Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Vibo Valentia - Il sindaco dichiara in TV la non potabilità

acqua-violaIl Sindaco di Vibo Valentia a Striscia la Notizia dichiara la non-potabilità dell'acqua pubblica Sorical.

Ieri sera è andato in onda il servizio di striscia la notizia sull'acqua tossica vibonese, molto cliccato successivamente anche sul sito web del programma (Guarda il video)
Dopo qualche attesa ecco finalmente comparire il Sindaco Nicola D'Agostino.
Un Sindaco a cui in migliaia, abbiamo sempre chiesto, ufficialmente e finora inutilmente, per anni, di mettersi dalla parte dei cittadini uscendo dalla schiera di coloro che hanno contribuito ad aggiungere al danno, che è quello di non averci mai fornito acqua potabile, la beffa di vederla assurdamente e illegalmente certificata come tale dalle “istituzioni preposte”, tra cui figura lui stesso in persona. Che sia questa la volta buona?

Nel servizio, il Sindaco di Vibo Valentia dichiara dal suo ufficio con tanto di bandiere alle spalle e quindi nella sua più bella veste istituzionale, che non solo lui non beve l'acqua del rubinetto ma, cosa ben più importante, che ne sconsiglia l'uso potabile a chiunque.
Esattamente quello che farebbe ogni attivista per l'acqua pubblica reperibile a Vibo o nelle Serre o un qualunque beninformato cittadino del posto.

Siamo arrivati a questo assurdo giuridico e morale, oltre che grazie al vigliacco modo di vedere la gestione della cosa pubblica comune a molti politici e altri dipendenti pubblici degli enti calabresi, soprattutto grazie al paradossale alibi fornito al Sindaco dall'Asp tramite certificati di potabilità, basati sulla non osservanza della legge, delle corrette procedure scientifiche e dei conseguenti protocolli medici, e sulla mancanza totale del semplice buonsenso “del padre di famiglia”, visto che in alcuni casi l'Asp giunge perfino a dichiarare, nero su bianco, cose palesemente false.


Il Sindaco deve, a questo punto, e non solo per suo compito istituzionale, mettere per iscritto in un'ordinanza quanto sostiene pubblicamente in tv, sconsigliando l'uso potabile dell'acqua pubblica di composizione fondamentalmente ignota che la sua amministrazione continua allegramente a fornirci.
Può farlo in buona coscienza per molte ragioni in primis perchè l'Asp e l'Arpacal da anni non effettuano, per motivi misteriosi, le corrette analisi prescritte dalla legge e dalla logica.
Nel servizio vediamo pure il manager Sorical De Marco, indagato insieme a Abramo, Camo, Del Re, Ricciuto, Biondi, Vincenzo Pisani e Fortuna, per violazione degli artt. 113 e 452 (cooperazione di persone nel delitto colposo, in riferimento all'art 439: avvelenamento colposo di acque) che invece continua a sostenere l'insostenibile, arrendendosi all'evidenza solo quando Luca Abete nomina la Procura della Repubblica.

Nella parte dedicata alle ragioni della cittadinanza sono pure sintetizzati in una manciata di secondi alcuni fatti innegabili e noti a tutti circa l'acqua tossica che ancora ci viene distribuita con grande faccia tosta dalle “istituzioni preposte”.

Purtroppo non basterà un servizio del bravo Luca Abete a risolvere la situazione, l'acqua tossica dell'Alaco è sempre lì, ma a questo punto il problema è innegabile, da chiunque ed in qualunque sede, in Tribunale come nei salotti delle nostre nonne, che all'occorrenza da oggi in poi potranno calabresissimamente rispondere a chi eventualmente continuasse a negare la realtà: "u dissiru puru a' televisioni" (lo hanno detto perfino in televisione).

 

Luciano Gagliardi.

Ass.”Compresi gli Ultimi”


Rassegna Stampa

 

 

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