Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Il volantinaggio sull'acqua non è sanzionabile

abruzzosocial“Volantinaggio abusivo” sull'acqua contaminata: il WWF ottiene giustizia su una sanzione comminata dal Comune di Pescara.

Il Giudice di Pace: la libertà di pensiero non è sanzionabile, è un diritto costituzionale.

Il WWF: ora daremo una copia della Costituzione ai Vigili e ai funzionari comunali.

L'incredibile caso avvenuto a Pescara che ha visto sanzionare una delle pratiche democratiche più diffuse, quella di distribuire volantini con le proprie idee, ha avuto fine con il Giudice che ha annullato la sanzione comminata ad un attivista del WWF.

La Libertà di Espressione sancita dall'Art.21 della Costituzione deve valere ovunque e non si può sanzionare la divulgazione di volantini. Il WWF rende noto che il Giudice di Pace di Pescara Ciccocioppo ha accolto il ricorso di Augusto De Sanctis, il referente regionale dell'associazione per le acque, contro il Comune di Pescara, che gli aveva elevato una multa di 412 euro. La “colpa” dell'attivista del WWF, secondo il Comune di Pescara, era quella di aver diffuso volantini in via dei Bastioni la mattina del 7 Giugno 2008 per denunciare lo scandalo della mega-discarica di Bussi e della distribuzione di acqua contaminata alla popolazione. La Polizia Municipale aveva contestato il mancato pagamento dell'Imposta sulla Pubblicità. Il giudice ha completamente rigettato la tesi, annullando il provvedimento sanzionatorio dell'Ufficio Tributi Comunale.

Il Magistrato ha basato il provvedimento sulla sentenza della Corte Costituzionale del 19 Luglio 2000, che ha stabilito come siano da “escludere dalla soggezione al tributo i messaggi di contenuto politico, religioso, ideologico senza fine di lucro”. Il volantino contestato, firmato da WWF, MareLibero e Abruzzo Social Forum, riportava scritto “ACQUA:  Uno scandalo! Ora basta! Verità sulla nostra salute! Dimissioni per chi sapeva ed ha taciuto”.

Il Giudice ha quindi rilevato che non vi era alcun fine di lucro ma che l'intento era  quello di “denunciare l'inquinamento di siti, fiumi e falde acquifere” ed “esortare i cittadini ad impegnarsi nelle iniziative a tutela della salute collettiva”.


Dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia “E' veramente inconcepibile quanto accaduto soprattutto perché quello che gli attivisti hanno esercitato, diffondendo il volantino, è un diritto garantito dalla Costituzione italiana. L'Art.21 parla chiaro così come parlano chiaro diverse sentenze della Corte Costituzionale in materia.

L'aspetto più grave della vicenda è, però, la totale refrattarietà dei funzionari comunali a tutti i livelli a modificare l'atteggiamento del comune difendendo pervicacemente l'indifendibile e facendo perdere tempo prezioso a tutti i soggetti coinvolti. Tutto ciò nonostante reiterate note esplicative inviate dall'associazione e, addirittura, una pronuncia del Difensore Civico che già nel 2008 nel suo parere aveva dato ragione al WWF. Il diritto alle libera espressione è uno dei fondamenti della democrazia. Lo esercitiamo anche con la richiesta forte di messa in sicurezza e bonifica e la tutela della nostra salute. E' quanto accaduto e sta ancora accadendo riguardo la vicenda della mega-discarica di Bussi, uno dei 57 Siti nazionali per le Bonifiche. Una battaglia sulla quale continueremo ad impegnarci costantemente e che sentiamo rafforzata dalle motivazioni del Giudice di Pace, che ne ha riconosciuto la grande importanza e il valore costituzionale. Ora non ci resta che regalare una copia della Costituzione Italiana a Vigili Urbani e funzionari comunali”.

volantino Acqua pubblica2018