Un’altra frenata alla gestione mercantile dell’acqua Il Consiglio comunale di Torino riprende in mano il governo della nostra acqua
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- Pubblicato: Lunedì, 04 Aprile 2016 11:55
Giovedì 31 marzo il Consiglio Comunale di Torino ha preso atto che da qui al 2033 SMAT investirà 1 miliardo e mezzo di euro nel Sistema Idrico Integrato di Torino metropolitana, finanziato per il 70% dalla tariffa e con l’emissione di obbligazioni per 100-150 milioni di euro.
Il Comitato Acqua Pubblica di Torino aveva ravvisato fin dall’inizio di questo programma, gravi inadempienze normative e concreti pericoli:
- I Comuni, proprietari al 100% di SMAT, non sono stati minimamente convolti nelle scelte;
- Il Piano non è stato redatto in maniera integrata con la VAS - Valutazione Ambientale Strategica degli effetti ambientali da esso generati e quindi le priorità degli interventi previsti non sono per nulla messe in relazione con la valutazione degli aspetti ambientali, primo fra tutti lo stato quantitativo e qualitativo della risorsa acqua
- Trascurata la salvaguardia della risorsa acqua, della sua qualità e la riduzione dello spreco idrico (162.000.000 di metri cubi d’acqua prelevati e non usati nel 2013, ultimo dato disponibile)
- SMAT privilegia le grandi opere invece degli interventi di tutela della falda, delle fonti di captazione e della manutenzione delle reti,
- L’eccessivo indebitamento di SMAT potrebbe ricadere sui Comuni Soci che non sarebbero in grado di farvi fronte a causa delle loro difficoltà di bilancio e verrebbero così “indotti” a vendere ai privati le loro quote azionarie di SMAT
- Forte aumento delle tariffe dell’acqua.
I gruppi consiliari 5 Stelle e SEL si sono fatti carico di questi problemi, li hanno tradotti in emendamenti alla Delibera chiamando in causa la responsabilità soggettiva di ciascun consigliere comunale e del Sindaco. La delibera è stata quindi rinviata e modificata non tanto purtroppo sulle scelte prioritarie ma ripristinando però il potere di controllo del Consiglio Comunale il quale
- ha dato mandato al sindaco di “approvare il Piano solo dopo che saranno presentati tutti i documenti richiesti dalla normativa vigente, ivi compresa la Valutazione Ambientale Strategica;
- e ha deliberato al punto 1 bis) di convocare, semestralmente, la Società “SMAT S.p.A.”, presso le competenti commissioni consiliari della Città di Torino, al fine di relazionare:
a) sullo stato di realizzazione degli interventi di grande infrastrutturazione previsti nel Piano d'Ambito aggiornato (periodo 2016-2033) .....evidenziando per ciascun intervento infrastrutturale le forme di finanziamento utilizzate a copertura, nonché l’incidenza dell’autofinanziamento da tariffa;
b) sullo stato di applicazione dell’Art. 95 del Dlgs 3 aprile 2006 n. 152 (misurazione dei prelievi idrici) e del Regolamento regionale 15/R dell’11.12.2006 (aree di salvaguardia) a tutela e risparmio della risorsa idrica.”
A piccoli passi verso la democrazia dell’acqua riducendo il danno della sua attuale gestione ancora mercantile.
Continua l’impegno del Comitato Acqua Pubblica Torino per la proprietà e gestione interamente pubblica, partecipativa e senza scopo di lucro dell’Acqua Bene Comune
Torino, 31 marzo 2016.
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
via Mantova 34, 10153 Torino - www.acquapubblicatorino.org – Cell. 388 8597492