Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

ACQUA BENE COMUNE E DIRITTO UNIVERSALE DELL’UMANITA

BRUXELLES : CONCLUSA L’ASSEMBLEA MONDIALE DEI CITTADINI E DEGLI ELETTI DELL’ACQUA.

L’ASSEMBLEA HA DECISO DI INVIARE UNA LETTERA SULL’ACQUA AI CAPI DI STATO E DI GOVERNO, AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE, AI PRESIDENTI DEI PARLAMENTI CON IMPEGNI E RICHIESTE.

Bruxelles, 21 marzo 2007 – Si e’ conclusa nella serata di ieri a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo l’Assemblea Mondiale dei Cittadini e degli Eletti per l’Acqua, iniziata domenica 18 marzo. Grande l’entusiasmo del Comitato internazionale organizzatore per i 650 partecipanti tra parlamentari, sindaci, amministratori locali, rappresentanti delle imprese pubbliche dell’acqua, responsabili dei sindacati della funzione pubblica e cittadini impegnati nei movimenti in difesa dell’acqua provenienti dall’Africa, dall’America latina, dall’America del Nord, dall’Asia e dall’Europa. E’ stato un bel modo di celebrare il 50^ Anniversario della Dichiarazione di Roma, un’idea alternativa di Europa. Nelle sessione conclusiva e’ stata approvata una lettera da inviare a tutti i Capi di Stato e di Governo del mondo, tutti i Presidenti dei Parlamenti nazionali, del Parlamento Europeo, del Parlamento Panafricano, del Parlatino (America latina) e i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con impegni e richieste concrete. La lettera sara’ pubblicata sui quotidiani Unita’, Avvenire e Liberazione di domani 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

Nella lettera - di cui riportiamo alcuni stralci - fra l’altro si legge : "Siamo convinti che non c’è nessuna inevitabilità all’attuale crisi dell’acqua nel mondo e al fatto che 1,5 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi non beneficiano di nessun servizio igienico-sanitario.

Di fronte a questa situazione sono stati assunti i seguenti impegni prioritari :

- far riconoscere l’accesso all’acqua come diritto umano universale, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo (il 10 dicembre 2008) da parte del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Questo impegno è stato assunto dai Ministri presenti all’assemblea rappresentanti del governo italiano e boliviano ;

- contrastare le decisioni dei governi che perseguono l’inserimento dei servizi idrici fra quelli oggetto di negoziati per la loro liberalizzazione nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

- rinforzare il ruolo delle imprese pubbliche dell’acqua favorendo la creazione di consorzi e la cooperazione fra loro a livello dei bacini naturali ;

- realizzare una grande mobilitazione in favore di programmi di partenariato Pubblico-Pubblico fra le collettività locali Nord/Sud, Sud/Sud e Nord/Nord ;

- opporsi all’operato dei poteri pubblici che tendono a far dipendere sempre di più il finanziamento degli investimenti in infrastrutture e servizi pubblici da capitali privati in una logica strettamente finanziaria e speculativa. Ci siamo pertanto impegnati a richiedere la creazione di una Commissione d’inchiesta sui Fondi d’Investimento internazionale specializzati nell’acqua (...) ;

- rafforzare tutti gli impegni dei “Portatori d’acqua” a livello delle scuole, delle comunità e degli Enti locali, dei singoli cittadini.

In particolare i partecipanti all’AMECE richiedono ai tutti i Capi di Stato e di Governo del mondo, tutti i Presidenti dei Parlamenti nazionali, del Parlamento Europeo, del Parlamento Panafricano, del Parlatino (America latina) :

- aderire all’iniziativa per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano introducendo questo principio nelle Carte Costituzionali dei singoli paesi ai diversi livelli territoriali, e contemporaneamente formalizzare lo Statuto dell’acqua come bene comune pubblico ;

- prendere le disposizioni necessarie affinchè le istituzioni pubbliche non debbano più far ricorso ai mercati di capitale privato per il finanziamento degli investimenti pubblici ;

- istituire come Nazioni Unite un’Agenzia Mondiale dell’Acqua a tutela delle capacità autonome delle comunità locali di governare le risorse idriche nell’interesse delle popolazioni, delle generazioni future e degli ecosistemi naturali ;

- assumere, di conseguenza, la diretta responsabilità dei Forum Mondiali dell’Acqua, oggi esercitata in modo non legittimo e ingiustificato da un’organizzazione privata sotto il controllo e l’influenza delle imprese multinazionale dell’acqua che è il Consiglio Mondiale dell’acqua.

Noi non abbiamo nessun diritto di impedire a più di due miliardi di persone, in maggioranza donne e bambini, il diritto a una vita umana e dignitosa. L’acqua è pace, e deve essere fonte di futuro condiviso e partecipato".

www.amece.net

Info :

Segreteria Contratto Mondiale dell’Acqua : Rosario Lembo tel. +39.339.2797187, segreteria@contrattoacqua.it - www.contrattoacqua.it

Ufficio stampa : Nicola Perrone, tel. +39.329.0810937, ufficiostampa@cipsi.it - www.cipsi.it

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