Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Reggio Emilia - Avanza (faticosamente) la ripubblicizzazione

Acqua pubblicaMartedi 17 si è tenuto il Forum Provinciale per l'acqua (vedi http://www.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=701&IDSezione=24850). Di seguito il report del comitato.
Era un passaggio importante perchè si è presentato lo studio di Agenia sulla fattibilità economico-finanziaria della ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato (SII) della provincia di Reggio, per conto di Agac Infrastrutture Spa.
presenti sindaci (o assessori) di: Novellara, Fabbrico, Guastalla, Baiso, Toano, S.Polo, 4Castella
(pochi purtroppo, come sempre, ma i sindaci ne avevano già parlato tra di loro nel Consiglio Locale di Atersir, a porte chiuse), Comitato ABC, sindacato, alcune associazioni.
Quello che hanno presentato è lo stesso Rapporto Preliminare che avevamo già fatto circolare (ora chiederemo lo studio completo), che dice in estrema sintesi queste cose:
- le strutture che lascia Iren sono mediamente in buono stato
- sarà necessario però continuare ad investire almeno 18-20 milioni all'anno
- l'indennizzo che deve essere dato a Iren per gli investenti fatti dal 2005 e non ancora ammortizzati è pari a circa 102 milioni di E
- se i consumi di acqua rimarranno stabili (ma negli ultimi anni sono scesi), la tariffa praticata dal nuovo gestore pubblico dovrebbe crescere in linea con l'inflazione. Se invece diminuiranno, il sistema tariffario imposto dall'Autority (AEEGSI) è tale per cui (sic !),  essendo garantiti i ricavi a fronte dei costi, la tariffa dovrà crescere maggiormente (come nel 2014, quando è cresciuta del 6,5% o nel 2015: 3,8%)
- oggi Iren impiega nel Servizo Idrico Integrato (SII) reggiano 313 lavoratori (equivalenti) a tempo pieno, che dovranno essere presi in carico dal nuovo gestore pubblico
- il fabbisogno finanziario per far partire il nuovo gestore è di circa 125/130 milioni di Euro (indennizzo più investimenti),
poi però si autofinanzierà con la ns tariffa, che consentirà nei 25 anni di concessione di rientrare dell'indennizzo a Iren e di tutti gli investimenti futuri.
Per partire però questi soldi devono essere anticipati. Che è cosa molto diversa dal dire che "questa operazione costerà ai comuni 130 milioni". In realtà non costerà niente, ma bisogna trovare i finanziamenti da anticipare.
E qui c'è una differenza importante tra la prima versione circolata dello studio e quella presentata ieri.
Nella prima si ipotizzava che 50 milioni circa di quei 130 li avrebbero dovuti mettere (anticipare) di tasca propria i Comuni, per mettere il nuovo soggetto gestore in condizione di poter chiedere a prestito alle banche altri 80 milioni.
Nella seconda, pare a seguito della levata di scudi di molti sindaci, l'impegno diretto dei sindaci scompare e quindi si ipotizza di prendere tutto a prestito.
Cosa non impossibile secondo lo stesso Lanari, direttore del gestore pubblico di Gorizia che fa da consulente a Tutino. Nel loro caso è andata così, quando hanno scorporato il SII dalla precedente multiutility (percorso del tutto simile al nostro).
Le banche d'altra parte dovrebbero prestare a un soggetto che non presenta rischi, dovendo gestire un attività sana, il cui risultato economico è garantito dalla tariffa (se non sarà gestita da incapaci, cosa che diamo per scontata).
SE sarà indispensabile, i Comuni potranno offrire in pegno le azioni di Iren di loro proprietà per la quota eccedente il patto di stabilità (che è stato detto che vincolerà i comuni a non scendere sotto il 51% fino al 2017). Queste azioni valgono oggi (a quotazioni di borsa) circa 30-35 milioni. E qui Tutino si è corretto perchè aveva stimato poche settimane fa qs valore in circa 40 milioni.
Comunque Tutino e Lanari si sono impegnati a dire qualcosa di definitivo a qs proposito tra 1 mese e mezzo al massimo.
E' evidente che qs è il punto cruciale, ma i timori di chi, prima della riunione, diceva che il processo di ripubblicizzazione si stava fermando perchè i sindaci non erano più d'accordo, paiono essere infondati.
A questo proposito Tutino, nella successiva riunione della Commissione del Comune di Reggio, ha detto espressamente, rispondendo a una domanda di Bertucci, che il processo di ripubblicizzazione è POLITICAMENTE IRREVERSIBILE. Certo bisogna trovare le soluzioni tecniche, e non devono intervenire normative dall'alto (dal Governo) di segno opposto (cosa che invece a noi preoccupa molto).
Un'altra cosa importante uscita ieri è che il regime di proroga attuale (la concessione a Iren è scaduta a fine 2011) scadrà a settembre 2015. Entro allora l'affidamento al nuovo gestore pubblico dovrà essere fatto.
Diversi amministratori presenti hanno posto domande sull'equilibrio  economico del futuro gestore e sono stati tranquillizzati dai consulenti di Agenia e da Lanari sulla base delle considerazioni sopra esposte.

Noi abbiamo fatto presente che c'è anche un'importante RISERVA, che è il profitto che Iren ricava attualmente dalla gestione, nell'ordine del 10% dei ricavi lordi (circa 7.7 milioni su 76 di ricavi, come risulta da fonte ufficiale Atersir, anche Iren smentisce la fondatezza di qs numeri).

Posto che il nuovo gestore pubblico non dovrà distribuire utili (in coerenza col dettato referendario), il risultato economico servirà a ridurre la tariffa e/o a finanziare gli investimenti (chiedendo così meno soldi alle banche)
Abbiamo anche posto 2 obiezioni importanti allo studio di Agenia:
- sul criterio di calcolo del Fondo di Ripristino, che è l'equivalente del fondo di ammortamento accantonato da Iren (e pagato dalla ns tariffa) per l'usura degli impianti. E' un valore molto importante, che va a detrazione dell'indennizzo che il nuovo gestore deve pagare a Iren. Secondo noi (e anche secondo Nera, il consulente che aveva prodotto il primo rapporto sulla fattibilità della ripubblicizzazione) questo Fondo dovrebbe essere rivalutato, e quindi pagato un indennizzo inferiore a Iren. Agenia invece dice che la normativa di AEEGSI non prevede la rivalutazione e nemmeno l'accordo fatto a suo tempo tra Agac Infrastrutture e Iren.
Questo è un punto molto delicato, sul quale dovremmo attrezzarci
- sul tasso di interesse che Agenia ipotizza (seppure "in via prudenziale") che si dovrà pagare alle banche per ottenere i finanziamenti necessari: 6,5%, che a noi pare assolutamente eccessivo (ma non a Lanari, che pure se ne intende....)
Se chi era presente vuole aggiungere qualcosa, anche proprie opinioni,
anche con riferimento alla successiva riunione sullo stesso tema della Commissione del Comune di Reggio,
è benvenuto
 
Poi passerei questo report alla mailing list allargata del Comitato

Penso che sarebbe necessario anche preparare una comunicazione per i sindaci, con cui dovremmo essere in costante dialogo (almeno con quelli che vogliono dialogare...)


volantino Acqua pubblica2018