Nel febbraio scorso 7 comitati avevano diffuso un comunicato in cui si opponevano alle annunciate ulteriori privatizzazioni di rifiuti (AMIU) e trasporto pubblico (AMT), ora spa con il Comune di Genova socio unico. Per i rifiuti, si prospetta la vendita dl 40% di AMIU a Iren. Intanto l'azienda del trasporto pubblico ha annunciato 430 esuberi, per far fronte a un passivo di 6 milioni di euro.

Il comunicato, oltre a denunciare e respingere le privatizzazioni annunciate, chiedeva di avviare la pubblicizzazione dell'acqua, di pubblicare sui siti di AMIU e AMT i rispettivi bilanci, di pubblicare sul sito del Comune di Genova, oltre alla documentazione ufficiale, un documento sulla situazione economica del Comune facilmente leggibile da un cittadino di media cultura.

Questi contenuti sono stati riversati nella petizione, uno strumento di partecipazione previsto dall'art. 8 del TUEL e dall'art. 21 del Comune di Genova, ma mai usato finora, anche perché non è mai stato fatto il regolamento relativo.

Si tratta dello strumento più blando che ci sia, ma l'abbiamo scelto come primo passo utile per allargare le adesioni e consolidare il processo di convergenza tra diversi movimenti su obiettivi comuni.

Il risultato sembra corrispondere alle attese. I movimenti che partecipano a questo percorso da 7 sono diventati 14, per ora.

La conferenza stampa di stamane è stata un successo, ripresa dall'edizione del Tg3 Regionale delle 14.00.

Nella petizione, la prima richiesta è "che venga avviata la pubblicizzazione del servizio idrico genovese", e si chiede l'adozione di una delibera di indirizzo per applicare il referendum.