Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Emilia Romagna - La posizione dei comitati sulla "restituzione"

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Tariffe acqua  - la restituzione della “remunerazione del capitale investito” - verso la decisione di ATERSIR.

La posizione dei Comitati acqua bene comune dell'Emilia Romagna.

Ferrara, 18 ottobre 2013

ATERSIR sta per deliberare la restituzione della “remunerazione del capitale investito”, periodo luglio-dicembre 2011, per effetto dell'esito referendario del 2011 e in recepimento delle direttive dell’autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG).

La formulazione del rimborso dell'AEEG prevede che dall’ammontare della remunerazione possono essere detratte alcune voci di costo, riferite al solo servizio idrico, ovvero: oneri fiscali in ragione dell’imposta effettivamente pagata; oneri finanziari effettivamente sostenuti e documentati dal gestore; accantonamenti per la svalutazione crediti, nella misura ritenuta efficiente da parte dell’Ente d’Ambito.

Nel caso di ATERSIR, da prime informazioni riferite dall’agenzia stessa, questo calcolo porta ad una restituzione di circa 9 milioni di euro per il periodo 21 luglio 2011- 31 dicembre 2011, comprensivi di interessi maturati nel frattempo. Dai calcoli effettuati dai comitati acqua pubblica della Regione invece, la cifra da restituire agli utenti sarebbe di circa 40 milioni di euro esclusi gli interessi, corrispondenti all'intero ammontare della remunerazione del capitale, per il periodo di riferimento.

 

Innanzitutto va detto che la quota di remunerazione da restituire è calcolata esclusivamente per il periodo che va dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre 2011, giustificando tale limitazione in ragione del Metodo Tariffario Transitorio (MTT), approvato il 28 dicembre 2012, che decorrerebbe dal 1 gennaio 2012: a partire da questa data non ci si deve porre il problema dell'indebito versamento della quota di remunerazione. I comitati contestano l'AEEG in quanto interviene retroattivamente in deroga al generale principio di ultrattività delle norme e degli atti amministrativi, retroattività espressamente censurata dal Consiglio di Stato con varie sentenze. Inoltre ATERSIR non ha ancora adottato il MTT, metodo che peraltro è stato impugnato dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua e da Federconsumatori presso il TAR della Lombardia e che vedrà la prima udienza svolgersi il 23 gennaio 2014. Per tale motivo sosteniamo che la restituzione dovrebbe essere effettuata anche relativamente agli anni 2012–2013, per un ammontare che si può stimare in circa 150-160 milioni di euro esclusi gli interessi.

 

In aggiunta, anche tenedo conto della delibera dell'AEEG, nel calcolo predisposto da ATERSIR, in particolare per gestori di multiutility come HERA ed IREN, non esiste  documentazione che attesti gli oneri finanziari effettivamente sostenuti per il servizio idrico. In maniera arbitraria, per HERA ad esempio, si considera la percentuale di investimenti sul servizio idrico  sul totale degli investimenti e la si traspone agli oneri finanziari per una misura del 43%. Queste aziende tuttavia accedono a mutui e collocano nel mercato finanziario le proprie necessità finanziarie, a prescindere dagli specifici investimenti sul servizio idrico. Solo a titolo di esempio, Hera pur avendo oramai un debito consolidato di circa 2miliardi 800 milioni di euro, ha erogato in questi anni ai propri azionisti circa 800 milioni di dividendi. E' chiaro che parte di questo debito poteva essere eliminato, infatti HERA avrebbe potuto reinvestire tutti gli utili in investimenti.

E' illegittima poi la detrazione degli accantonamenti per la svalutazione dei crediti, perchè tale voce dipende esclusivamente dalla capacità aziendale di recuperare i crediti e quindi è del tutto arbitraria, non si tratta cioè di un costo a carico degli utenti.

E' illegittimo infine che la restituzione venga prevista solo per le utenze domestiche e che si lasci agli Enti d'Ambito la discrezione di definire altri beneficiari. La restituzione, al contrario, deve avvenire a favore di tutte le categorie che indebitamente hanno versato la quota di remunerazione dal 21 Luglio 2011: selezionare i beneficiari, pur avendo una finalità “sociale”, si presterebbe a ricorsi di legittimità da parte di altri soggetti, che in quota parte hanno pagato la remunerazione in bolletta.

In conclusione chiediamo ad ATERSIR:

•        di fornire i dati relativi alla composizione del rimborso, con dettaglio territoriale e per bacino di utenza riferito al gestore, l'esatta composizione delle cifre documentate dal gestore e riconosciute da ATERSIR come sconto da applicare alla “remunerazione” da restituire;

•        di effettuare l'integrale restituzione della quota di remunerazione del capitale dal 21 luglio 2011 al dicembre 2013;

•        di operare la restituzione a tutti gli utenti del servizio idrico integrato, in ragione di quanto effettivamente pagato da ciascuno;

•        di rendere pubblica la seduta nella quale ATERSIR delibererà la suddetta restituzione;

•        di rendere chiaramente visibile in bolletta il motivo della restituzione in riferimento all'esito del referendum del 12-13 giugno 2011.

Comitato Acqua Pubblica di Ferrara

Comitati acqua bene comune Emilia Romagna

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