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Perdere la casa per non aver pagato le bollette dell’acqua?

TarantoComunicato Stampa
Taranto, 22 dicembre 2011

Lo “Sportello Acqua Bene Comune” di Paolo VI esprime sconcerto riguardo le recenti lettere inviate dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Taranto (IACP) a diverse decine di famiglie delle “Case Bianche” del quartiere Paolo VI.

Nelle suddette lettere, con allegato bollettino, viene intimato di pagare entro fine mese, sul conto corrente intestato a IACP, alcune presunte ingenti morosità che i cittadini avrebbero accumulato nel corso del tempo nei confronti del gestore del Servizio Idrico Acquedotto Pugliese S.p.A.

“Bollettini” che esigono il pagamento, in questi pochi giorni che intercorrono alla fine del mese, di somme che nella maggior parte dei casi superano abbondantemente il migliaio di euro per nucleo familiare, pena l’attivazione di azioni giudiziarie che porterebbero alla risoluzione del contratto di locazione.  “Pagare le bollette dell’acqua per non perdere la casa?”: un triste, tristissimo regalo di Natale!

Risulta quindi incredibile che nel periodo di maggiore crisi economica per gli Italiani siano ancora una volta i più deboli a correre il rischio di perdere il diritto alla casa per non aver pagato il servizio idrico, cioè l’acqua che è un diritto universale.

Siamo consapevoli che i “costi operativi”del SII (servizio idrico integrato) debbono essere riconosciuti dall’utenza al gestore del servizio, contribuendo secondo i principi Costituzionali (Art. 53), ma non troviamo accettabile che IACP intimi la risoluzione del contratto di locazione per un presunto debito dei cittadini nei confronti di AqP S.p.A.

Dobbiamo sottolineare, tra l’altro, che attualmente nella tariffa del SII (servizio idrico integrato) risulta ancora presente la quota illegittima, abrogata dal referendum di giugno, del “7% di Remunerazione del Capitale Investito” (la quota che garantisce il profitto sull’acqua) che il gestore AQP SpA sta facendo pagare a tutti i cittadini pugliesi e anche, ovviamente, agli utenti di Taranto e del quartiere Paolo VI.

Chiediamo a IACP di ritirare questa azione inaccettabile e infelice, visto che i nuclei familiari, a maggior ragione in questo periodo, non potrebbero pagare somme così rilevanti in così poco tempo; chiediamo che il diritto alla casa non venga messo in discussione, tantomeno se la causa è dovuta alla presunta morosità per l’accesso all’acqua potabile.

Confidiamo invece che l’istituto apra un dialogo con la cittadinanza spiegando il perché IACP rivendica le presunte morosità per conto dell’ Aquedotto Pugliese, e contemporaneamente chiediamo a IACP di attivarsi nei confronti di AQP per esigere l’abrogazione della “Remunerazione del Capitale” dalla tariffa del Servizio Idrico così come deciso dalla volontà della maggioranza degli italiani a Giugno.

Al Comune di Taranto, che ha mostrato sensibilità sul tema dell’Acqua Pubblica, chiediamo di attivarsi attraverso l’AIP (Autorità Idrica Pugliese, ex ATO) per far cessare la sospensione, e per attivare quindi le agevolazioni in favore delle così dette “utenze deboli”, già previste dal 2010 dall’ATO Idrico della Puglia e non ancora effettive.

 

“Sportello Acqua Bene Comune”  Paolo VI – Taranto

volantino Acqua pubblica2018